ESCLUSIVA TG – Sensounico: “Il 4 maggio facciamo risuonare dai balconi “Quel giorno di pioggia” per commemorare il Grande Torino”
Dave Sensounico Murru è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Dave è il chitarrista del gruppo “Sensounico” ed è grande tifoso del Toro. Con lui abbiamo commentato e parlato di questo periodo senza calcio dovuto all’emergenza per i Covid-19, della possibile ripresa e dell’iniziativa per il 4 maggio.
Da tifoso del Toro come vive questo periodo di lockdown con anche ovviamente il calcio fermo da più di un mese?
“Per come stava andando la stagione del Toro è stato un po’ un rifiatare, ma è chiaro che le partite mancano, anche se in generale effettivamente il calcio credo che abbia preso il posto più corretto nelle nostre vite, che abbia, diciamo, una dimensione più umana, più concepibile perché non c’è quel martellamento continuo di partite. Questo potrebbe essere un punto zero del calcio facendolo tornare un po’ ad essere una passione da vivere, però, con moderazione sena essere martellati”.
Si avvicina il 4 maggio una data molto sentita dai tifosi del Toro, ma quest’anno la commemorazione del Grande Torino sarà forzatamente diversa.
“Certo, sarà diversa. Tutti i tifosi del Toro sono legati alla propria Storia e il 4 maggio rimane sempre una data molto importante perché si ricorda il Grande Torino e la Leggenda che solo noi abbiamo. Con il lockdown è impensabile di fare ciò che si è sempre fatto, quindi, mancherà una parte fondamentale che è quella cella cerimonia collettiva con la salita al colle di Superga, la messa nella Basilica e la lettura da parte del capitano dei nomi dei caduti con tutti i tifosi intorno stretti nel ricordo e in un grande abbraccio. Ma il tifoso del Toro in un modo o nell’altro il 4 maggio lo celebrerà comunque”.
Sicuramente il Covid-19 non fermerà i tifosi del Toro, questo è certo.
“Assolutamente, il Coronavirus non ci riuscirà: potrà impedire alle persone di andare tutte insieme a Superga, ma non di ricordare il Grande Torino”.
Sui social è già stata lanciata l’iniziativa di esporre sui balconi un bandiera o comunque un drappo granata e la società e don Robella stanno pensando a una cerimonia compatibile con il distanziamento sociale. Anche voi come Sensounico pensate di fare qualche cosa?
“Sì, tutto ciò che avevamo già pensato di fare per questa 71esima ricorrenza è impossibile da realizzare perché non si può andare a suonare a Superga o al cimitero Monumentale come facemmo lo scorso anno. Anche noi abbiamo visto sui social l’iniziativa di colorare i balconi di granata e allora abbiamo lanciato l’iniziativa di far sentire alle 17:03 anche la canzone “Quel giorno di pioggia” che per i tifosi del Toro racchiude un po’ l’essenza del 4 maggio, una sorta di flash mob o comunque un‘iniziativa che unisca tutti noi tifosi del Toro e anche chi non è tifoso granata, ma che vuole unirsi a noi e ricordare il Grande Torino”.
Un’iniziativa fattibile che unirebbe tutti pur lasciando ciascuno nella propria casa.
“Assolutamente sì. E’ un’iniziativa facile da realizzare e far risuonare una canzone che ricorda la tragedia del Grande Torino ci unirebbe tutti. Sarebbe bello se si potesse fare anche nei posti storici granata, ma capisco che ci siano delle problematiche legate all’accesso e lo stesso don Robella si deve attrezzare per poter celebrare la Messa. Noi Sensounico proviamo a lanciare questa iniziativa sperando che venga accolta”.
Iniziativa che sicuramente i tifosi del Toro apprezzeranno come hanno sempre fatto in occasione delle vostre esibizioni.
“Speriamo di sì. Nel filmato che abbiano creato per questa iniziativa, che è stato messo su Youtube, ci sono immagini di Superga, dell’esibizione che avevano fatto l’anno scorso allo stadio ed abbiamo scritto è passato un anno, ma sembra un’eternità perché lo scandire del tempo è cambiato con il Coronavirus e sembra essersi fermato e pare molto più lungo e più distante. Quindi per sentirsi in qualche modo più vicini far risuonare la calzone dai balconi potrebbe essere una cosa carina”.
Si parla tanto di riprendere il prima possibile il campionato, lei come vede il Torino che prima dello stop era in una situazione complicata?
“Non potendosi allenare normalmente il lavoro di Moreno Longo si è fermato quando si é fermato tutto. Sicuramente questa pausa forzata sarà stata rigenerante, soprattutto, dal punto di vista fisico dove c’erano carenze e difficoltà maggiori più che nel gioco vero e proprio perché sembrava che gli avversari ne avessero di più, avessero più “benzina” del Torino. Se si dovesse ripartire i valori si azzererebbero un pochettino e si potrebbe pareggiare un po’ quel gap che c’era con le altre squadre. Però, sinceramente, sulla ripresa non sono così convinto che sia prima di tutto fattibile e poi neanche giusta nel senso che andrebbe a falsare un po’ tutto perché ormai è passato tanto tempo è non sarebbe più lo stesso campionato di prima. Capisco che ci sono problematiche economiche, ma per me sarebbe meglio non assegnare niente per questo campionato, anche per rispetto delle tante vittime e il calcio il mondo del calcio dovrebbe fermarsi”.
Difficilmente questa stagione rimarrà senza un epilogo, secondo lei il Torino riuscirà a rimanere in Serie A?
“Mah, per come stavano andando le cose il Torino non era messo bene perché la squadra faceva fatica soprattutto dal punto di vista fisico, ma adesso, forse, questa pausa ha messo un po’ tutti quanti nella stessa condizione, chi più chi meno, quindi, penso che il Torino possa restare in Serie A perché tutto sommato il Torino i valori ce li aveva. Il problema è che nonostante i valori in campo la squadra non riusciva ad esprimerli è prendeva grandi imbarcate. Questa pausa in vista del rientro avrà sicuramente giovato, almeno si spera”.
Per vedere il video dell’iniziativa lanciata dai Sensounico, autori della canzone “Quel giorno di pioggia”, per il 4 maggio in commemorazione del Grande Torino cliccare sul seguente link:
https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=wbtXQiTUX2k&feature=youtu.be