Gonzatto, nella fiction su Meroni è mancato il rispetto per l'uomo ed il calciatore

12.11.2013 19:38 di  Marina Beccuti   vedi letture
Gonzatto, nella fiction su Meroni è mancato il rispetto per l'uomo ed il calciatore
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© foto di Giulio Graglia

Abbiamo atteso con trepidazione la messa in onda della fiction dedicata al grande Gigi Meroni. Finalmente è arrivato lunedì sera. Forse però, per quanto mi riguarda, avrei preferito non vederla. Sceneggiatura inesistente, mancanza di riferimenti calcistici, errori grossolani su date e persone realmente esistite.
Sulla recitazione non voglio esprimermi dal momento che gli attori, a mio avviso, necessitavano di una più attenta guida registica.
 
Se Gigi Meroni non fosse realmente esistito, la fiction avrebbe potuto essere inserita in quel grande calderone di "storie inventate" che popolano la Rai da ormai qualche anno a questa parte, con qualche eccezione di buona fattura; "la farfalla granata", nome meraviglioso ed evocativo, è però una persona realmente vissuta - troppo poco ahimé - che ha dato tanto al calcio italiano, non solo granata, diventando come spesso succede a coloro che muoiono giovani, un mito. Non solo per il calcio, naturalmente.
 
La storia d'amore ha fatto da fil rouge, una scelta che come tale avrebbe potuto essere vincente se intorno ad essa fossero state intessute le tante storie che hanno costellato la vita di Gigi Meroni e del Torino di Pianelli.


Ed arriviamo al presidentissimo Lucio Orfeo Pianelli. Una figura emblematica per l'industria e il calcio italiano che però nella fiction appare come una "macchietta". Sì, lo ammetto,  sono di parte, dopo averne delineato la biografia, e aver lavorato nella sede di corso Vittorio Emanuele, 77 - quella Palazzina da lui scelta e che per tanti anni è stata la sede sociale del Torino calcio - posso ben dire di parlare non a caso.
 
Immagino le persone che hanno conosciuto Gigi, dai compagni di squadra alle persone comuni. Senza dimenticare i suoi parenti e i suoi amici. Io non ho avuto questa fortuna, sono convinta però che le gesta di un eroe siano sufficienti a rendere il suo mito eterno.
Ecco, questo mi sarebbe piaciuto vedere ieri sera, il rispetto dell'uomo e del calciatore e del Toro e di Torino.
 
Sabrina Gonzatto
scrittrice