ESCLUSIVA TG – Marasciulo (match analyst): “Il Torino può cercare di limitare Di Maria con giocatori di grande forza”
Leonardo Marasciulo è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Marasciulo è un match analyst professionista che ha lavorato per il Torino prima squadra dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2022 e in precedenza era stato dal 2015 al 2018 assistente tecnico e dal 2017 al 2020 match analyst nelle giovanili granata, attualmente è il vice allenatore del Bari Under 17. A lui è stato chiesto di analizzare le caratteristiche di Torino e Juventus in vista del derby di martedì sera.
Per le caratteristiche tecniche che hanno Juventus e Torino come immagina possano disputare il derby?
“Innanzitutto posso reputarmi di fede granata dopo i bellissimi anni passati nel Torino e conosco benissimo la filosofia e la mentalità di mister Juric per cui sono sicuro che la partita sarà affrontata a viso aperto con tanto coraggio che serve appunto in una partita speciale com’è il derby della Mole. Gara che è molto sentita sicuramente dai tifosi, ma anche dai giocatori e dallo staff: posso assicurarlo. In campo si vedrà un Torino aggressivo, mentre la Juventus continuerà sulla falsariga delle partite che ha giocato finora. Il Torino dovrà muovere velocemente la palla da una parte all’altra perché la Juventus quanto difende lo fa bene e in modo compatto. I granata dovranno essere bravi a creare gli spazi giusti con gli inserimenti da parte dei centrocampisti e dei trequartisti in modo da interrompere le linee difensive della Juventus per creare situazioni di pericolo. Il Torino dovrà anche stare attento a non subire le ripartenze bianconere che possono diventare molto pericolose nel momento in cui i granata essendo in fase di costruzione potrebbero patire la transizione veloce della Juventus in avanti. Sarà importante che non venga lasciato tanto spazio alle spalle dei difensori in modo da limitare così la velocità in campo aperto dei giocatori bianconeri perché altrimenti la qualità degli uomini di Allegri e la capacità nel fare gol in contropiede potrà essere sfruttata dalla Juventus. Chiudersi, recuperare palla e poi ripartire sono caratteristiche utilizzate dai bianconeri in molte partite e quando riescono a sfruttarle appieno fanno male all’avversario”.
La Juventus e in particolare De Maria che si sono visti con il Nantes in Europa League sembrano una squadra che sta ritrovando la migliore condizione e di certo hanno una determinazione accresciuta. Questo potrebbe mettere in difficoltà il Torino?
“La vittoria in Europa League ha sicuramente dato energie positive alla Juventus e le qualità di Di Maria non si discutono e dal punto di vista tattico la sua posizione potrebbe dare fastidio al Torino perché è un giocatore che si muove tanto ed è difficile da andare a prendere. Il Torino dovrà quindi essere molto attento e studiare la posizione che occuperà in campo Di Maria per cercare di andare a prenderlo nel miglior modo possibile. Anche perché oltre alla sua posizione in campo da quello che si è visto nella gara in Europa League è in ottima condizione”.
Juric potrebbe “ingabbiarlo”?
“Mah, io penso che viste anche le caratteristiche dei giocatori che dovrebbero giocare il Torino dovrebbe cercare di limitare Di Maria con giocatori di grande forza fisica e ha i calciatori giusti per poterlo fare”.
Il Torino se va bene avrà recuperato Ricci, che ieri ha svolto una parte del lavoro con la squadra, forse Vlasic e si spera che Ilic sia arruolabile, ma sarà privo di Aina squalificato oltre che degli infortunati Zima, Lazaro, Vieira e Pellegri. Come può sopperire a queste assenze?
“Nei momenti in cui ci sono più infortunati, a prescindere da chi andrà in campo, ci si unisce da squadra vera e si affronta la partita nel modo migliore perché, sono sicuro, che i giocatori sentono questa partita e domenica al Filadelfia i tifosi daranno ancora un’ulteriore spinta e questo darà forza alla squadra. Anche se le assenze sono importanti il Torino ha comunque un organico che permette di sopperire”.
Con la Juventus Juric potrebbe riproporre a centrocampo, come aveva fatto con il Milan, la coppia Adopo-Gineitis, tenuto conto che rossoneri e bianconeri giocano in modo differente?
“Juventus e Milan non si possono paragonare, ma viste le grandi assenze il Torino potrà puntare su un gioco molto dinamico. Ci sono due giovani e pure Linetty è un giocatore molto dinamico, ma magari è meno di gioco rispetto a calciatori come Ricci e Ilic. Ma sono molto più dinamici nell’inserimento di quantità e, secondo me, la partita sarà impostata su questo viste le caratteristiche dei pochi disponibili che ci sono e a prescindere da chi giocherà dietro, in mezzo e sugli esterni perché ci sono giocatori che possono dare grande intensità e fare inserimenti. Affrontare un derby con due ragazzi che hanno poca esperienza può essere sia positivo sia negativo. Nel senso che la sfrontatezza di un giovane e la sua voglia di fare bene può portare ad avere un gioco molto più “sfrontato”, “sfacciato” risentendo meno delle pressioni e delle ansie, che fanno pensare che non si vince un derby da tanti anni, e con la consapevolezza della forza che si ha ed è quello che può servire al Torino per portare a casa la partita andandosela a giocare seguendo sempre la filosofia del mister”.
Ma Linetty avendo maggiore esperienza potrebbe essere più adatto per affrontare giocatori come Cuadrado, Paredes, Rabiot, Kostic, Di Maria e Vlahovic?
“Certo, Linetty ha esperienza in campo internazionale quindi se è a posto fisicamente è sicuramante un giocatore adatto”.
Anche la Juventus ha degli indisponibili: Milik e Miretti oltre allo squalificato Locatelli e sono da valutare le condizioni di Chiesa e Pogba, il primo ieri si è allenato parzialmente col gruppo e il secondo lo fa da venerdì. Queste assenze quanto pesano?
“Pogba è sempre stato assente dall’inizio della stagione e quindi diciamo che “si sono abituati” alla sua assenza. Le assenze pesano e, speriamo che non siamo in grado di sopperirvi, ma la Juventus ha un organico completo e non penso ci siano problemi se giocheranno i sostituti di Milik, Miretti, Locatelli, Chiesa e Pogba”.
Quali sono i punti di forza e quelli deboli della Juventus?
“La Juventus è diventata una squadra pragmatica e orientata al conseguimento del risultato. Il punto debole, come si è visto contro il Monza, è che in alcune partite può concedere all’avversario qualche cosa”.
Il Torino crea parecchie occasioni da gol però poi fatica a concretizzarle, con la difesa della Juventus che ha Bremer che conosce perfettamente il modo di giocare di Juric sarà ancora più difficile per i granata segnare?
“Spero di no. Di sicuro Bremer conosce benissimo i dettami tattici e tecnici di Juric e può essere più difficoltosa per il Torino la fase offensiva, però questo non toglie che in certi momenti della partita e magari anche l’entusiasmo e la forza dei granata di voler vincere un derby in casa della Juventus dopo quasi 28 anni possa eludere la difesa bianconera e Bremer”.
La squadra di Juric subisce spesso gol evitabili, sfruttando la fase difensiva come può scongiurare di farlo martedì sera?
“Sicuramente aumentando la concentrazione e la voglia di vincere: tutto qui. In fase difensiva il Torino ha concetti ben assimilati e chiari e i giocatori devono applicarli sempre per tutta la durata della partita”.