ESCLUSIVA TG-Stefano Aravecchia: "Sassuolo bene come gioco un po' meno come risultati. Il Torino avrà l'anima di Juric"
Sarà una partita importante per il Torino quella di venerdì sera contro il Sassuolo al Mapei Stadium, per a che punto è il lavoro di Ivan Juric, dopo il netto successo di domenica sulla Salernitana. I neroverdi arrivano dalla sconfitta immeritata contro la Roma, dove hanno comunque disputato una partita di alto livello. Per presentare la sfida la redazione di TorinoGranata.it ha intervistato in esclusiva Stefano Aravecchia, redattore sportivo de La Gazzetta di Modena che da anni segue da vicino i neroverdi.
"Il Sassuolo - spiega Aravecchia - arriva abbastanza bene a questa partita, Dionisi sta seguendo il solco lasciato da De Zerbi con alcune modifiche, come ad esempio una maggiore verticalizzazione della manovra. Ma il Sassuolo è una squadra che anche quest'anno gioca, si prende i suoi rischi, ma cerca sempre di fare la partita. Queste prime tre giornate sono state buone a livello di gioco, un po' meno a livello di risultati, con 4 punti in 3 partite che potevano essere di più, pensando soprattutto alla sconfitta contro la Roma, arrivata in maniera immeritata. Il Sassuolo in estate ha perso giocatori importanti, come Locatelli, Marlon e Caputo, ma sono arrivati diversi giovani interessanti".
Il Torino ha cambiato tecnico, con l'arrivo di Juric, e negli ultimi giorni di mercato sono arrivati anche tre nuovi acquisti. Che cosa pensi del nuovo corso granata per questa stagione?
"Il Torino avrà l'anima di Juric, che è un allenatore che senza dubbio può sposarsi bene con una squadra come quella granata. Inoltre il Toro è un avversario storicamente ostico per il Sassuolo, a partire dal playoff di Serie B del 2010, quando sulla panchina del Sassuolo sedeva Pioli, fino ad arrivare alla sconfitta del marzo scorso a Torino, che è costata ai neroverdi la Conference League".
Venerdì nel Torino mancherà Belotti, che è il punto di riferimento dei granata in attacco. Chi temi di più tra gli atri giocatori di Juric?
"Mancherà Belotti ma Sanabria è un ottimo giocatore, con caratteristiche diverse ma che può fare molto bene. Io credo che il Sassuolo dovrà temere il Torino nel suo complesso, una squadra che come dicevo prima potrebbe rispecchiare l'animo e la grinta del suo tecnico, anche se certamente l'assenza di Belotti potrà avere una sua rilevanza".
Il Sassuolo a partire da Di Francesco, passando per De Zerbi, per arrivare fino a Dionisi, ha sempre cercato di imporre il suo gioco. Anche Juric è un allenatore con un'identità di gioco ben definita. Ti aspetti che entrambe le squadre cercheranno di imporre il loro gioco?
"Io credo che il Sassuolo cercherà come sempre di fare la partita. Come dicevo Dionisi sta proseguendo sulla traccia lasciata da De Zerbi e portata avanti già dai tempi di Di Francesco ma cambiando in alcuni aspetti, De Zerbi puntava molto sul possesso palla mentre ora si cerca di verticalizzare di più".
Scamacca e Raspaori sono visti da molti come potenziali futuri titolari della Nazionale, chi pensi partirà titolare venerdì?
"Si tratta senza dubbio di due giovani molto interessanti. Domenica a Roma Dionisi è partito con Raspadori come falso nueve, ma poi è stato costretto a sostituirlo per un infortunio che mette un punto interrogativo sulla sua presenza venerdì sera. Se non dovesse farcela partirà Scamacca titolare, dopo che anche domenica è entrato molto bene a partita in corso sostituendo proprio Raspadori".