Ferrante: "I primi responsabili, i giocatori"

31.05.2009 00:48 di  Raffaella Bon   vedi letture
Ferrante: "I primi responsabili, i giocatori"
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Oggi praticamente c'è uno spareggio, da una parte il Bologna e dall'altra il Torino. Cosa ti aspetti?
"Spareggio è un parolone perché il Bologna, anche se il Catania onorerà il calcio, avrà un impegno facile vista la differenza di motivazioni. D'altro canto c'è un Roma-Torino dove il Torino deve vincere per sperare, ma la Roma dopo una stagione poco brillante non credo regalerà qualcosa. In più il Torino è decimato dalle squalifiche, per cui sarà molto dura".

Secondo te se si devono trovare delle responsabilità nella stagione del Torino dove bisogna guardare?
"Penso che in primis sono i giocatori che vanno in campo, quindi gli errori commessi dai vari allenatori, se ne hanno commessi, vanno comunque pesati in questa ottica. Poi ci sono le scelte di mercato che si possono contestare o meno. Per me è stata allestita una squadra giusto per salvarsi, ma se chi sulla carta deve fare la differenza non la fa si rischia quello che è successo al Toro".

Quindi le responsabilità, come dicono anche i tifosi, le ha il presidente Cairo?
"Lui è il padrone di tutto, è la prima persona a fare mercato e ha confermato il parere dei diretti interessati per prendere i giocatori. Non sò se sono colpe, ma di responsabilità, come tutti i presidenti, ne ha".

Se dovesse retrocedere il Torino, ma anche il Bologna ha fatto lo stesso, ci sarebbe lo stesso epilogo avuto da Reggina e Lecce: sono stati cambiati tanti allenatori senza risultati
"Io non sono per il cambio di allenatore perché raramente si vede la svolta. Chi più dell'allenatore che ha allenato una squadra per sette mesi può sapere quali sono le problematiche all'interno del gruppo? Secondo me un allenatore che subentra deve avere una buona dose di fortuna per raggiungere l'obiettivo. Il Torino ha raccolto per quanto ha seminato, ha seminato male e ha raccolto molto ma molto poco".

Continuano però le polemiche sull'arbitraggio e sulla partita con il Genoa, tu cosa ne pensi?
"Il Genoa ha onorato il calcio, difficilmente lo si vede in Italia, ma le loro motivazioni non erano nemmeno poche perché la Fiorentina perdeva fino al novantesimo e se fosse finita così il Genoa andava a due punti. Poi c'era ancora un Fiorentina-Milan e sulla carta il Genoa avrebbe ancora avuto buone chance di andare in Champions. Per questo credo che i giocatori del Toro fossero quelli che dovevano osare un po' di più".

La rissa come te la spieghi?
"Me la spiego perché si è visto che il Genoa giocava al 100%, i giocatori del Toro non ne avevano più e han perso la testa. Forse un minimo la cosa è anche giustificata perché ho visto che c'è stato un gesto non bello e poco sportivo di Thiago Motta e quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non è giusto quanto si è visto, ma ci può stare".

Guardando bene il Torino, però, si può vedere che ci sono anche grandi giocatori, ma messi insieme senza un senso logico
"Qui torniamo alla domanda precedente, può darsi che sia stato fatto qualche errore e qui i giocatori non ne hanno colpa, ma solo la società. Se ci sono cinque giocatori con le stesse caratteristiche in campo si può fare poco".

Se dovesse davvero arrivare la retrocessione molti giocatori andrebbero via?
"Questa è un'altra problematica perché ci sono giocatori con ingaggi alti, che vengono da una stagione deludente e non è nemmeno facile trovare una squadra che si accolli questi stipendi. Tanti giocatori probabilmente rimarranno al Toro, ma servono giocatori che si calino nella mentalità della B che è una categoria molto diversa. Se a livello di motivazioni quest'anno ce n'erano poche per alcuni l'anno prossimo sicuramente ce ne saranno meno".

I tifosi chiederanno la testa di Rosina oppure no?
"Il tifoso è amareggiato, ma qui è la società che deve decidere indipendentemente dai tifosi. Se Rosina si mette con la testa giusta è un giocatore che può fare la differenza così come lo stesso Bianchi o Stellone. Poi ci sono giocatori tipo Barone o altri che soluzioni in Serie A ne possono trovare".

Per quanto riguarda Sereni, invece, si parla di interessamenti dall'Inghilterra. Credi se ne andrà?
"Ha appena rinnovato il contratto e credo che una persona che ama il Toro possa rimanere anche in Serie B".

Se sarà retrocessione bisognerà tentare una risalita rapida in Serie A come hanno fatto quest'anno Parma, Livorno ed Empoli. Per farlo servirà una squadra giovane?
"Giovane e anche con un'ossatura reparto per reparto che possa fare la differenza. Dalla B non si risale molto facilmente e contro squadre come il Brescia che hanno nomi importanti si può far fatica