ESCLUSIVE TG – Ballario: “Al Torino sono indispensabili un paio di rinforzi per puntare in alto”
Giorgio Ballario è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Ballario è un giornalista de “La Stampa” della cronaca di Torino, scrittore di libri gialli, presidente dell’associazione dei giallisti torinesi “Torinoir” e gran tifoso granata. Con lui abbiamo fatto il bilancio della prima parte della stagione del Torino di mister Mihajlovic.
Il Torino ha fatto il record di punti dell’era Cairo nel girone d’andata e manca ancora una giornata, è tornato a vincere con il Genoa dopo le sconfitte con Sampdoria, Juventus e Napoli, ma forse ha ancora qualche cosa da registrare per una squadra che ambisce all’Europa League. Lei che cosa ne pensa?
“Sono perfettamente d’accordo e penso che le tre sconfitte consecutive siano state pensanti e forse hanno lasciato qualche ruggine a livello psicologico perché ho visto il Torino con il Genoa, specie nel primo tempo, molto contratto e anche un po’ pauroso in certi momenti. Sicuramente la squadra è un po’ stanca perché sappiamo che il gioco richiesto da Mihajlovic è piuttosto dispendioso, ma la lezione che possiamo trarre dalla partita con il Genoa è quella di sempre: la squadra è un po’ debole in difesa, o come si suole dire adesso, nella fase difensiva. Per la verità Rossettini con il Genoa ha giocato molto bene, ma il centrocampo nella fase difensiva ha fatto poco filtro, quindi, in realtà dietro abbiamo ballato parecchio. Indubbiamente la quadra ha delle grandi potenzialità e davanti ha un Belotti in stato di grazia, infatti, in questi ultimi mesi un golletto lo fa sempre sia che la quadra giochi bene sia che giochi male. Ljajic e Iago Falque sono sempre pericolosi, però, in questa fase della stagione c’è un appannamento del centrocampo che penalizza tutta la squadra”.
La soluzione sembrerebbe: Cairo compra a gennaio i rinforzi che chiede Mihajlovic?
“Un paio di rinforzi mi sembrano indispensabili per puntare in alto. La squadra ha fatto il record di punti nel girone d’andata, che non è ancora finito, e aggiungerei che ci ha fatto divertire molto di più di quanto ci facesse divertire quella di Ventura negli ultimi anni, quindi, il saldo è positivo dal mio punto di vista, però, se vogliamo veramente aspirare al quinto posto in modo da disputare l’Europa League a gennaio occorre prendere nuovi giocatori. A mio parere servono un difensore centrale forte e alto, perché sulle palle alte continuiamo a essere tremendamente fragili, e forse bisogna prendere un centrocampista di qualità, che dia quando occorre il cambio a quelli che stanno praticamente giocando dall’inizio del campionato, e capace di aumentare la leadership con del temperamento, perché Baselli e Benassi sono molto giovani e ogni tanto mi sembra che si perdano un po’ in certe circostanze. Non saprei suggerire dei nomi e poi si sa che a gennaio è difficile trovare dei giocatori validi che siano ceduti dalle altre squadre, però, un paio di ritocchi in questo senso mi sembrano indispensabili”.
Da tifoso crede che il Toro nel girone di ritorno possa raggiungere il quinto posto o eventualmente anche solo il sesto se grazie agli esiti Coppa Italia bastasse per andare in Europa League?
“Sì, anche il sesto potrebbe bastare se ci verificassero certe combinazioni fra i piazzamenti delle prime squadre in classifica e la finale di Coppa Italia. Per il memento, però, arrivare in Europa League è più una speranza perché siamo all’ottavo posto e davanti abbiamo squadre che stanno andando piuttosto bene, l’Inter sembra essersi ripresa dopo la sbandata iniziale e con il potenziale che ha immagino che arriverà fra le prime cinque. Spero in un crollo dell’Atalanta, che sulla carta è una squadra che non è certo più forte di noi, ma ha avuto un girone d’andata strepitoso grazie a giovani entusiasti e quindi è lanciatissima. Non è facile, ma diciamo che l’Europa League è una speranza e ce la dovremo sudare fino all’ultima partita, credo, e comunque potrà accadere solo con qualche rinforzo alla rosa perché allo stato attuale, purtroppo, non so se sia uno stato di fatto o una scelta di Mihajlovic, però nel girone d’andata abbiamo visto che le riserve sono poche o quantomeno non sono all’altezza. Si sperava di avere una panchina più lunga, ma mi sembra che il mister non veda molto gli altri giocatori che, in effetti, quando sono stati chiamati in causa non hanno fatto un granché per meritarsi il posto da titolari. Per questo siamo andati avanti per quasi tutto il girone d’andata con i soliti undici-tredici giocatori che stanno tirando la carretta da agosto”.
Che augurio vuole fare per queste festività natalizie e qual è la cosa che vorrebbe di più per l’anno nuovo per il Toro?
“L’augurio facile e forse scontato, ma che fino a un paio d’anni fa non lo era, è vedere il ritorno al Filadelfia, che mi sembra ormai un dato di fatto quasi certo, anche se hanno spostato l’asticella temporalmente in avanti, noi tifosi mentre speravamo che potesse accadere verso la fine di quest’anno, invece, bisognerà aspettare il 2017. Oltre al ritorno allo stadio Filadelfia mi auguro la ripresa del settore giovanile il cui cammino era stato interrotto, purtroppo, per decenni e che adesso sembra in qualche modo essere ripartito. Naturalmente mi auguro che il 2017 porti risultati positivi sul campo, quindi, la qualificazione in Europa e mi piacerebbe, ultimamente non è mai successo, che si potesse anche andare il più avanti possibile in Coppa Italia, tra l’altro è un’altra strada utile per andare in Europa. In Coppa Italia dovremo affrontare il Milan, che ha da pochi giorni battuto la Juventus nella Supercoppa, quindi non sarà facile, ma spero che Mihajlovic punti anche su questa competizione. Un augurio a tutti per un 2017 positivo”.