ESCLUSIVA TG – Di Fusco: “Fra Torino e Napoli la gara è aperta con i partenopei un po’ avvantaggiati”
Raffaele Di Fusco è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Di Fusco da giocatore ha militato a più riprese nel Napoli dove aveva fatto la trafila nel settore giovanile per poi passare in prima squadra 1983-85, 1986-1990 e 1993-98 e nel Torino 1990-1993, divenuto allenatore dal 1998 al 2000 si è occupato delle giovanili del Napoli e nella stagione 2000-2001 ha allenato i portieri della prima squadra partenopea e nel 2010-2011 del Torino. Con lui abbiamo parlato della sfida di questa sera fra Torino e Napoli.
Il Torino deve riabilitarsi agli occhi dei suoi tifosi e il Napoli si gioca la stagione, che partita sarà?
“Arrivati a questo punto del campionato le motivazioni sono importantissime e si è anche stanchi e lo si è visto nelle ultime partite del Napoli, ma anche il Torino ha abbassato i ritmi, ma capita così per tutte le squadre a fine campionato. Penso che il Napoli abbia più motivazioni del Toro, però, è sempre difficile affrontare i granata a casa loro”.
Da ex portiere, come s’impedisce a Higuain di segnare?
“E’ una domanda da un milione d’euro, Higuain è pericoloso non solo per Padelli, ma per qualsiasi portiere. Qualsiasi difesa che si trova di fronte un attaccante che ha segnato trentadue gol deve prestargli maggiore attenzione, quindi sicuramente Ventura avrà preparato la cosiddetta gabbia, gli accorgimenti per fermare Higuain questa sera non mancheranno, ma non si può neanche rinunciare al proprio gioco per marcarlo. Comunque sarà un bel problema per il Toro Higuain che ha delle motivazioni personali importanti e vorrà incrementare il suo personale bottino di gol”.
Tatticamente come vede questa partita?
“Torino e Napoli hanno caratteristiche ben precise, il Napoli non gioca per difendersi o amministrare il risultato, è impostato per attaccare, mentre il Toro si basa sulle ripartenze, quindi, penso che dal punto di vista tattico non vedremo nulla di nuovo e la differenza la faranno il tasso tecnico e le motivazioni”.
Nella gara con l’Udinese il Torino ha utilizzato di più i giovani che avevano avuto minor spazio, con il Napoli è più importante continuare con loro per testarli oppure pensare al risultato e puntare sulla vecchia guardia?
“Una squadra che ha già delle certezze sulla posizione in classifica non ha assilli e Cairo, Petrachi e Ventura sono già proiettati al futuro e di conseguenza in queste ultime partite dovranno valutare chi va tenuto e dove la squadra dovrà essere migliorata. Non penso che sia più importante provare a vincere con il Napoli, serve di più testare i giocatori per vedere chi va confermato e chi no. Le ultime partite servono anche per provare determinate cose all’allenatore che guarda al campionato prossimo. Il Torino deve anche riconciliarsi con i suoi tifosi perché nella prima partita giocata da quando lo stadio è stato intitolato al Grande Torino ha perso con il Sassuolo e deluso la sua gente, questa dovrebbe essere una motivazione per questa sera. Certo, però, che se il Napoli disputerà una partita normale sarà dura per il Torino”.
Un pronostico si sente di farlo?
“E’ difficile, guardando la classifica i trentuno punti in più del Napoli fanno dire che è più probabile una vittoria della squadra di Sarri, però, non si può mai dire. E’ una partita di fine campionato dove, ripeto, si è stanchi per la stagione quasi terminata e il Napoli se non gioca con la velocità che lo caratterizza perde in potenzialità offensiva. Per me è una partita aperta con il Napoli leggermente avvantaggiato”.
Parlando di lei, continuerà a mettere la sua esperienza a disposizione delle scuole calcio vicino a casa sua in Campania oppure tornerà a preparare i portieri delle squadre delle massime categorie?
“Al moment mi diverto con le scuole calcio, anche per stare più vicino alla mia famiglia, ma se dovesse arrivare una proposta interessante da una squadra della Campania o delle zone limitrofe l’accetto, altrimenti mi dedico ai ragazzini”.