ESCLUSIVA TG – Selvaggi: “Il Torino deve rischiare di più. Millico è un giovane interessantissimo”

07.02.2019 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Franco Selvaggi
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Franco Selvaggi

Franco Selvaggi è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Selvaggi è un ex calciatore, Campione del Mondo nel 1982, che ha giocato nel Torino dal 1982 all’84 e poi nella stagione successiva nell’Udinese. Terminata la carriera agonistica è diventato un allenatore e ha ricoperto veri incarichi presso la Federcalcio e attualmente è il capo delegazione dell’Under 16. Con lui abbiamo parlato della sfida fra le sue due ex squadre e del momento dei granata e in particolare di Belotti.

Il Torino è a un passo dall’Europa League, però, tutte le volte che deve fare il cosiddetto salto di qualità non ci riesce. In particolare gli attaccati segnano poco. Lei da uomo di calcio e da ex attaccante che cosa ne pensa?

“Credo che gli attaccanti abbiano sempre un peso importante e decisivo nell’economia di una squadra. E’ un periodo non bello per gli attaccanti granata e, soprattutto, per Belotti che ci aveva abituati a vederlo sempre fare gol. Sono convinto che questo periodo non brillante di Belotti passerà perché quando un attaccante ha le sue qualità prima o poi si sbloccherà. E’ un punto interrogativo il Toro perché, secondo me, è in una fase di forma ed effettivamente mancano solo i gol degli attaccanti e se segnassero di più la squadra sarebbe nelle posizioni utili all’Europa League e non un passo indietro”.

Come si spiega che con l’Inter il Torino abbia fatto una gara di un certo tipo e vinto e poi la settimana successiva con la Spal, che ha ambizioni ben più modeste dei nerazzurri, i granata non siano riusciti ad andare oltre a un pareggio e per giunta a giocare non tanto bene?

“Eh, questi sono i misteri del calcio (sorride, ndr). Ogni partita ha una sua storia e alle volte è più difficile giocare bene e vincere con le cosiddette squadre di provincia che puntano a salvarsi e al pareggio e di conseguenza si chiudono che con quelle più forti che, invece, puntano a vincere e magari si sbilanciano di più proprio per conquistare i tre punti. Al Torino manca un po’ di continuità nelle vittorie e trovarla potrebbe fare la differenza”.

Domenica il Torino affronterà l’Udinese, che è in una situazione simile alla Spal, giocherà in casa e se anche non avrà Zaza, che è squalificato, ritroverà Falque, che ha sempre fatto il suo. In teoria non dovrebbero esserci problemi per i granata, ma in pratica chissà che cosa faranno.

“Falque e Belotti sono collaudati nel modulo che utilizza Mazzarri, ma non bisogna mai fidarsi di nessun avversario. L’Udinese non é in grande forma, anche se ha pareggiato con la Fiorentina e se il Torino riuscirà a giocare da Toro dovrebbe farcela. Ripeto, con l’Udinese sarà un’altra partita insidiosa dove bisognerà mettere in campo tutto ciò che si ha dentro per vincere. Bisogna iniziare la gara con la convinzione di voler vincere perché l’Udinese non è una squadra malleabile, però, se concettualmente si parte da questo presupposto si possono portare a casa i tre punti”.

Un allenatore come Mazzarri che cosa può fare per mantenere l’equilibrio della squadra e continuare ad avere una difesa solida, ma potenziare la fare offensiva in modo che il Torino segni di più?

“Mazzarri ha costantemente sottocchio i giocatori e, quindi, sa che cosa è meglio fare, ma, forse può rischiare un po’ di più. E per rischiare di più intendo impostare il gioco in maniera più offensiva, magari utilizzando un attaccante in più. Per me è questo che bisognerebbe fare”.

I tifosi vorrebbero vedere in campo il giovane Millico che con la Primavera sta segnando a raffica, potrebbe essere una soluzione?

“Abbiamo avuto Millico in Under 16 ed è un elemento interessantissimo. Era già bravo allora, ma mi dicono che ha fatto grandi progressi, quindi, credo che prima o poi avrà le sue opportunità. E’ giovane e Mazzarri lo metterà dentro. Bisogna avere coraggio, come ho detto prima. La storia del Toro insegna che si fa sempre bene a puntare sui giovani del vivaio, anche quando c’ero io al Torino in Primavera c’erano ragazzi straordinari che poi hanno fatto tutti carriera. Se un ragazzo è valido bisogna utilizzarlo quel quarto d’ora, venti minuti. Puntare sui giovani, perché no?”.

Valutando l’andamento del campionato, il Torino può lottare realmente per l’Europa League?

“Sia per l’affetto che nutro per i colori granata sia per la capacità che ha la squadra per puntare a quest’obiettivo il Torino è una delle favorite. L’obiettivo è alla portata”.

Nel mercato di gennaio il Torino non ha preso nessun nuovo giocatore, mentre le altre squadre, tranne la Roma, si sono tutte rinforzate chi più chi meno. Forse un acquisto andava fatto?

“Seguo il Toro e non bisogna per forza prendere qualcuno tanto per fare numero. Evidentemente non hanno trovato il giocatore giusto. Prenderne uno tanto per farlo è solo uno spreco di soldi, anche perché l’organico del Toro, secondo me, è completo per puntare all’Europa League. Come dicevo, Millico è un ragazzo interessantissimo e a me piace molto e bisogna rischiare di più”.