ESCLUSIVA TG – Forte: “Aspettando altri rinforzi Mazzarri può lavorare sulla difesa”
Camillo Forte è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Forte è redattore del quotidiano “Tuttosport” e con lui abbiamo parlato dell’avvio del mercato del Torino.
Oggi inizia il ritiro a Bormio e i volti nuovi sono quelli di Izzo e del giocatore in prova Rowan. Bisognerà pazientare per vedere completata la rosa e nel frattempo Mazzarri come imposterà la preparazione visto che vuole passare al 3-5-2?
“Mazzarri può iniziare a lavorare sulla difesa perché è arrivato Izzo, c’è N’Koulou e in questo momento può sfruttare Moretti, giocatore sul quale si può fare sempre affidamento. Quindi, almeno sulla difesa a tre considerando che c’è anche Sirigu in porta può lavorare. E’ chiaro che adesso bisogna aspettare altri rinforzi. Il mercato è difficile e il Toro ha tanti giocatori da dare via e credo che nel giro di dieci-quindici giorni possano arrivare quei due-tre elementi in grado di far fare alla squadra il salto di qualità”.
Fra i rinforzi necessari ci sono un altro difensore, un esterno, un centrocampista e o un vice oppure una spalla per Belotti?
“Sì, perfetto. Oltre a Izzo un altro difensore serve. Ansaldi va benissimo sulla sinistra, ma occorre un esterno destro. Concordo anche sul centrocampista e sulla punta. Sono quattro giocatori, ma è chiaro che la rosa vada sfoltita perché è numerosa. Niang non serve più, Barreca è in uscita e, secondo me, uno fra Berenguer e Iago Falque dovrebbe essere ceduto tenuto conto del modulo di gioco che si vorrà adottare. Gli esuberi indubbiamente possono lasciare il posto a nuovi arrivi”.
In attacco c’è un signore che risponde al nome di Ljajic, anche si di lui si dovrà prendere una decisione?
“Ljajic è uno di quei giocatori che se per lui il Toro riceve un’offerta importante può essere dato via perché nel 3-5-2 ci sta a mala pena. Il modulo con lui potrebbe diventare un 3-4-1-2, ma ho l’impressione che se appunto se arrivasse l’offerta giusta verrebbe dato via, anche perché Ljajic a fine Mondiale ha detto che deve pensare a cosa è meglio per la sua carriera”.
Le vicende legare a Peres e Verissimo hanno rallentato il mercato granata. Ma a cosa è dovuta la difficoltà a cedere i giocatori in esubero e a prendere quelli che vuole Mazzarri?
“Credo che il Torino prima volesse chiudere con Peres e Verissimo e poi in un secondo momento cedere i giocatori in esubero con calma. Sappiamo tutti i motivi che hanno impedito la chiusura dell’accordo con Peres, motivi che sono strettamente familiari. Per quel che riguarda Verissimo vi sono una miriade di procuratori e alla fine non si capiva più niente. Il Torino è rimasto un po’ schiacciato dalle due situazioni, ma adesso avrà tutto il tempo per sfoltire la rosa e prender chi serve. Niang piace in Francia al Nizza che deve sostituire Balotelli. Barreca interessa al Monaco, c’è interesse e si possono trattare le cessioni con calma”.
Agli allenatori piace avere fin dall’inizio tutti i giocatori o almeno i titolari, ma avere in ruoli chiave calciatori in uscita e in potenziale entrata quanto può incidere sulla preparazione estiva?
“Un po’ incide certamente, ma se non si può fare diversamente bisogna accontentarsi con quello che si ha a disposizione. Come dicevo prima, Mazzarri può provare la difesa a tre e poi sperare che arrivino al più presto i giocatori che vorrebbe. Mazzarri parte penalizzato da questa situazione perché immagino che pensasse di avere anche solo un esterno in più oltre a Izzo in modo da provare i tre della difesa e appunto l’esterno che poteva essere Peres, ma è andata come sappiamo diversamente”.
Le tempistiche del mercato per le uscite e per le entrate quali potrebbero essere?
“Come accennavo prima, una quindicina di giorni”.
Vale a dire verso la fine o anche subito dopo il ritiro di Bormio?
“Direi di sì”.
E’ presto per dirlo, ma un Torino che riuscisse a sistemare la rosa secondo i desiderata di Mazzarri può puntare all’Europa?
“Sicuramente sì. Ma anche il Torino attuale o quello dello scorso anno basta pensare alle occasioni che sono state buttate via come la sconfitta con il Verona oppure a certi pareggi in casa incredibili. Già lo scorso anno il Torino poteva tranquillamente andare in Europa e con ulteriori due-tre rinforzi ancora di più. Le basi sono buone: I Torino ha un portiere Sirigu che è uno dei più forti, un centrale del calibro di N’Koulou, una punta come Belotti e un centrocampista del valore di Baselli, che è un nazionale, si ha la dorsale della squadra a posto”.
Baselli anche se è un po’ chiacchierato sul mercato resterà?
“Credo di sì, se non arriverà la super offerta da venti milioni”.
Meïté che potrebbe rientrare nella trattativa di Barreca con il Monaco sarebbe il centrocampista che serve?
“Direi di sì sarebbe l’ideale perché Meïté è un giovane interessante che ha buone qualità e, quindi, può fare al caso del Toro. Non credo che la trattativa sia legata a quella di Barreca perché il Toro per il terzino vuole soldi e vorrebbe il centrocampista in prestito con diritto di riscatto”.