ESCLUSIVA TG – Maltagliati: “Il Toro si trova tra due fuochi, con Spezia e Inter saranno due gare impegnative. Per 8° posto? Speriamo”
Roberto Maltagliati è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Maltagliati ha indossato la maglia del Torino dal 1994 al 2000 e successivamente quella dello Spezia 2005-2007, attualmente è il responsabile del settore giovanile dell’Asd Villa Cortese. Con lui abbiamo parlato della sfida di sabato pomeriggio fra le sue ex squadre.
Il pareggio con la Fiorentina ha un po’ complicato i piani del Torino per arrivare all’8° posto e sperare di andare ai preliminari di Conference state anche i 10 punti di penalizzazione della Juventus. Restano due partite e ovviamente la più importante è quella in trasferta con lo Spezia e poi ci sarà in casa l’Inter. Ma lo Spezia deve ancora salvarsi quindi quanto è complicata questa gara?
“Saranno per il Torino due partite parecchio impegnative. Il Toro si trova quasi a dare due sentenze: quella per la salvezza o la retrocessione dello Spezia e quella fuori o dentro la Champions per l’Inter, che potrebbe andarci comunque se vincesse la finale contro il Manchester City il 10 giugno perché si qualificherebbe di conseguenza alla fase a gironi a prescindere dal piazzamento in campionato, ma allora il campionato sarà già terminato e l’Inter non può correre rischi arrivando oltre il quarto posto visto che a due giornate dalla fine è terza con 66 punti e il quarto è il Milan con 64, mentre l’Atalanta è quinta ma più distaccata con 61. E le cose si complicano per tutti ulteriormente perché ci saranno intrecci e scontri più o meno diretti come quello fra Inter e Atalanta sabato sera. Lo Spezia si trova a giocarsi col Toro una bella chance di restare in A, soprattutto in caso di vittoria perché si porterebbe a 34 punti con l’Hellas Verona che se anche vincesse con l’Empoli poi resterebbe sotto di uno e dovrebbe giocarsi il tutto per tutto nell’ultima con il Milan a San Siro, mentre lo Spezia dovrà vedersela con la Roma all’Olimpico, che comunque è una partitaccia per la squadra di Semplici. Nel prossimo turno sulla carta il Verona ha la gara più “semplice” visto che l’Empoli è già salvo e si è appena tolto la soddisfazione di battere la Juventus 4 a 1 e i gialloblù potrebbero approfittarne poiché hanno bisogno assolutamente dei tre punti per smuovere la classifica. Secondo me il Toro si trova tra due fuochi. Per l’8° posto speriamo”.
Il Torino ha vinto 8 partite in trasferta, però in casa ha faticato tate volte d è accaduto anche con la Fiorentina, che era stanca per la vincente ai supplementari semifinale di Conference League e con la testa già alla finale di Coppa Italia di questa sera con l’Inter e ha quindi mandato in campo più di una riserva. Il Torino ha le capacità e la forza non solo fisica, ma anche mentale per battere lo Spezia?
“La Fiorentina ha dimostrato di essere una grande squadra e ci sta. Il Torino è una squadra che in trasferta fa sicuramente paura perché ha delle ripartenze molto veloci, mentre magari in casa quando deve fare la partita e trova le difese avversarie chiuse fa un po’ più di fatica, però il Toro ha fatto un grande campionato, anche se manga sempre la vittoria nel derby. Juric è un grande mister che riesce a tirare fuori tutti da questi ragazzi e lo ha dimostrato con ogni squadra che ha allenato, con tutti i pregi e i difetti che può avere, ma è un gran bell’allenatore. La partita con lo Spezia è un po’ diversa da quella con il Verona perché il Picco è uno stadio piccolo, stretto e la curva si sente parecchio, mentre il Bendegodi è un po’ più dispersivo, ma anche lì non era facile vincere e il Toro ci è comunque riuscito, non ero così sicuro che portasse a casa i tre punti. In linea di massima la partita di sabato è importante come quella: l’avversario è a rischio retrocessione e il Torino è in lotta per l’8° posto. Come dicevo, è difficile perché il Torino deve vincere le ultime due gare e sperare che Monza e Bologna non facciano altrettanto, ma è una squadra che non molla niente e se la gioca fino alla fine: sono poi le caratteristiche che ha Juric”.
Quale giocatore granata può fare la differenza con lo Spezia, tenuto conto che Juric avrà forse solo Radonjic, se non recupera dall’infortunio, indisponibile?
“L’arma in più del Toro è il gruppo e le ripartenze, poi che sblocchi il risultato uno o l’altro conta poco. Se arriverà, sarà una vittoria del gruppo perché nelle patite fuori casa, con una squadra come lo Spezia che dovrà fare per forza qualche cosa per vincere, deve esserci il contributo di tutti, titolari e subentranti per riuscire a contrastare l’avversario. La partita la dovrà fare lo Spezia, ma si troverà un Toro che ha, soprattutto fuori casa, delle ripartenze micidiali”.
Sanabria ha fatto 12 gol, cosa che non gli era mai riuscita prima in carriera in uno stesso campionato, è lui l’uomo al quale aggrapparsi?
“Ci sono quei giocatori che vivono l’annata positiva e potrebbe essere ancora lui determinante in queste due ultime partite. Conosco tanti giocatori che hanno fatto un’annata strepitosa e poi sono calati e dopo sono tornati di nuovo a fare benissimo. Questo sembra proprio l’anno di Sanabria e potrebbe essere lui l’uomo in più”.
Il Torino dovrà comunque stare molto attento in difesa, anche se lo Spezia non segna molto, 30 in 36 partite ancor meno dei 38 dei granata, ma il Torino qualche rete evitabile finiscono quasi sempre per subirla e da questo punto di vita anche la difesa dei liguri non è impeccabile con 56 gol incassati che sono ben 16 in più di quelli granata.
“Sulla carta può sembrare una partita facile. La difesa dello Spezia è quella che è e il Torino fori casa è micidiale come dimostrano le 8 vittorie e se non ci fossero le implicazioni relative alla salvezza dello Spezia direi che il Toro avrebbe discrete o forse anche più chance di collezionare un’altra vittoria. La squadra di Semplici non potrà aspettare le mosse del Torino, ma dovrà agire e i ragazzi di Juric non vedranno l’ora di sfruttare questo per mettere gli avversari in difficoltà. Lo Spezia deve vincere è la sua ultima spiaggia, ma anche il Toro però questo non gli garantisce di arrivare ottavo”.
Il Torino rischia di pagare qualche punto lasciato per strada e i due rigori che non gli son stati dati nella gara con il Monza.
“Sì, però credo che alla fine tutto si equilibra e si compensa perché magari ci sono state partite in cui è arrivata la vittoria senza che lo si meritasse completamente e altre dove i pareggi o le sconfitte, qualunque siano i motivi, stanno stretti, a parte quelle annate in cui tutto va male. Come ho detto, il Torino ha fatto un grande campionato e diciamo che la pecca che ha avuto è che in casa ha fatto parecchia fatica, ma dipende anche dagli avversari. Con 8 vittorie in trasferta se ci fosse stata qualche vittoria in più anche in casa adesso non staremmo a parlare di lotta per l’8° posto perché il Torino lo avrebbe già conquistato o forse sarebbe persino più avanti in classifica e lotterebbe per l’Europa League. Il Toro con le 8 vittorie in trasferta ha dimostrato di essere una squadra che ha carattere e che non ha paura di affrontare qualsiasi avversario. Il Torino forse non ha le caratteristiche giuste in casa sua quando gli avversari si chiudono un po’ dietro, mentre in trasferta i giocatori vanno ai 2000 all’ora e stanno benissimo fisicamente. I tifosi del Toro, la squadra e anche la società possono essere molto fieri del percorso fatto quest’anno, ma sicuramente ci sarà da migliorare qualche cosa per la prossima stagione con qualche acquisto con la “a” maiuscola, oltre ai riscatti di chi è in prestito e ai rinnovi di qualcuno che è in scadenza. Vediamo se il presidente Cairo quest’estate darà qualche gioia”.
Cambiando argomento e parlando di lei, come procede il settore giovanile del Villa Cortese?
“Va molto bene, quest’anno manderemo quattro ragazzi nelle professionistiche e penso che si sia fatto un bel lavoro. Sono anche vicino a casa e va bene così e sono contento”.