ESCLUSIVA TG – Carducci: “Peres alla Roma è stato impalpabile, ma al Torino può rilanciarsi”
Alessandro Carducci è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Carducci è un giornalista ed è responsabile del sito Vocegiallorossa.it. Con lui abbiamo parlato del ritorno di Bruno Peres al Torino dopo sue anni passati nella Roma.
Dopo due stagioni Peres dovrebbe ritornare al Torino, ma che cosa non ha funzionato tra Bruno e la Roma?
“Non ha funzionato un po’ tutto, anche se Peres ha avuto una sorta di riscatto con qualche lieve segnale di ripresa quando in Champions League nella partita d’andata degli ottavi di finale con lo Shakhtar Donetsk ha fatto quel recupero nei minuti finali con Alisson battuto respingendo in spaccata un tiro di Ferreyra ed evitando così un altro gol degli ucraini. La Roma passò il turno anche per quel fondamentale intervento di Bruno Peres. Grazie a quell’episodio Peres ha preso un po’ di fiducia e qualche buona partita l’ha fatta e, sempre in Champions, anche con il Barcellona disputò una buona gara, però, a parte questa breve parentesi non ha mai convinto e da lui ci si aspettava magari qualche errorino difensivo, ma un contributo maggiore in avanti. Lo si è visto sempre prendere palla e buttarsi in mezzo al campo, è stato l’unico terzino al Mondo che non arriva sul fondo per calciare perché si accentra prima. Ci si può accentrare, ma lui lo fa un po’ troppo spesso e, quindi, da parte sua non c’è stato quel contributo in fase offensiva che ci si poteva aspettare e in più ha commesso qualche errore in fase difensiva per cui è stato impalpabile”.
Anche fuori dal campo ci sono stati momenti non apprezzati dalla società.
“Eh sì, due incidenti d’auto durante scorribande notturne. In due anni due incidenti e chissà quante volte ha fatto l’alba pensando in maniera maliziosa, ma al di là dei pensieri maliziosi restano i due incidenti d’auto nei quali gli è andata anche molto bene. La Roma vuole dai suoi tesserati anche una certa sobrietà fuori dal campo, infatti, anche il video di Nainggolan di Capodanno non è stato ben visto e parliamo di Nainggolan che, con tutto il rispetto, ha uno spessore tecnico ben differente da quello di Bruno Peres. Sicuramente le vicende extra campo hanno influito, ma restando al campo è stato un giocatore che ha fatto vedere ben poco. In fase difensiva qualche cosa gli si sarebbe potuto perdonare come accadde a Maicon che al primo anno alla Roma pur disputando un annata straordinaria qualche volta qualche piccolo errorino dietro lo faceva, ma davanti era travolgente. Per carità da Peres nessuno si aspettava un Maicon bis, ma qualche cosa di più almeno in fase offensiva sì”.
Peres potrebbe aver avuto delle difficoltà per il modo che chiedeva Di Francesco di giocare?
“Magari con il 3-5-2 si sarebbe trovato un pochino meglio, però, nonostante le caratteristiche e tutto quello che si vuole in avanti ha fatto veramente troppo troppo poco, non dico che sia stato disastroso bensì è stato impalpabile”.
Sul fronte Roma risulta che la trattativa per un ritorno del giocatore al Torino sia ben avviata e quasi a buon fine?
“Si sa che nelle trattative fino a quando non ci sono le forme tutto può accadere, però, non ci sono dubbi che la Roma non abbia tanta voglia di tenere il giocatore e si sapeva da mesi che a fine stagione Peres sarebbe andato via e adesso si è presentata quest’occasione con il Torino altrimenti Monchi si sarebbe attivato per trovargli una destinazione. Nessuno ha messo in conto che Peres avrebbe potuto rimanere alla Roma per cui se non andrà in porto la trattativa con il Torino comunque andrà in porto con qualche altra società. Una trattativa con il Torino c’è e dovrebbe essere chiusa con un prestito oneroso con diritto di riscatto che potrebbe concretizzarsi dopo un tot di presenze con la maglia granata del giocatore per una cifra di circa nove milioni”.
Peres non avrebbe problemi a lasciare la Roma che è la terza forza del campionato e che disputa la Champions per tornare al Torino che non gioca le coppe internazionali?
“Non credo che s'impunterà perché nel Torino è stato bene e per lui potrebbe essere veramente un’occasione di riscatto. Diciamo che tornerebbe in una “confort zone” dove si era espresso bene e dove lo aspettano e lo apprezzano. Nella Roma per lui non c’è più spazio e l’ambiente non lo apprezza. Altri club che giocheranno le coppe internazionali non si sono fatti avanti per cercarlo e, quindi, il Torino sarebbe un’ottima soluzione”.