ESCLUSIVA TG – Pratali: “Empoli e Torino giocheranno a viso aperto. Vorrei che Belotti restasse al Toro”

01.05.2022 08:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Francesco Pratali
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Francesco Pratali
© foto di Luigi Gasia/TuttoJuveStabia.it

Francesco Pratali è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Pratali ha giocato nel Torino dal 2008 al 30 gennaio 2010 e poi nelle stagioni 2010-2011 e 2011-2012, ma è cresciuto nelle giovanili dell’Empoli dove ha militato a più riprese 1996-1998, 2001-2008 e 2012-2014, attualmente ha una scuola calcio la Polisportiva Monteserra a Buti in provincia di Pisa e si occupa del settore giovanile dai 2007 in giù. Con lui abbiamo parlato della partita di oggi pomeriggio tra le sue ex squadre.

All’Empoli manca forse qualche punto per l’aritmetica salvezza, mentre il Torino è assestato al centro della classifica. Alla luce di quanto finora fatto dalle due formazioni che partita si aspetta?

“Credo che sarà una partita giocata a viso aperto, tanto, bene o male, sono due squadre che non hanno niente da chiedere perché, secondo me, l’Empoli con i punti che ha è già salvo e per il Toro ormai la zona Europa è troppo distante. Peccato però perché il Torino ha dimostrato sul campo che sarebbe bastato poco per poter competere per l’Europa League. Dico la verità, l’allenatore e la squadra a me piacciono. La squadra è costruita bene e Juric è un allenatore molto bravo. Hanno perso tanti punti nei finali di partita … peccato. L’Empoli invece ha fatto il massimo di ciò che poteva ed essendo già praticamente salvo in Serie A quando mancano quattro giornate è come se avesse vinto lo scudetto”.

Ha ricordato che il Torino ha preso molti gol (ben 16 dal 75esimo in poi) nei finali di partita lasciando così 17 punti potenziali per strada da ex difensore, come se lo spiega?

“Può darsi che sia un discorso mentale: paura di vincere. Però devo dire che ho visto che in tante partite ha perso punti immeritatamente. Ci vuole anche un po’ di buona sorte tra il vincere e il pareggiare una partita e qualche volte è mancata, mentre altre volte ci ha messo del suo. Il Torino qualche punto in più obiettivamente se lo meritava”.

In porta all’andata ha sempre giocato Milinkovic-Savic, poi nel girone di ritorno, dopo il Covid, ha fatto qualche uscita a vuoto ed è stato sostituito una volta dal giovane Gemello e poi da Berisha che ha convinto, ma non sempre del tutto. In vista della prossima stagione il Torino che cosa deve fare?

I portieri non hanno reso come ci si aspettava e credo che quest’estate qualche cosa il Torino farà per questo ruolo. Invece per quel che riguarda la difesa hanno il centrale più forte del campionato: Bremer spero che riescano a trattenerlo, ma la vedo molto dura. Peccato, perché è veramente un difensore che rispecchia i valori del Torino: è grintoso, forte fisicamente. Lo vedrei con la maglia del Toro ancora per qualche anno, ma il mercato è questo e la legge dei bilanci vale più di tutto”.

Tornando alla partita con l‘Empoli, quali soluzioni potranno trovare Andreazzoli e Juric per vincere la partita?

Juric imposta sempre le partite uomo contro uomo e aggredendo in avanti e, secondo me, troverà un Empoli che non butterà via la palla e se la squadra di Andreazzoli riuscirà a venir fuori dalla prima pressione del Torino magari troverà spazi più larghi. Però il Torino la pressione in avanti la fa bene e spesso recupera palla e poi fa male all’avversario. Dipenderà dalla capacità dell’Empoli di aprire gli spazi”.

Nel Torino c’è Ricci, un ragazzo giovane arrivato a gennaio proprio dall’Empoli. Abitando in zona lei avrà avuto occasione di vederlo che giudizio si è fatto di lui?

Ricci è un giocatore di grande prospettiva e il Torino ha fatto un grande acquisto e lo ha anche pagato non molto per essere un 2001 di grande qualità. Ha dovuto entrare nei meccanismi del gioco di Juric e ci ha messo un po’ di tempo, ma ho visto che ultimamente si sta ritagliando dello spazio e spero che faccia molto bene perché oltre ad essere un bravo calciatore è anche un bravo ragazzo”.

Nell’Empoli giocava in un centrocampo a tre mentre nel Torino a due.

“Sì, e poi il Torino gioca uomo contro uomo ed è aggressivo in avanti, mentre l’Empoli gioca in maniera completamente diversa. Quindi è normale che un ragazzo del 2001 abbia bisogno di un po’ di tempo per adattarsi alla nuova squadra e a vivere per la prima volta in una città che non conosce, ma questo di certo lo staff tecnico e la dirigenza del Torino lo aveva messo in conto. Sono convinto che alla lunga Ricci farà molto bene nel Torino”.

Per quel che riguarda l’attacco il Torino non ha segnato molti gol in relazione alle occasioni che ha creato. E’ vero che Belotti ha avuto tre infortuni ed è stato a lungo inutilizzabile, ma gli altri attaccanti in particolare Sanabria forse avrebbe dovuto segnare di più. E’ questo il problema?

“Portare a scadenza di contratto un giocatore come Belotti può anche avere influito oltre a tutto il resto, anche se è un ragazzo che dà sempre l’anima in campo. Qualche cosina può avergli tolto sotto il profilo della tranquillità, ma resta un giocatore che al Torino sta dando tanto, è il capitano e lo sta dimostrando sul campo, ma aver portato un calciatore del suo livello a scadenza di contratto, per me, non è stata un’operazione giusta. Poi capisco che non sia nemmeno colpa del Torino che per quanto ho letto una proposta sembra avergliela fatta. Sarebbe stato bello se Belotti fosse diventato la bandiera del Toro perché lui incarnava veramente lo spirito granata, ma nel calcio moderno è difficile che un calciatore resti nella stessa squadra dai vent’anni fino al termine della carriera. Anche i bilanci influiscono e non è solo colpa dei calciatori se vanno via. Belotti è un ragazzo ambizioso e capisco che voglia vincere qualche trofeo. Ma a livello nostalgico e da simpatizzante del Torino avrei voluto vederlo finire la carriera nel Toro e mi spiace se andrà via e spero sempre che rimanga. Ma se voleva rimanere il rinnovo del contratto lo avrebbe già firmato. Speriamo che alla fine ci sia una trattativa last minute”.

Un’ultima domanda, come finirà Empoli-Torino?

“E’ la classica partita da tripla, anche se il Torino è favorito. Quando entrambe le squadre giocano senza pressione qualunque risultato è possibile. L’Empoli da due-tre partite sta piano piano ritornando e con la vittoria sul Napoli si è sbloccato e dì farà un bel finale di stagione”.