ESCLUSIVA TG - Paganini: “La rosa del Torino non è allargata come dovrebbe essere”

18.12.2014 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
ESCLUSIVA TG - Paganini: “La rosa del Torino non è allargata come dovrebbe essere”
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© foto di Federico De Luca

Paolo Paganini è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Paganini, giornalista Rai, abbiamo parlato della partita che ci sarà domenica fra Torino e Genoa e del mercato di gennaio della società granata.

 

Con l’attuale parco giocatori che cosa può fare Ventura per affrontare il Genoa e chiudere l’anno tenendo il terz’ultimo posto il più lontano possibile?

“Quando non si hanno più due giocatori come Cerci e Immobile non è facile ripetere quanto fatto la stagione precedente e credo che per questo Ventura abbia difficoltà, ma al di là di tutto sta facendo un buon lavoro sia in campionato sia in Europa League. Comunque per il Torino il discorso legato ai rinforzi da reperire sul mercato è fondamentale per tornare ad essere competitivo, dovendo disputare anche l’Europa League e la Coppa Italia. Il Genoa sta disputando una stagione straordinaria merito di un allenatore come Gasperini che a Genova ha trovato il suo ambiente ideale, infatti è riuscito ad assemblare una squadra che ha giocatori di ottimo livello tecnico quali, ad esempio Perotti e un portiere di livello internazionale come Perin e può contare sulla “ri-esplosione” di Matri”.

 

Perotti e Perin contro il Torino non ci saranno, un piccolo vantaggio per i granata?

“E’ poco ma sicuro che è un vantaggio per il Torino e forse i granata affronteranno il Genoa nel momento migliore perché mancheranno questi due giocatori fondamentali, ma comunque nel complesso la rosa rossoblu è di un livello qualitativamente alto”.

 

Il Torino segna pochissimo e a centrocampo non riesce a trovare l’equilibrio. Ventura continua a puntare su El Kaddouri anche se non rende per quanto potrebbe e dovrebbe e un’alternativa come Farnerud è utilizzata con il contagocce nonostante abbia superato l’infortunio al ginocchio. Problemi che si sommano?

“El Kaddouri è un giocatore molto tecnico capace di saltare l’uomo e di riuscire a mettere il pallone giusto per gli inserimenti delle punte, però l’attuale situazione del Torino difetta soprattutto là davanti, anche se Quagliarella è un ottimo giocatore, ma vicino ha bisogno di un altro attaccante che sia molto più determinante. L’anno scorso sono stati fondamentali gli esterni, com’è sempre nel gioco di Ventura, ma diciamo che quest’anno il lavoro sugli esterni alti è venuto un po’ meno perché Bruno Peres è sicuramente molto forte e gioca bene a destra, però questo costringe Darmian a spostarsi a sinistra, ma lui è un destro e nonostante sia un ottimo giocatore forse perde un po’ di smalto e le sue caratteristiche, che sono senza dubbio importanti, sono meno esaltate quando è utilizzato sulla fascia sinistra”.

 

Ancora con il Genoa, poi si vedrà, a supportare Quagliarella ci saranno solo Amauri e Martinez e toccherà a loro tre, o a chi scenderà in campo, chiudere l’anno segnando.

“Eh sì. Ripeto, quando vengono a mancare giocatori che sono stati determinanti, con Immobile che ha vinto il titolo di capocannoniere e con Cerci che è un grande giocatore di livello internazionale, è difficile riuscire a riadattare la squadra e a far ripetere un campionato importante anche a tutti gli altri. L’anno scorso non sono stati solo Immobile e Cerci a contribuire alle fortune del Torino, El Kaddouri e Vives e anche altri hanno sempre giocato su livelli elevati durante tutta la stagione. A ciò bisogna aggiungere che la scorsa stagione il Torino non disputava l’Europa League e poteva concentrare tutte le energie solo ed esclusivamente sul campionato, quest’anno c’è anche la Coppa da onorare al meglio, quindi sono aumentati gl’impegni, ma la rosa in questo momento non è così allargata come dovrebbe essere”.

 

Pinilla e Zapata, con le aggiunte di volta in volta dei vari Denis, Ledesma, Ilicic, Muriel, Pandev, Zarate e altri sono indicati come obiettivi, ma questi giocatori potrebbero fare la differenza o al più tamponerebbero la situazione fino a fine stagione?

“Il mercato di gennaio è sempre molto difficile perché si prendono giocatori che in altre squadre non trovano spazio e che sono scontenti, quindi rappresentano sempre un punto interrogativo. Credo che obiettivamente il Torino vicino a Quagliarella ha bisogno di un giocatore che apra gli spazi a Fabio e che segni lui stesso. I nomi che circolano da Pinilla a Denis, ma anche Pazzini sono tutti attaccanti che alzerebbero il livello tecnico della squadra. A proposito di Pazzini mi ricordo che alla Sampdoria arrivò proprio a gennaio dalla Fiorentina e i blucerchiati fecero questo tipo d’investimento e il giocatore risultò determinante in tutta la seconda parte della stagione. E’ anche vero che è questione di fortuna l’immediato inserimento, ma se si va su certi giocatori i margini di rischio sono inferiori. Per questo il Torino deve andare su un giocatore di sicura affidabilità”.

 

Pazzini però è stato escluso dallo stesso Cairo che ha detto che non ha le caratteristiche tecniche che servono al gioco di Ventura. Non solo lui è già stato scartato e guarda caso tutti attaccanti con esperienza e potenzialmente affidabili.

“Senza ombra di dubbio servono giocatori che abbiano le caratteristiche idonee al gioco e Ventura sicuramente ha le idee chiarissime a tal proposito.  Ho fatto l’esempio di Pazzini perché si tratta del mercato di gennaio e Giampaolo nella Fiorentina non trovava spazio, mentre alla Sampdoria ha trovato l’ambiente giusto per rilanciarsi e ha fatto la differenza. Al di là delle caratteristiche tecniche e delle esigenze tattiche Pazzini ha fatto un tipo di percorso e ha un ingaggio che sicuramente diverso rispetto a quando arrivò alla Sampdoria. Penso, come dicevo, che Ventura abbia le idee chiare e anche Cairo e i due ne avranno già parlato. Al Torino serve un giocatore che sia in grado di poter fare gol e, come dicevo prima, soprattutto aprire gli spazi in modo da essere propedeutico agli inserimenti di Quagliarella, che è un attaccante che va sfruttato sicuramente meglio di quanto finora fatto”.

 

Anche a centrocampo servirebbero innesti?

“Il centrocampo del Torino è sempre stato ed è molto muscolare con Gazzi, Vives, Nocerino stesso e altri che hanno queste caratteristiche, quindi bisogna vedere che tipo d’idea hanno Ventura e Cairo. Indubbiamente servirebbe un innesto, magari un giocatore che abbia più che altro caratteristiche di regia in modo da dettare di più i tempi del gioco, ma forse se deve esserci una priorità per il Toro è in attacco che bisogna intervenire”.