ESCLUSIVA TG – Antonelli: “Mandragora guarda al calcio totale, ma nella sua testa c’è solo ed esclusivamente il Torino”

29.04.2021 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Mandragora e i suoi agenti
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Mandragora e i suoi agenti

Stefano Antonelli è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Antonelli è un agente di calciatori e intermediario di mercato e in passato nella stagione 2007-2008 è stato amministratore delegato del Torino. Con lui, che con Luca De Simone cura gli interessi di Rolando Mandragora, abbiamo parlato del centrocampista, anche del suo futuro, che sta facendo bene in granata. 

Dopo domani saranno tre mesi che Mandragora è al Torino ed ha numeri impressionanti: è quello che macina chilometri più di tutti, 11.574, anche di chi c’è dall’inizio della stagione; non ha mai saltato un secondo di gara; ha segnato 3 reti; ha fatto 20 tiri verso le porte avversarie; ha creato 10 occasioni da gol; ha confezionato 1 assist. Forse non tutti 12 partite fa avrebbero scommesso su un suo impatto così positivo nel Torino.

“Siamo tutti contenti, ma non è altro che la volontà assoluta di Rolando a venire al Torino a gennaio, che evidentemente si è trasformata nei numeri elencati. È un ragazzo del ’97 che ha già fatto 125 partite in Serie A, quando era a Crotone ha sempre giocato titolare e anche a Udine fintanto che non ha avuto l’intervento al legamento e quando è rientrato ha rigiocato subito e, appunto, arrivato al Torino ad oggi non ha saltato una partita. Il Torino è un club importante, Rolando lo sa e sta dando tutto quello che ha e sa che può ancora crescere. Torino è una piazza che lui sente dentro e la sua crescita può avvenire tramite un allenatore come Nicola che lo conosce bene e che gli dà la massima fiducia perché sa che il ragazzo può esprimersi al massimo. I numeri sono da centrocampista importante, completo e tra i primi in Italia della sua età, come Barella, Chiesa e Castrovilli una generazione che permetterà alla Nazionale italiana di essere importantissima nel prossimo futuro”. 

Mandragora, purtroppo, non sarà della partita con il Parma a causa della squalifica per doppia ammonizione con il Napoli. Lui è un giocatore corretto, ma è incappato in questa espulsione la prima in Serie A, aggiungerei un po’ severa? 

“Quando si è in campo, in qualsiasi partita, episodi di questo tipo accadono. Rolando poi, a prescindere, non ci sono partite nelle quali si risparmia. In realtà tu stai giocando contro il Napoli ed è vero che stai perdendo due a zero ed è altrettanto vero che avevi già preso un’ammonizione, più o meno contestabile ci mancherebbe, ma resta il fatto dell’essere già ammonito. Poi la casualità ha voluto che a un certo punto è stato messo a fare l’esterno a sinistra su Lozano, che era appena entrato, e in un “uno contro uno” è normale che un calciatore istintivamente cerchi di non fa andare via l’avversario, ma in questo caso non c’è stata un’entrata balorda, avventata. Rolando non voleva toccare l’avversario, semplicemente con la mano sinistra si è appoggiato leggermente alla spalla sinistra di Lozano e l’arbitro, probabilmente, è stato particolarmente severo sapendo che lo aveva già ammonito. Valeri poteva fischiare il fallo per un’ostruzione, ma non c’era nessun presupposto per una seconda ammonizione. Ormai ci troviamo nella condizione che dovrà saltare la partita con il Parma ed è un dispiacere sicuramente, però, oggi sinceramente tutti noi, a prescindere dal ruolo che ricopriamo, non pensiamo a Mandragora o Verdi, che sono due elementi importantissimi, adesso conta il Toro. Ora chiunque andrà in campo sarà sicuramente all’altezza, non conta la prestazione di Mandragora, quella di Verdi o di Nkoulou, ma conta il Toro tutto. La partita con il Parma veramente può segnare tanto o, forse, tutto di questo campionato del Toro”. 

Non sono passate inosservate le dichiarazioni di Luca De Simone, nonché suo socio nella gestione di Mandragora, fatte a una radio di Napoli sul futuro del vostro assistito. Può fare chiarezza?   

“Mi permetto di entrare per un attimo in un articolo scritto martedì e che è stato ripreso da alcune testate giornalistiche in modo strumentale. C’è stato l’intervento di De Simone a una radio di Napoli, che poi si racchiude in tre minuti. Luca incalzato dal cronista sulla possibilità che  Mandragora andasse al Napoli ha risposto più volte che: “Rolando sta bene al Torino e il suo percorso è già scritto in quanto abbiamo scelto il Torino anche con l’obbligo di riscatto”. Quindi, abbiamo sposato il Torino in tutto e per tutto. Chiaramente nell’incalzare da parte del cronista è emerso il ruolo dell’agente che fra le altre cose è quello di “tenere sempre il telefono acceso perché nel calcio non c’è mai nulla di scontato”. Questo mi permette di sottolineare che nella testa di Rolando c’è solo ed esclusivamente il Torino. Questa è una squadra che ha dimostrato di essere gruppo forte, che si è compattata con la società, l’allenatore è stato straordinario a creare quest’empatia per cui pensiamo al Toro. Il Toro è un’unica entità, ci dispiace e a lui ancora di più, come ha scritto nel post su Instagram, che non sarà disponibile per la partita con il Parma, ma dobbiamo pensare alla salvezza del Toro e a essere compatti perché se il Toro si salva tutti ne trarremo positività”. 

Prima ha parlato della crescita di Mandragora, è stato convocato dal Ct Roberto Mancini quindi aspira ad andare all’Europeo? 

“Sì, senza dubbio. Tra l’altro stiamo attendendo l’eventuale riforma con l’allargamento del numero dei convocabili che potrebbe arrivare a 26. Sinceramente riconosciamo nel Ct Mancini l’allenatore che ha ricostruito la credibilità della nostra Nazionale a livello mondiale e Rolando sente la stima del tecnico. Le prestazioni nel Torino sono sempre state eccellenti e quindi è normale che nella testa del giocatore e di tutti noi ci sia la reale possibilità di poter godere di questo grandissimo evento”.