ESCLUSIVA TG – Pavone (Torino FD): “Abbiamo vinto il campionato regionale e parteciperemo alle finali nazionali. Per espanderci ci servono più fondi”

17.03.2024 08:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Torino FD squadra 1° livello
Torino FD squadra 1° livello

Vincenzo Pavone è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Pavone è direttore sportivo e giocatore del 1° livello del Torino For Disable Onlus. Con Pavone abbiamo parlato della loro realtà e degli ultimi successi che hanno avuto.  

La squadra del 1° livello ha vinto il campionato e disputerà le finali nazionali a maggio, un bel successo per tutti voi?
“La nostra realtà di Torino FD è nata tanti anni fa quando il nostro presidente Claudio Girardi andò in Svezia e vide che lì c’era un campionato dove partecipavano calciatori con varie disabilità e pensò di portare in Italia questa opportunità e adesso siamo sotto l’egida della FIGC e abbiamo un campionato a livello nazionale che è diviso in tornei regionali e chi si qualifica va poi a fare le finali nazionali che quest’anno saranno dal 17 al 19 maggio a Tirrenia (PI) nel Centro Olimpico Federale . Noi del 1° livello, allenati da Michele Del Vecchio, avendo vinto con una giornata d’anticipo il campionato regionale a maggio andremo alle finali.  I livelli sono tre e ognuno corrisponde a differenti disabilità e noi del Torino FD abbiamo una squadra appunto nel 1° livello, ci sono ragazzi con disabilità minori che se li si vede giocare nessuno nota che ci siano differenze con i normodotati, e un’altra nel 3° livello dove ci sono ragazzi con maggiori difficoltà. La squadra del 3° livello è penultima in classifica, ma la cosa è importante è che si faccia gruppo, che i ragazzi giochino e si divertano. Non abbiamo la squadra del 2° livello poiché per poterla avere servono almeno 50-60 atleti e noi al momento ne abbiamo una quarantina e sono appunto suddivisi sugli altri due livelli. Ma per la prossima stagione visto che stanno arrivando altri ragazzi può essere che, prima o poi, avremo anche il 2° livello. Da primi di gennaio inoltre abbiamo aperto la Scuola Calcio per bambini e ce ne sono una decina”.

Quindi la vostra intenzione è espandervi?
“Certo, siamo sempre alla ricerca di giocatori, personale, educatori e chiunque ci possa aiutare”.

Finito il campionato organizzerete qualche altro evento?
“Sì. Dopo le finali nazionali, come tutti gli anni, a giugno disputeremo a Bra (CN) un torneo internazionale che organizziamo noi e dovrebbe essere nel rimo weekend. Per nostra volontà quest’anno parteciperanno meno squadre, lo scorso erano dieci e c’era anche l’Ajax, ma abbiamo preferito ridurre il numero poiché abbiamo fatto un po’ di fatica ad organizzare il tutto, anche se poi tutto è andato molto bene. Quest’anno ci saranno 6 squadre di 1° livello e 4 del 3° e così faremo giocare un po’ tutti. Offriremo il pranzo e la cena a tutte le squadre e per noi è un costo importante e ci aiuteranno alcuni sponsor della zona”.

Economicamente dovete auto-sostenervi?
“Esatto, il nostro obiettivo primario in questo momento è quello di acquistare un pulmino per portare i ragazzi a fare le partite. Alessandro Buongiorno, che è il nostro testimonial, già l’anno scorso ci ha dato una mano venendo a una cena in provincia di Cuneo e in quell’occasione siamo riusciti a raccogliere 4.000 euro però questa cifra non basta per acquistare il pulmino.
Il Torino Fc ci aiuta fornendoci materiali, tute, maglie, borse e quant’altro, come se fossimo una squadra del loro settore giovanile. Un po’ di tempo fa ci servivano una ventina di palloni e ce li hanno fatti avere, il nostro contatto nella società granata è il direttore operativo Alberto Barile. Il Torino ci dà anche visibilità pubblicando sul sito ufficiale notizie che ci riguardano e in occasione di alcune partite, di solito nell’intervallo, facciamo il giro attorno al campo di gioco l’anno scorso è accaduto in occasione della gara con la Salernitane e la Roma e lo speaker Stefano Venneri ha ricordato a tutti che ci eravamo laureati Campioni d’Italia e siamo andati a saltare sotto la Curva Maratona”.

Voi dovete anche pagare l’affitto dei campi dove vi allenate e giocate?
“Sì. Noi ci alleniamo a Beinasco (TO) allo Sporting Valentino Mazzola il lunedì sera e la scuola calcio invece il sabato mattina. Ed effettivamente paghiamo noi l’utilizzo degli impianti. Qualche piccolo sponsor locale lo abbiamo, ma non nego che ci farebbe comodo averne altri.  Adesso poi avendo la Scuola Calcio dovremmo pagare anche i collaboratori e i tecnici. Gli Insuperabili che sono un’altra realtà del territorio torinese e piemontese, ma loro sono più a livello nazionale di noi, raccolgono molti più fondi e pagano tutti i collaboratori che hanno, mentre noi stiamo andando avanti grazie al volontariato. La nostra intenzione sarebbe che almeno per la Scuola Calcio, in modo da avere personale con ancora maggiori competenze, si possano pagare i collaboratori. Dobbiamo quindi trovare qualche soldino, altrimenti finiremo per scomparire anziché espanderci”.    

Oltre al torneo internazionale a Bra avete altre iniziative che usciranno a breve?
“Sì, fra al massimo quindici giorni apriremo il nostro sito internet”.