ESCLUSVA TG – Aghemo: “Pronostico su Torino-Roma? Un bel pareggio con gol. Buongiorno simbolicamente può essere l’erede di Belotti”

08.04.2023 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Paolo Aghemo
Paolo Aghemo

Paolo Aghemoè stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Aghemo è giornalista di Sky Sport, con lui abbiamo parlato della partita di questa sera fra Torino e Roma.

Il Torino dopo la sconfitta con il Napoli ha pareggiato con il Sassuolo, mentre la Roma si è prontamente risollevata dall’aver perso il derby battendo la Sampdoria, ma effettivamente come arrivano allo scontro odierno granata e giallorossi?

“La Roma è la classica squadra di Mourinho, anche se quest’anno ha un po’ di difficoltà in attacco non avendo ancora trovato quella continuità che aveva la stagione precedente a causa di infortuni e per gli assetti che sono sempre stati diversi. Bisognerà quindi capire chi giocherà con il Toro, soprattutto davanti. Secondo me, però è una partita che il Torino può giocarsi sicuramente, nel senso che ha possibilità di fare un buon risultato. Anche il Toro visto con il Sassuolo è stato la solita squadra di Juric: sta giocando bene, ma ha il limite di concretizzare poco. Se con la Roma i granata fossero più concreti nelle occasioni, che saranno minori rispetto a quelle con i neroverdi, che creeranno allora possono veramente puntare a fare un bel risultato. Tra l’altro all’andata il Torino giocò benissimo con la Roma e che meritatamente conduceva, anche se poi finì in parità. Vedo una partita sostanzialmente in equilibrio. Ed è già importante perché solitamente con la Roma il Torino partiva sfavorito ed invece con Juric in questo momento no”.  

Tecnicamente che tipo di partita vedremo in  campo?

“Come dicevo, se anche all’andata il Torno ha giocato molto bene e ha messo in difficoltà la Roma, però paradossalmente per come fa giocare la squadra Juric la partita per Mourinho è quasi ideale poiché il Toro viene a prendere alto l’avversario sulla trequarti, pressa uomo contro uomo. Se la Roma riesce ad uscire dal primo possesso poi in contropiede può fare male essendo una squadra che gioca molto sulle ripartenze. Secondo me, quest’aspetto sarà molto interessante. Il Toro dovrà essere bravo a non farsi colpire e quindi anche a coprire le zone di campo che, andando a pressare davanti, lascia libere agli avversari  per cui dietro dovrà essere molto più attento del solito. E la Roma invece dovrà essere molto brava a uscire dal primo pressing e poi colpire in contropiede. Chi riuscirà a fare meglio ha buone possibilità di vincere”.  

Belotti per la prima volta tornerà al Grande Torino da avversario, che accoglienza riceverà?

“E’ il grande tema. Negli ultimi mesi al Torino in cui di fatto Belotti non parlò mai, l’ultima intervista la fece con noi di Sky in un post partita a Genova a metà marzo, perse un’occasione perché avrebbe potuto spiegare tante cose ai tifosi. Forse lo fece anche per non creare negli ultimi mesi della stagione malumori, dissidi o nervosismi e questa scelta dal suo punto di vista può essere stata fatta a favore dell’ambiente, però credo che molti tifosi non abbiano capito bene il perché non abbia spiegato molto chiaramente l’aver chiuso la porta al rinnovo. I tifosi quindi si sono un po’ risentiti del mancato saluto ufficiale nelle ultime partite.  All’epoca era ancora in ballo la possibilità di riuscire a ricucire il rapporto  e a prolungarlo, proprio perché lui non parlando poteva far pensare questo. D’altra parte credo che la stragrande maggioranza dei tifosi non penso che si senta di dire nulla al “Gallo” per quello che ha dato al Toro e al Torino e per come si è sacrificato e interpretato lo spirito del Toro, per come leggeva i nomi a Superga e per l’entità che è riuscito a rappresentare anche per i ragazzini e i bambini in un momento in cui il Toro non vinceva nulla e loro si aggrappavano a questo centravanti che faceva gol e che rappresentata il modo coraggioso di lottare. Per tutto questo penso che la stragrande maggioranza dei tifosi lo accoglierà in modo positivo, almeno me lo auguro e credo che sarà così. Belotti non lo ha detto, ma nel corso degli anni lo ha fatto capire perché se ne andava. C’erano anche delle ambizioni legittime da parte del calciatore, lasciamo stare che la Roma non disputa la Champions, ma lotta per l’Europa League e quest’anno anche per la Champions, ma lui aveva ambizioni professionali  e sicuramente è andato in una piazza in cui quantomeno c’è la voglia di alzare l’asticella e rispetto al Torino, ahimè per il tifosi, c’è una società che ha altre ambizioni. E’ chiaro quindi che il giocatore abbia scelto in questo senso anche se al Torino era titolare fisso, ma ci sarebbe stato da vedere se con l’attuale Sanabria lo sarebbe stato però comunque si sarebbe giocato il posto. Alla Roma c’è più concorrenza, ma è anche questa la sfida e il mettersi in gioco e lui l’ha fatto e credo che sia da apprezzare perché alla fine anche umanamente è un bravissimo ragazzo”.

Il Torino però non ha ancora superato il post Belotti. Ma chi potrebbe prenderne il posto nei cuori dei tifosi?

“Non lo ha superato perché non lo ha sostituito non essendo arrivato nessuno al suo posto. Pietro Pellegri, che è un ottimo giocatore, ma lo è sempre in prospettiva non perché non abbia la qualità bensì per la mancanza di continuità a causa dei problemi fisici. Non si può paragonare Pellegri a Belotti semplicemente perché Pietro non ha giocato il numero di partite del “Gallo” e fino a quando non avrà continuità non si potrà dire. Il Torino doveva prendere un attaccante, come voleva Juric, che sostituisse anche nelle caratteristiche di Belotti. Juric ha dovuto dare un lavoro pazzesco e bellissimo su Sanabria per farlo diventare un giocatore che fa gol con la continuità dell’ultimo periodo, prima Sanabria non era così. Juric quindi si è adattato alle circostanze perché non gli è stato preso uno che sostituisse Belotti: il classico centravanti che potesse dare respiro a Sanabria e per giocare anche in un modo diverso.  Ed è questo che viene pagato dalla squadra.
Per quel che riguarda chi possa prendere il posto di Belotti e diventare il giocatore simbolo del Toro è dura. Io m’immagino che Buongiorno possa cogliere l’eredità di Belotti a livello simbolico perché arriva dal vivaio granata, è un difensore grintoso e questo piace ai tifosi, è giovane, è un calciatore di prospettiva, è stato convocato dal commissario tecnico Mancini e in futuro potrà far parte della Nazionale, è un ragazzo pulito e parla bene quindi può rappresentare anche a livello d’immagine il Torino del futuro. Penso che il post Belotti a livello simbolico possa essere Buongiorno”.

La Roma è in lotta per un posto in Champions e il Torino lo è ancora per il 7° posto?

Se si vede la classifica sì perché comunque l’aritmetica  lo rende ancora possibile, ma, come dice Juric, ci sono squadre più forti e il Toro ne ha almeno sette davanti. Napoli, Lazio, Milan, Inter, Roma, Atalanta e Juventus e poi c’è anche la Fiorentina quindi il Torino in teoria è da 9° posto. Se il Toro arrivasse 7°, sia chiaro, farebbe un’impresa sportiva allucinante e a Juric veramente si dovrebbe fare un monumento.  Negli undici questa squadra se la può anche giocare, ma in un campionato contano la rosa e i cambi, il turnover e i momenti, la malizia e l’esperienza e quindi il Toro da questo punto di vista vale il 10° posto, che poi è la classifica attuale. Se arriva 8° o 9° fa bene e se invece raggiunge il 7° posto fa un mezzo miracolo sportivo, non c’è nulla da fare ci sono 7-8 squadre più forti e come dice Juric il Torino non è strutturato, nella rosa nel suo insieme, per andare in Europa. L’undici che va in campo se deve giocare tre-quattro partite di seguito alla quinta ha la lingua di fuori ed è chiaro che non rende al massimo, ma se si avesse la possibilità di inserire un’alternativa che ha la stessa qualità di chi sostituisce e poi durante la partita si fanno i cambi adeguati allora sì che si può sperare. Aritmeticamente è giusto e normale che il Toro dica puntiamo all’Europa e i tifosi a sognarlo, ma tecnicamente, se si fa un’analisi a livello calcistico il Toro è dietro e vale il 10° posto, che è già un buon risultato”.  

Un pronostico?

“Un bel pareggio con gol”.