ESCLUSIVA TG – Padovan: “Il Torino i mezzi per cavarsela li ha tutti”
Giancarlo Padovan è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Padovan, giornalista e allenatore di base, abbiamo parlato del finale di stagione del Torino.
La stagione del Torino è andata un calando, nelle ultime sedici partite ha vinto due sole volte e il derby è andato come tutti sanno. Che cosa ci si può aspettare dai granata in questo finale di stagione? Rischiano di essere risucchiati nella zona dove si lotta per la salvezza?
“Il Torino deve stare attento di non finire risucchiato nella lotta per la salvezza, io sono tendenzialmente un pessimista, ma non lo sono per il Torino perché si salverà e non avrà problemi, però, ha accettato un trend negativo che non riesce a invertirlo. Sarà difficile invertire questo trend negativo a Milano contro l’Inter perché i nerazzurri stanno facendo bene, mentre il Toro arriva alla partita lesionato e decimato poiché sarà assente per squalifica Glik e non giocheranno per infortuni Immobile e Avelar. Non è sicuramente la situazione migliore per far scattare un piano di riscatto, ma credo che il riscatto nelle sette partite che rimarranno dopo quella con l’Inter ci sarà. Vedo cha la squadra comunque gioca un buon calcio, che è reattiva e anche nel derby l’ha dimostrato e se ci fosse stato un arbitro diverso magari la partita finiva nello stesso modo o magari no. Insomma, il due a due c’era e poi dal due a due nascono altre partite, in parità e con la Juve in dieci vediamo come va a finire, non è detto che vincano i bianconeri. Quindi dico che i mezzi per cavarsela il Torino li ha tutti, ha una società forte, un bravo allenatore e non riesco a capire perché sia così contestato. La squadra è in difficoltà, ma è più una difficoltà psicologica che pratica, basta un colpo d’ala per venirne fuori. Questo colpo d’ala per rimettersi in carreggiata poteva venire dal derby, ma non è stato così. Certo, bisogna guardarsi anche dietro perché, lo ripeto, non credo che il Torino sarà invischiato nella lotta per la salvezza, però la preoccupazione è fondata ed è meglio affrontarla poiché le sorprese sono sempre possibili, anche per squadre che hanno fatto una prima parte di campionato buona, e mi riferisco proprio al Torino, e che invece poi un po’ per sfortuna, un po’ per le assenze, un po’ per gli arbitri che hanno preso decisioni come il solito poco favorevoli, anzi direi decisamente contrarie, le partite o non sono state giocate con pienezza di giustizia o sono state perse in maniera sfortunata”.
In alcune partite il Torino ha concesso il primo o il secondo tempo oppure ha preso gol evitabili, quello di Khedira, ad esempio, urla vendetta o non ha realizzato reti già fatte. Non trova che la squadra granata ci abbia messo anche del suo per ritrovarsi a cinque punti dalle terzultime?
“Sicuramente il gol di Khedira è un gol che non si deve prendere, urla vendetta al cospetto di Dio. Che il Torino abbia sempre concesso qualche cosa, il primo o il secondo tempo, una o due palle gol o non abbia realizzato alcune occasioni clamorose è assolutamente vero, però, ha anche prodotto molto all’interno di quelle stesse partite. E’ una squadra che, ad esempio, ha pareggiato a Genova con la Sampdoria nell’ultimo minuto di recupero, se avesse perso sarebbe stata una tragedia perché aveva sprecato l’inverosimile e poi aveva lasciato occasioni ai blucerchiati ed era finita in svantaggio. Il Torino è una squadra che si è smarrita, che ha perso il filo del gioco e forse anche Ventura ha perso un pochino alcuni punti fermi della sua formazione e adesso è in difficoltà. Purtroppo questa non è una stagione da ricordare come quelle passate, che sono state brillantissime per il Torino non solo dal punto di vista del risultato, ma anche da quello della qualità del gioco proposto”.
I tifosi sono preoccupati perché Immobile per infortunio starà fuori un mesetto. Belotti prima dell’arrivo d’Immobile aveva segnato un solo gol e nonostante il grande impegno faticava a centrate il bersaglio, poi si è sbloccato ed è diventato con otto reti il capocannoniere granata. Con a fianco Maxi Lopez o Martinez c’è il rischio che Belotti torni a non segnare più o quasi?
“E’ fuor di ogni dubbio che la presenza d’Immobile abbia aiutato molto Belotti, sinceramente non pensavo che fossero due giocatori compatibili e, invece, lo sono in ragione dell’intelligenza tattica d’Immobile, che è un giocatore che non solo va in gol, ma che sa creare spazi e fa spazio per il compagno di reparto. In questo, secondo me, è stato bravo Ventura a renderli compatibili. Il rischio che Belotti si perda, per me, non c’è più. Oggi il giocatore ha un senso di responsabilità e una conoscenza del gioco tale che può reggere il peso dell’attacco, cosa che prima non poteva. Quello che gli ha insegnato o quello che ha ottenuto avendo al fianco Immobile non andrà perduto e lui sa come muoversi, si tratta solo di trovare la sintonia con Maxi Lopez. Io penso sinceramente che Belotti sarà il giocatore che darà al Torino la tranquillità che cerca e che lo traghetterà fuori da ogni paura”.
Ha parlato di Maxi Lopez in coppia con Belotti e non di Martinez. Ritiene l’argentino il partner migliore?
“Ho detto Maxi Lopez perché altrimenti non capisco a cosa sia servito tenerlo e soprattutto prolungargli il contratto, come ha già fatto Cairo. O si ha fiducia in Maxi Lopez o non si ha fiducia. Penso che il giocatore abbia dato meno di quanto potesse dare fino a questo momento, però, ha esperienza, capacità, qualità e potenzialità ancora inespresse. Sì, secondo me, in coppia con Belotti dovrebbe giocare Maxi Lopez”.
Il ciclo di Ventura al Torino è concluso oppure ci sono i margini per continuare il progetto che era stato avviato e che magari in divenire ha solo bisogno di qualche aggiustatina?
“Dipende da Ventura e da Cairo. A sentire Cairo Ventura non si muove, resta, è confermato e, infatti, ha già il contratto prolungato, quindi il discorso non si pone. A sentire i tifosi il ciclo è finto e addirittura c’è irritazione, se non insofferenza, neo confronti di Ventura perché è ritenuto responsabile della stagione non felice del Torino. Mettiamola su due piani, su quello sociale, del club, credo che veramente Cairo voglia andare avanti con Ventura e che tutto sia aggiustabile, come diceva lei, servirà una nuova programmazione, ma l’uomo che ha impostato il progetto dovrebbe essere ancora lui. Su quello dei tifosi, m pare che qualche cosa di troppo si sia rotto e quindi per Ventura potrebbe diventare difficile restare al suo posto soprattutto se la prossima stagione partisse con qualche risultato negativo. E’ una valutazione che prima di tutto deve essere fatta dall’allenatore prima ancora che dal Presidente Cairo. Ventura deve domandarsi se, al cospetto magari di qualche altra proposta, e di ciò che lui ha fatto al Torino in questi anni gli convenga rimanere oppure andarsene, Cairo lo vuole, ma parte dei tifosi no. Io fossi in lui rimarrei al Torino ”.