ESCLUSIVA TG – Bucchioni: “Da Torino e Fiorentina mi aspetto una gara giocata a viso aperto”
Enzo Bucchioni è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Bucchioni è direttore di QS Quotidiano Sportivo e di Cavallo Magazine e dello sport de Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno. Con lui abbiamo parlato delle partita fra Torino e Fiorentina.
Oltre che da una profonda amicizia, soprattutto fra le tifoserie, Torino e Fiorentina sono legate dal fatto che finora hanno segnato molto poco, che cosa si potrà vedere in campo questo pomeriggio?
“Mi aspetto una partita giocata a viso aperto, perché entrambe le squadre si esprimono meglio quando hanno spazi, il Torino deve provare a vincere e la Fiorentina se viene attaccata dà il meglio. Penso che il problema del gol sia analogo per le due squadre. Il Torino si é espresso meglio con il Cagliari perché i sardi attaccano e lasciano spazio e i granata dovevano un po’ trovare i movimenti d’attacco dopo, come sappiamo, la perdita di Immobile e Cerci e ha modificato in parte l’assetto e anche le dinamiche del gioco d’attacco. La Fiorentina ha vinto in trasferta a Bergamo per lo stesso motivo perché l’Atalanta se l’è giocata, mentre fatica in casa perché le squadre che vengono al Franchi si chiudono perché sanno che i viola hanno difficoltà nella metà campo avversaria e quindi chiudendo gli spazi mettono ancora di più in difficoltà la Fiorentina. Oggi pomeriggio spero che per lo spettacolo le due squadre si affrontino senza chiudere gli spazi e attendere che siano gli altri a fare la prima mossa, ma penso che i due allenatori se la giocheranno perché se aspetteranno l’avversario finirà zero a zero, ma il pareggio non serve a nessuno per questo immagino che si affronteranno a viso aperto cercando la vittoria”.
Quest’anno i punti di forza della Fiorentina quali sono?
“Mah, per ora i punti di forza non si sono visti. I punti di forza mancano perché le assenze di Rossi e di Gomez, che si è rifatto male e nelle prime partite non era al top poiché pagava ancora infortunio dell’anno scorso, si fanno sentire e ora mancheranno anche Joaquin e Cuadrado con il Torino. Per tutta l’estate la Fiorentina ha sperato di ricostruire la coppia da gol Rossi-Gomez e invece li ha persi uno dopo l’altro, i problemi a segnare derivano anche da questo. Montella sta provando a mandare in gol qualcun altro, ma non è facile far cambiare modo di giocare alla squadra, quindi ora i punti di forza dovrebbero essere a centrocampo, dove ci sono giocatori molto tecnici e importanti, però non hanno trovato ancora il modo di giocare senza i due attaccanti: questo è il problema della Fiorentina”.
Vista l’assenza di Cuadrado i viola punteranno soprattutto su Borja Valero?
“Sì, Borja Valero negli ultimi due anni è stato il centrocampista di riferimento, il giocatore che si è espresso meglio, adesso sta faticando un po’, ma probabilmente a inizio stagione non è facile giocare sempre ad altissimo livello. Cuadrado ha giocato il Mondiale e sappiamo quanto pesa questo, infatti in grande forma fra tutti quelli che hanno disputato il Mondiale non c’è nessuno. E poi, secondo me, sta vivendo un periodo dal punto di vista psicologico particolare, ho visto tanti calciatori faticare a ritrovarsi quando sono state date loro valutazioni astronomiche. Per tutta l’estate si è parlato che il Barcellona, il Bayern e altri top club volevano Cuadrado e che era valutato 40 milioni di euro e adesso è come se questo ragazzo che giocava con il sorriso e si divertiva fosse costretto, ogni volta che va in campo, a dimostrare che vale quella cifra. Questo lo condiziona un po’, alle volte vuole strafare, diventa macchinoso e, secondo me, non gioca più per divertirsi e ha questo peso psicologico e ci vorrà del tempo prima che torni quello della scorsa stagione, ma forse basta solo un gol per fargli ritornare il sorriso. In questo momento non è lui, non è libero di testa e non gioca con gioia e adesso ha anche la tendinopatia rotulea”.
Il Torino a Cagliari si è presentato con il solo Quagliarella come attaccante ed El Kaddouri alle sue spalle a svariare su tutto il fronte offensivo. Questa può essere la soluzione, almeno momentanea, per far ritrovare l’equilibrio alla squadra?
“Probabilmente sì, Ventura è un allenatore che sa sempre che cosa fare ed è sempre molto attento all’equilibrio della squadra. Quando ha capito che non è ancora il momento per proporre un certo tipo di gioco poiché i calciatori nuovi non si sono amalgamati del tutto e la squadra non è pronta a supportare due punte che hanno caratteristiche diverse da Cerci e Immobile, allora ha optato per un solo attaccante e per un centrocampista in più per dare maggiore equilibrio, sostegno e protezione alla difesa e contemporaneamente occupare meglio il campo. Sicuramente è un modulo il 3-5-1-1 che va bene e può essere approvato in trasferta, ma in casa bisognerà vedere perché si devono muovere un po’ tutti per cercare di cogliere le occasioni da gol. Credo che Ventura tornerà a giocare con il suo modulo classico e con molto gioco sulle fasce, ma in questo momento visto che ha qualche difficoltà sulle fasce deve inventarsi qualche altra cosa, l’anno scorso tutti giocavano per i movimenti di Cerci e Immobile, mentre ora con Quagliarella, che si muove in maniera diversa e svaria molto, ha bisogno di trovare soluzioni differenti. Credo che la coppia Quagliarella-Amauri faticherà molto a giocare insieme, lo aveva già fatto nella Juventus, e quindi è giusto fra i due sceglierne uno in questo momento, poi quando la squadra starà bene magari potrà anche provare a farli giocare insieme”.
Padelli per la partita con la Fiorentina non è stato convocato anche se in teoria lui avrebbe dovuto giocare in campionato e Gillet in Europa League. Al Torino si rischia un problema portieri proprio nella stagione in cui c’è ne sono due di buon livello?
“Non conosco dal punto di vista personale i due portieri e quindi faccio un ragionamento generale: di solito il portiere deve stare tranquillo e sapere di essere il titolare e non avere nessuno che lo pungola. Magari per Padelli la presenza di Gillet che è un portiere importante può condizionarlo. Non vedo Padelli sereno al di là degli errori che ha commesso e la stagione passata è stato uno dei punti di forza del Torino ed è anche stato convocato in Nazionale da Conte. E’ strano che abbia fatto degli errori banali, non solo con il Cagliari, ma anche nella precedente partita non mi è sembrato molto sicuro. Non so che cosa gli stia succedendo, il portiere è forte e quindi mi viene da pensare che sia un problema legato alla competitività con Gillet, che era il portiere titolare e lo scorso hanno ha perso il posto per le vicende che tutti conosciamo. Adesso Padelli sente la pressione di Gillet e alle volte in questi contesti affiora l’insicurezza. Se c’è grande chiarezza e l’allenatore dice chi deve giocare in campionato e chi in Europa League la situazione dovrebbe essere abbastanza serena, ma se uno dei due sente la pressione la situazione cambia. Di allenatori che vogliono in rosa due portieri che si equivalgono ce ne sono alcuni e sinceramente Ventura non mi sembra fra questi, ma è fra chi pensa che il titolare è il titolare e la riserva è la riserva. Anche a Firenze c’è una situazione analoga perché Tatarusanu è un portiere importante e lo fanno giocare nelle gare in Europa per dargli modo di scendere in campo, mentre in campionato il titolare è Neto e per ora la problematica che c’è al Torino non si è verificata, però è un rischio perché quando ci sono due portieri equivalenti possono innescarsi meccanismi psicologici e chi sente la pressione di un compagno forte può reagire sentendo positivamente la sfida oppure facendosi prendere dall’incertezza. Sicuramente la situazione al Torino va risolta, Padelli in queste condizioni è stata una sorpresa in negativo e da punto di forza rischia di diventare una debolezza per i granata. Mercoledì con il Cagliari l’errore di Padelli non ha pesato sul risultato e può essere stato solo un episodio, ma visto da lontano mi sembra un portiere non sereno poiché sta facendo errori troppo banali”.