ESCLUSIVA TG – Mpasinkatu: “Meïté può fare al caso del Torino ma anche Ndong”
Malu Mpasinkatu è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Mpasinkatu è un direttore sportivo, commentatore televisivo ed esperto di calcio africano e con lui abbiamo parlato di Meïté e del mercato del Torino.
Meïté del Monaco è un giocatore adatto al 3-5-2 di Mazzarri?
“E’ un mediano centrale e nonostante la giovane età ha già maturato un po’ d’esperienza avendo giocato in Belgio nello Zulte Waregem e in Francia prima nell’Auxerre e nel Lilla e più recentemente nel Monaco e da gennaio in prestino al Bordeaux. Per me ci può stare nel 3-5-2 di Mazzarri perché è un giocatore che ha delle qualità e dopo essersi ambientato, essendo il classico giocatore africano che ha il fisico ed è ben dotato, potrà essere utile al Torino. Comunque per la mediana granata io non vedrei male anche Ndong”.
La trattativa sarebbe abbastanza agevole per il Torino oppure potrebbero esserci delle difficoltà con il Monaco oppure con il giocatore?
“Molti giocatori francesi con i quali parlo stanno capendo che a volte è meglio venire in Italia piuttosto che andare in Inghilterra perché da noi c’è meno concorrenza e se fanno bene in Italia poi possono andare in Premier da protagonisti invece di andarci da come fanno tanti da comprimari. Nella trattai viva con il Monaco è da capire quanto interesse c’è per Barreca e al quel punto ci potrebbe essere uno scambio con aggiunta di soldi da parte del Torino”.
Il Monaco potrebbe avere delle remore su Barreca visti i problemi fisici che ha avuto nell’ultima stagione?
“Barreca è un giocatore forte e quando si è interessati a questi tipi di giocatori non si guarda solo l’ultima stagione e lui già da qualche anno è inserito fra i potenziali migliori esterni sinistri italiani. Fra gli esterni di sinistra bassi Barreca è fra i tre che potrebbero essere i titolari della Nazionale del futuro ed è per questo che chi ha avuto modo di seguirlo crede in lui tantissimo. E nella penuria che c’è in Italia nel ruolo di esterno sinistro è una bella cosa”.
Nonostante questo il Torino è disposto a inserire Barreca in trattative per arrivare ad altri giocatori, non rischia di essere un boomerang per il club granata?
“Io avendo Barreca e con la difficoltà a reperire esterni sinistri me lo terrei tutta la vita, ma le dinamiche di mercato sono talmente varie che si fanno delle scelte. Quando si hanno ragazzi cresciuti nel vivaio e che hanno prospettive si dovrebbe puntare su di loro, ma non sempre è così e poi ci si lamenta che non si valorizzano i giovani che sono stati cresciuti per tanti anni. Personalmente fossi nel Torino non farei andare via due giocatori: Barreca ed Edera. Nel giro di qualche anno una corsia di sinistra con Barreca ed Edera non so quanti ce l’avrebbero in Europa”.
Però Mazzarri vede Edera più a destra.
“Va bene, perché oramai si gioca con i mancini a destra e i destri a sinistra per farli convergere con il piede naturale, ma nulla vieta che si possa fare anche il contrario”.
Tornando al centrocampo del Torino, Meïté non è l’unico giocatore che è nel mirino e lei prima ha detto che anche Ndong farebbe al caso di Mazzarri.
“Credo che Ndong sia più esperto e più pronto, ma sia lui sia Meïté sono quei giocatori francesi che possono farcela in Italia, anche perché il nostro campionato non è più di un livello così elevato come una volta. Ci sarebbe anche Imbula, che piace tanto a Petrachi, ma il giocatore nicchia un po’perché vorrebbe restare in Premier League”.
Meïté potrebbe rivelarsi una sorpresa positiva un po’ come N’Koulou?
“N’Koulou è stato per anni uno dei migliori difensori del campionato francese e dell’Africa, non per nulla era chiamato il Nesta africano, e non capisco proprio come sia possibile che ci si stupisca del suo valore, forse l’infortunio che aveva avuto nell’ultimo anno al Lione poteva destare qualche dubbio, ma non il giocatore. Sorrido quando sento chi si stupisce di N’Koulou che giocava a un ora d’aereo da Torino, N’Koulou è una certezza e lo si è visto anche in Italia, in passato prima dell’infortunio era stato seguito anche da Milan, Inter e Juventus”.
Quali sono le caratteristiche tecniche di Meïté?
“E’ un giocatore che fa schermo davanti alla difesa, un lavoratore, un po’ sulla falsariga di Dabo che era stato preso dalla Fiorentina a gennaio”.
Quindi è più un intenditore come Rincon e forse ha meno nelle sue corde la spinta in avanti o il supporto alle punte?
“E’ più tecnico di Rincon. Meïté è uno che fa da schermo alla difesa, ma può imparare anche la fase offensiva se trova le giuste condizioni perché come tutti i giocatori francesi arriva da una scuola che ha parecchia qualità e quando c’è qualità ci si può adeguare. Certamente se arriverà gli andrà concesso un po’ di tempo e nel caso dovesse sbagliare qualche cosa non subito criticato”.