Con Rino Foschi...
Rino Foschi, dopo la breve parentesi al Genoa, torna a fare il direttore sportivo e sceglie Torino. In una lunga intervista ci spiega la sua scelta, il mercato, ed il momento della squadra.
Ho parlato con Cairo, sono arrivato in un momento un po' particolare e sono andato lì. E' una piazza storica, anche se la classifica è messa male. Io credo nella salvezza, vediamo".
A giugno si aspettava una posizione di classifica?
"Certe cose, non han funzionato".
E' andato via Amoruso
"Il calciomercato di gennaio non è valido. Il Torino ha un organico pronto, il resto sono tutte chiacchiere. Il club importanti non danno via i giocatori, il Torino ha fatto quello che poteva fare, non è vero che il presidente non voleva comprare. Siamo contenti di quello che abbiamo in mano".
Amoruso?
"E' un ottimo giocatore, ma non si è inserito molto bene. E' comunque un capitale del Torino. Si è trovato la possibilità di andare al Siena, speriamo che possa fare molto bene. Non ha chiesto lui di andarsene".
La Lazio si trova in un momento non troppo facile
"Speriamo in una partita favorevole per noi, anche se io non credo a queste crisi. La Lazio è una grande squadra, gioca in casa. Noi siamo in un momento particolare, quindi mi auguro di fare solo un risultato positivo, senza sottovalutare gli avversari".
Lotta salvezza, chi sono coinvolte?
"Non lo voglio dire, perché ogni volta le classifiche vengono stravolte. Dipende tutto da noi, non dipende da ciò che fanno gli altri. Ognuno deve guardare in casa sua, risolvere i propri problemi. Non guardo gli altri".
Lo spogliatoio è tranquillo?
"Quando le cose non vanno bene c'è sempre qualcosa da mettere apposto. E' un buon gruppo, io ci credo. E' una squadra nata con un allenatore, poi cambiando tecnico sono venute fuori anche delle difficoltà. Tutto sommato mi sembra uno spogliatoio abbastanza unito e importante".
Il Palermo sta andando bene
"Adesso ci sono altre persone a lavorare, lo guardo con nostalgia ma sono cose che non appartengono a me. Bisogna vivere di futuro, non di passato. Io so che il Palermo è un'ottima squadra, un buon organico ma sono risultati pensati. Sono molto contento per i ragazzi, ma è passato".
Che campionato vede?
"Molto bello, livellato sia in basso che in alto. Ora bisogna vedere un po', perché la squadra sicuramente da battere è l'Inter, sia per organico che per fisicità. Sarà difficile strappargli il primo posto. Per l'Europa sono dentro tutte, da Palermo al Genoa, passando dal Napoli. Sono squadre molto competitive e si vedono i risultati".
Qual è l'antagonista dell'Inter?
"Prima era la Juve, poi il Milan, ora ancora la Juve. Diciamo che sono le solite, ci sono ancora quindici partite da giocare e tutto è possibile. Dipende dall'Inter".
La Champions chi la vince?
"L'Inter potrebbe fare molto bene, ha un allenatore esperto, però non mi voglio pronunciare. La Juve non so, l'esonero di Scolari potrebbe essere uno svantaggio. Hiddink secondo me è uno dei più bravi allenatore che io conosca".
I primi quattro posti, chi li prende?
"Quelle che sono davanti, le solite. Vedevo anche il Napoli e il Genoa, ci potrebbe essere la sorpresa con una di queste squadre così. Però vedo ancora Juve, Milan, Fiorentina, Roma. Anzi, i viola stanno crescendo, potrebbero inserirsi ancora".
E le polemiche arbitrali?
"Nel mio passato mi sono lamentato anche troppo. Vedo degli errori da una parte e dall'altra, come errori di calciatori o dirigenti nel calciomercato. L'unica cosa che non sopporto più è la moviola, perché mettiamo sempre in difficoltà gli arbitri, esseri umani che possono sbagliare. Lamentandomi, in passato, credo anche di aver sbagliato. Poi c'è sempre quello più o meno penalizzato, e questo è il gioco del calcio".