ESCLUSIVA TG – Mezzano: “Strappare punti all’Inter darebbe al Torino una bella iniezione di fiducia”

11.03.2021 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Luca Mezzano
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Luca Mezzano

Luca Mezzano è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Mezzano è stato giocatore, allenatore e commentatore televisivo, attualmente ha un ristorante il Touberi in via Giulia di Barolo 18 a Torino. Da giocatore ha militato fra le altre società nel Torino dal 1995 al 1997 e poi dal 2002 al 2005. Appesi gli scarpini al chiodo ha allenato nel settore giovanile granata dal 2011 al 2016. Con lui abbiamo parlato delle difficoltà che sta avendo il Torino a risollevarsi dagli ultimi posti in classifica.

Il Torino è terzultimo e domenica affronterà l’Inter che è prima e lo sopravanza di 42 punti e per onor del vero ha giocato due partite in più. I granata cosa possono fare per evitare che la partita si trasformi in disfatta?

“Non è facile rispondere perché l’Inter sta viaggiando a dei ritmi importanti ed è prima in classifica con un distacco di sei punti dalla seconda, che a dodici giornate dalla fine è già un bel distacco e iniziano ad esserci dei valori delineati. Il Toro di contro in questo momento è terzultimo e per tenendo conto che ha giocato due partite in meno, come dice la classifica, è in grandissima difficoltà, tanto più dovendo affrontare la prima in graduatoria che è lanciatissima. Non è un’Inter invincibile o che non ha delle battute a vuoto però sta prendendo fiducia ed ha maggiori convinzioni giornata dopo giornata. Anche nell’ultima partita contro l’Atalanta non ha disputato una gara irresistibile dal punto di vista del gioco e dello spettacolo, ma diventa sempre più difficile farle gol e davanti ha giocatori straordinari, su tutti Lukaku. Se pensiamo che il Toro ha perso contro il Crotone ultimo e deve affrontare la prima non so da dove cominciare per dire che cosa dovrebbe fare, ma posso dire che non sono queste le partite da vincere assolutamente e ciò che potrà raccogliere sarà tutto di guadagnato. Ci sta che il Toro possa perdere e sono altre le partite che deve non deve sbagliare gli scontri diretti o quelle con squadre che hanno anche punti in più, ma che sono assolutamente all’altezza del Torino”.

Ma se il Torino con l’Inter riuscisse ad evitare un disastro farebbe morale. Non aiuterebbe poi ad affrontare le successive gare con Sassuolo e Sampdoria?

“Sicuramente tutto fa morale, ma serve subire meno gol e i quattro presi dal Crotone sono troppi però ancor di più per innalzare il morale occorre fare punti e riuscire magari a strappare un pareggio all’Inter sicuramente darebbe una bella iniezione di fiducia per non parlare di una vittoria. Vincere aiuta a vincere: è una legge non scritta del calcio. E’ importante oggi per il Toro dare dei segnali, ma con l’Inter resta la partita peggiore di tutte in questo momento, però, il calcio è anche strano e ho visto i nerazzurri, anche contro avversari decisamente inferiori, faticare a causa di una manovra non sempre impeccabile o di un gioco non particolarmente fluido quindi il Toro ha nelle corde la possibilità di strappare qualche cosa, anche se ha tanti problemi da risolvere come ritrovare una solidità difensiva e avere giocatori convinti. Ho letto che pare che Belotti non rinnoverà il contratto e sicuramente questo non è un bel segnale. E poi personalmente la leggo in maniera un po’ più ampia e vedo un ambiante che ormai si sta scollando e questo è sicuramente l’avversario più difficile da battere di tutti. Il Toro non è uno squadrone e su questo siamo tutti d’accordo, ma lo reputo una squadra che può ambire a una salvezza tranquilla e nulla di più, però, quando c’è un ambiente che si sta logorando a più livelli e con una società non più gradita dalla piazza e con tante lacune all’interno della società diventa tutto più difficile”.

Belotti era indisponibile a Crotone e non si sa se potrà esserci con l’Inter, molto difficile, ma Sanabria all’esordio in granata e da subentrante con i calabresi ha subito segnato. Può essere motivo di conforto?

“Avere delle soluzioni davanti oltre a Belotti è fondamentale perché il “Gallo” può avere un problema di salute, un infortunio o una giornata storta e il Toro, come qualsiasi squadra, non può dipendere da un solo giocatore e avere qualche asso in più è importante. Sanabria è entrato e ha trovato il classico tiro della domenica ed è stato importante, ma non è un bomber, ma ha delle qualità. Mi auguro, come dicevo prima, che vincere aiuta a vincere e nel caso degli attaccanti segnare aiuta a fare altri gol. Speriamo quindi che il Toro abbia trovato una soluzione in più perché a oggi a parte Belotti il contribuito di Bonazzoli, di Zaza piuttosto che di Verdi e di altri giocatori in fase offensiva è stato davvero limitato. Non so quanto Sanabria possa garantire in termini di gol al fine di raggiungere la salvezza, ma al Crotone ha fatto sicuramente un eurogol e questo gli va riconosciuto”.

Con l’Inter non ci sarà Rincon perché squalificato però c’è Mandragora anche lui a segno con il Crotone e che è arrivato per dare maggiore equilibrio al centrocampo, ma forse ha ancora bisogno di un po’ di tempo per integrarsi?

“A giugno Mandragora aveva avuto un infortunio importante e ritrovare la condizione ideale non è facile soprattutto nelle prime partite, anzi, alle volte nelle prime si fa bene e poi c’è un calo e in seguito si ritrova la propria condizione ideale giocando con continuità. Può crescere lui come sicuramente possono e devono farlo altri giocatori. Il Torino in mezzo al campo e davanti ha più problemi quindi e il fatto che Mandragora domenica abbia segnato può essere importante dal punto di vista della fiducia però c’è Gojak che non si è ancora espresso ai livelli che si sperava quando è stato preso. C’è Rincon che non giocherà per la squalifica con l’Inter e di lui sappiamo pregi e difetti, come di Lukic, Linetty e Baselli, che anche lui da poco è rientrato da un lungo infortunio, ma il centrocampo rimane un reparto in difficoltà e questo mi pare oramai chiaro ed è assodato per quello che si è visto durante tutta l’annata”.

L’Inter è meglio affrontarla pensando più a difendersi o attaccando, ma con il rischio di prendere un’imbarcata di gol?

“Mah, non so, però bisogna prendere accorgimenti particolari e non si può pensare di giocarla duello su duello come, ad esempio, interpreta il gioco l’Atalanta perché il Toro non ha la qualità né la fisicità per reggere l’urto dell’Inter che sotto questo aspetto è straordinaria. Il Toro dovrà essere prudente al punto giusto senza poi essere rinunciatario trovando una sua dimensione, fisionomia, idea di gioco e anche sistema di gioco ideale in modo da non avere la coperta corta. Se si gioca con la difesa a tre e cinque a centrocampo manca forse qualche cosa in fase offensiva e se, invece, si utilizza il trequartista e dietro si gioca a quattro si fa più fatica e si prendono più gol. E’ una squadra che ha tante problematiche e per rispondere come possa affrontare l’Inter ci vorrebbe la sfera di cristallo. Io imposterei la partita con grande attenzione, aggressività e cercando di schermare il più possibile in modo che arrivino un numero ridotto di palloni a Lukaku, che è bravissimo a difenderla e a far giocare tutta la squadra. E allo stesso tempo non concedere spazi all’Inter perché poi Lukaku e Hakimi sono devastanti. Ma se si rinuncia a giocare e ci si schiaccia in difesa l’Inter ha qualità per risolvere la partita con fraseggi e giocate individuali. Diventa difficile per cui il Toro deve cercare di trovare coraggio e autostima, ma queste sono cose sulle quali incide il lavoro della settimana e poi anche i risultati e fino adesso da questo punto di vista il Toro ha trovato pochissima continuità e nel momento in cui sembrava aver trovato la quadra, anche con rimonte importanti, come quella con l’Atalanta e con il Benevento. dove c’erano stati segnali o quantomeno c’era lo spirito giusto poi, però, c’è stato il focolaio Covid con lo stop degli allenamenti e due partite non giocate. Questa è un’ulteriore difficoltà che il Toro dovrà essere bravo a gestire. E’ ripartito con la bruttissima sconfitta con il Crotone e sicuramente dal punto di vista del morale avrà lasciato segni importanti. Solo il lavoro può aiutare. Come ho detto, con l’Inter tutto ciò che verrà ci sta ed è poi nella partita dopo con il Sassuolo e nella successiva con la Sampdoria che non si possono commettere passi falsi. Il Sassuolo era partito molto bene, ma adesso non è nel suo periodo migliore però ha giocatori importanti e di qualità, ma un Toro in palla, quadrato e in giornata ha la possibilità di giocarsela alla pari o per lo meno di fare punti. La Samp quest’anno sta facendo un buon campionato, però, l’anno scorso si è salvata verso le ultime giornate e non è uno squadrone tanto più attrezzato del Toro che ha le carte per giocarsela e puntare al risultato pieno, queste sono e partite determinanti per la salvezza”.

Cambiando argomento e parlando di lei, la pandemia e le conseguenti restrizioni delle aperture per i ristoranti non l’avranno agevolata. Come sta andando?

“Purtroppo siamo stati più chiusi che aperti. In quasi tre mesi siamo stati aperti un mese solo a pranzo e adesso all’orizzonte tre settimane se va bene, ma una siamo stati chiusi e ora inizia la seconda e, secondo me, altre due-tre le facciamo tutte di ulteriore chiusura. E’ molto pesante ed è impossibile reggere il colpo sia dal punto di vista mentale sia economico. Ogni volta che si apre la cucina si fa la spesa e non si sa cosa prendere e quanto comprare, c’è tutta una serie di difficoltà e lo stesso accade con il personale. Detto ciò ero molto contento perché siamo partiti bene e abbiamo auto un sacco di feedback positivi quindi questo ci fa ben sperare, ma è durissima perché il settore è messo in ginocchio e vale per chi come me ha aperto da poco, ma anche per chi da anni lavora nella ristorazione. Bisogna augurasi che passi presto la pandemia, magari diventa meno aggressiva e letale e poi con i vaccini la situazione migliora o comunque riescono a trovare altre soluzioni alternative. Ma se continuano ad aprire e chiudere nessuno può reggere il colpo, al massimo qualcuno può reggere qualche mese in più, ma nessun settore può resistere alla lunga così. In questo momento siamo tutti in ginocchio, chi più chi meno, noi di Touberi avevamo dei bei segnali ed eravamo partiti bene seppur fossimo una realtà totalmente nuova e potendo lavorare solo a pranzo. Incrociamo le dita, siamo nelle mani neppure della bontà di un progetto o delle proprie capacità, ma di ciò che si potrà fare o meni nei prossimi mesi”.