ESCLUSIVA TG – Pat. Sala: “Fiorentina-Torino sarà una partita bella da vedere, soprattutto a livello agonistico. Mercato del Torino? Non mi aspetto niente”
Patrizio Sala è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Sala ha indossato la maglia del Torino dal 1975 al 1981 e poi nella stagione 1982-1983 quella della Fiorentina, attualmente tiene corsi individuali di perfezionamento legati alla tecnica e alla coordinazione per calciatori, maschi e femmine dai 6 ai 18 anni, presso la struttura “APS3” vicino a Monza, a Bovisio Masciago sulla Milano-Meda. Con lui abbiamo parlato della partita di oggi alle 18,30 fra le sue due ex squadre.
Il Torino arriva dal pareggio non proprio convincente e la Fiorentina dalla vittoria con il Monza, cosa si aspetta da queste due squadre?
“Una partita molto equilibrata. Le due squadre sono molto aggressive e stanno vivendo un momento molto felice. Devo dire che il Torino, nonostante il pareggio con l’Udinese la scorsa volta, ha ottenuto nelle ultime quattro partite sempre risultati utili e ci sono state anche due vittorie. La Fiorentina dopo aver passato il turno in Conference League sta facendo punti in campionato ed è messa benissimo in classifica (è quinta, ndr). Quindi credo che Fiorentina-Torino sarà una partita bella da vedere, soprattutto a livello agonistico”.
Juric e Italiano cosa possono inventarsi per cercare di vincere la partita tenuto conto di come giocano le due squadre?
“Juric e Italiano giocano con due moduli diversi, ma le idee sono di fare un calcio molto aggressivo, alto come aggressione e infatti nella partita con il Monza Di Gregorio ha fatto un piccolo errore sulla pressione che portava la punta della Fiorentina Beltrand ed è uscito il gol che ha permesso ai viola di vincere la partita. Sono due squadre che, secondo me, si affronteranno a viso aperto aggredendo molto alti, poi non so se effettivamente entrambe le squadre aggrediranno alte però le caratteristiche dei due allenatori sono queste anche se magari durante la partita stessa potranno far cambiare atteggiamento alle loro squadre”.
Il Torino ha una difesa fra le migliori del campionato, però in attacco ha problemi a segnane nonostante abbia davanti Zapata e Sanabria. Come si spiega questa cosa?
“Il Toro ha due punte di una certa qualità e non farle giocare sarebbe stato negativo. Credo che Zapata e Sanabria stiano facendo un percorso e se anche sono già passate un po’ di partite stanno cercando l’intesa migliore e più giocano insieme e più armonizzeranno i movimenti e questo servirà per aumentare il loro tasso di pericolosità e anche a fare più gol. Il Toro è sulla strada giusta, poi che sia difficile vincere con chiunque è assolutamente vero perché non c’è una squadra più forte, a parte l’Inter che ha caratteristiche fisiche e tecniche e come modello di atteggiamento è il massimo perché è brava ad aggredire e a ripartire e a difendere per cui penso che in questo moneto sia la squadra migliore. Eppure persino l’Inter fa fatica come è accaduto con il Lecce, però poi avendo tanti giocatori di una certa qualità riesce a portare a casa il risultato, anche perché ha tanti ricambi. Il Toro ha dei ricambi validi, davanti ha Zapata e Sanabria e in più c’è Pellegri. Tutto sommato la posizione in classifica (9° posto condiviso con la Lazio, ndr) non è da buttare via. Vedremo se fra qualche giornata la classifica sarà ancora questa oppure se sarà migliore oppure no”.
Il Torino ha 24 punti e per chiudere il girone d’andata affronterà oltre alla Fiorentina il Napoli, ma sembra che gli manchi qualche cosa per poter fare di più, forse un rifinitore?
“Gli manca un giocatore che in questo momento Juric non vede per tutte le ragioni del mondo e che risponde al nome di Radonjic. Ha qualità immense però se è una testa di vitello non è colpa di nessuno e i giocatori vengono scelti dall’allenatore in base anche a quello che possono dare in modo continuo e Radonjic non è questo tipo di calciatore, che magari a Juric piace ma che se si sta comportando male è giusto che non giochi. Credo che dopo queste due partite si capirà che campionato potrà fare il Toro. Due gare non sono tante anche se gli avversari sono Fiorentina e Napoli e che i partenopei in questo momento sono una squadra un po’ così: altalenante e difficile da decifrare. Quindi il Toro può battere sia Fiorentina sia Napoli con l’aggressività e la qualità che ha davanti. E poi è una squadra che prende pochi gol e tutto sommato ha un buon equilibrio”.
Si aspetta qualche cosa dal mercato del Torino?
“Ma no. Sinceramente credo che il Toro abbia tutti i ricambi che gli servono e non saprei dire in quale ruolo perché sia dietro sia in mezzo ha buoni ricambi, sugli esterni ne ha due per parte per cui ha tutte le caratteristiche per centrare l’obiettivo di arrivare fra le prime cinque-sei-sette classificate e quindi accedere alla Conference oppure all’Europa League. Questo credo che sia alla sua portata. Va detto che il quarto posto non è ancora chiaro chi può aggiudicarselo perché ci sono in lotta Bologna, Fiorentina, Roma e Napoli. Il campionato è molto equilibrato soprattutto nelle zone alte, la classifica è corta e i punti per salvarsi non sono più 38-40 come una volta bensì meno”.
Finora qual è il giocatore che l’ha positivamente più impressionata di Fiorentina e Torino?
“Nella Fiorentina il centrocampista Bonaventura. E nel Torino il difensore Buongiorno che è continuo e fa prestazioni di livello alto”.