ESCLUSIVA TG – Dave Sensounico: “Se il Toro fosse una canzone sarebbe “Bello e impossibile” della Nannini”
Dave Sensounico è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Dave è il chitarrista del gruppo “Sensounico” ed è grande tifoso del Toro. Con lui abbiamo parlato della sua squadra del cuore che questa sera sarà impegnata in Coppa Italia con il Carpi.
In Coppa Italia c'è il Carpi per il Torino che arriva in campionato dal pareggio con il Milan e sabato affronterà l'Atalanta, questo impegno è un fastidio oppure è importante perché permette di andare avanti in una competizione che se vinta porta all'Europa?
"Secondo me è un impegno importante perché potrebbe essere una porta di servizio per l'Europa, se in campionato non dovesse andare bene".
Porta non semplice da valicare perché se il Torino passerà il turno incontrerà la Roma e poi le altre squadre più forti, quindi è una competizione che più va avanti più diventa impegnativa poiché adesso c'è il Carpi, che sulla carta è una formazione alla portata, ma dopo il livello aumenterà.
"Sì, certo, però, è anche vero che prima o poi le squadre forti si devono incontrare sia in campionato sia in Coppa Italia. Non ci sono mai partite facili e magari è più semplice fare risultato con la Roma piuttosto che con il Carpi, che potrebbe giocare chiuso in difesa. Per questo dico che è un impegno da non sottovalutare quello con il Carpi, anche perché negli ultimi anni la Coppa Italia l'abbiamo snobbata parecchio giocandola sempre un po' così, mentre quest'anno potrebbe assumere un'importanza abbastanza notevole".
Una squadra che ha l'obiettivo di andare in Europa e che in Coppa Italia si trova a giocare con il Carpi dovrebbe non avere problemi, anche se Mihajlovic questa sera mandasse in campo parecchie seconde linee, comunque dovrebbero essere in grado di conquistare il passaggio del turno senza problemi.
"Vero, però, c'è da dire che abbiamo visto anche in questo campionato che non esistono incontri facili e rose così scadenti, Infatti, con il Benevento abbiamo faticato e il Verona in cinque minuti ha recuperato i due gol che avevamo fatto, tanto per fare due esempi, quindi, temo di più il Toro che non il Carpi. Se andiamo a guardare in assoluto il tipo d’impegno, effettivamente, dovrebbe essere abbastanza facile".
Da tifoso del Toro, è soddisfatto tanto, abbastanza oppure poco delle prime quattordici giornate?
"Mi aspettavo di più soprattutto perché pensavo che fosse l'anno della svolta poiché in estate i giocatori erano stati presi, ma forse non sono così funzionali al gioco che vorrebbe fare Mihajlovic. Poi, il "Gallo" si è infortunato e mancando un po' la panchina non c'è un sostituto all'altezza e l'assenza di Belotti si è fatta sentire. Adesso che è tornato, anche se non segna e si vede che non è ancora in condizione, comunque la squadra gioca decisamente meglio. In difesa, a parte nell'ultima partita con il Milan, continuiamo a prendere gol evitabilissimi. Sulla carta la difesa c'è, però, manca qualcuno. Per questo sono deluso perché speravo che il Toro facesse l'Atalanta dell'anno scorso oppure la Sampdoria di quest'anno. Manca sempre quel pizzico in più che ci potrebbe far stare un po' più sereni".
Lei è soddisfatto di Mihajlovic?
"A me Mihajlovic piace molto. L'ho sempre difeso, anche se poi mi rendo conto che certe sue scelte alle volte non sono molto azzeccate come quella di impuntarsi su Niang, scommessa che ha voluto fare lui. Mi piace per lo spirito che ha, ma bisognerebbe che ogni tanto riuscisse a dare una svolta alla partita".
È facile immaginare che si aspetti la vittoria con il Carpi, ma per quel che riguarda la partita in campionato con l'Atalanta si aspetta il Torino visto con l'Inter o con il Milan?
"L'Atalanta, secondo me, è una squadra difficile da affrontare perché vola sulle ali dell'entusiasmo. Io l'ho vista in Europa League ed è veramente una bella squadra, infatti, gioca con voglia e ha un bel gioco. Adesso gli scontri soprattutto con i pari punti sono sempre più importanti, abbiamo conquistato un punto al Meazza con il Milan e ne potevamo fare zero o anche tre. Alla fine il pareggio è stato giusto perché Donnarumma ha fatto nel finale due parate in sequenza su Belotti e Iago Falque, che se avessero segnato, forse, si sarebbe parlato di un'altra partita, ma bisogna anche dire che Sirigu ha fatto più di una parata decisiva, disputando una super partita. Con l'Atalanta bisognerebbe conquistare i tre punti perché si gioca in casa e perché con una vittoria la si distaccherebbe lasciandocela alle spalle. Quindi, anche con l'Atalanta mi aspetto tre punti, ma so che sicuramente sarà una partita difficilissima".
Se il Torino fosse una canzone, quale canzone sarebbe?
"Forse "Bello e impossibile" della Nannini".
Sempre stando fra calcio e musica, come gruppo dei Sensounico avete in programma qualche cosa che riguarda il Toro?
"Stiamo organizzando una nuova serata con un Toro Club, come avevamo fatto la settimana scorsa andando dai Tori Seduti. Abbiamo fatto un piccolo cameo in una rappresentazione teatrale "Forza granata" che era andata in scena sabato, aprendo e chiudendo questa rappresentazione, serata molto bella e con attori molto bravi che hanno recitato veramente bene raccontando la storia del Toro che è ricca di aneddoti e loro hanno selezionati i più importanti. Al momento per quel che riguarda il connubio musica e Toro andiamo a suonare nei Toro club che ci invitano, noi accettiamo sempre volentieri. Di progetti nuovi forse c'è qualcosa perché con i ragazzi del teatro potrebbe nascere una collaborazione, ma è una situazione in divenire e siamo ancora alla pianificazione del tutto".
Avete l'idea di fare un musical?
"Potrebbe essere una sorta di musical o comunque una rappresentazione molto musicale, con musica e recitazione. Stiamo iniziando a lavorarci e con i ragazzi del teatro ci siamo "annusati" sabato, anche per vedere che sensazione si provava e direi che le basi potrebbero esserci per una nuova collaborazione".
Per concludere, da adesso fino al termine del girone d'andata, che coincide anche con la fine dell'anno solare, quanti punti si aspetta al Torino?
"Eh, spero il maggior numero possibile. Diciamo che essendoci cinque partite (Atalanta, Lazio, Napoli, Spal e Genoa, ndr) mi aspetto nove punti, ma se si battesse una big se ne potrebbero fare anche dodici. Se il Torino facesse meno di nove punti sarei scontento, però, se ne facesse dodici sarei assolutamente soddisfatto, anche perché vorrebbe dire che la rotta si è invertita vincendo quattro partite su cinque. Una sconfitta in queste cinque partite ci potrebbe stare, anche perché c'è da affrontare il Napoli, che è una squadra veramente forte e che gioca bene. Questo non significa che non si possa sperare di non perderne nessuna e di pareggiare con il Napoli, sarebbe proprio una bella inversione di rotta che prometterebbe bene per il girone di ritorno".