Con Gabriele Cioffi
Nell'occhio del ciclone di una Serie B impegnativa come non mai non c'è solo il Parma: l'Ascoli, una delle squadre accreditate dagli addetti ai lavori al ruolo di outsider, sta passando un brutto momento. Con Gabriele Cioffi abbiamo parlato dell'esonero di Di Costanzo, tra il derby della Mole e la prossima gara col Cittadella.
Domani col Cittadella è una buona occasione per far punti
"Sarà una partita difficile sotto tanti aspetti. Primo perché abbiamo cambiato l'allenatore - e questa è una sconfitta per tutti - dall'altra parte i tifosi sono scontenti. Per scacciare questi pensieri bisogna vincere e inanellare una serie di risultati positivi".
Si parla di contestazione, infatti
"Quella è una presa di posizione da tifoso. Finché la protesta è civile è anche un diritto".
Come avete preso l'esonero?
"Di Costanzo aveva grossi valori tecnici e di rispetto umano. Era benvoluto dal gruppo. Il fatto di non esser riusciti a soddisfare le sue richieste portando a casa i risultati sperati è stata una brutta delusione".
Alcuni dicono che giocavate tirando indietro il piede
"Ognuno ha la propria opinione, io metto la mano sul fuoco che nessuno di noi - per una propria dignità - abbia fatto ciò. Io credo che la squadra abbia dato sempre il massimo e ha vissuto un momento infelice".
Molti credono che i calciatori siano dei privilegiati
"Mi ricordo di aver letto uno studio dell'AIC - anche se non mi ricordo dove l'ho letto e per questo non so la fonte - dove gli stipendi dei calciatori incidono solo per un 40% sulle spese della società. Siamo sì dei privilegiati, ma non tutti hanno un contratto estremamente remunerativo. Non sto parlando di me, ma mi vengono in mente un paio di compagni di squadra".
E le dichiarazioni sulla Gazzetta?
"Io sono stato penalizzato da una tensione post-partita e sono stato frainteso per i miei intercalari. Noi ci alleniamo in un campo pieno di buche e di dossi, molto sconnesso, e quindi è pericoloso per gli infortuni. Per il pullmino si parlava di un pullman piccolino, anche se sono venuto a sapere che la società ha avuto problemi con il vecchio mezzo di locomozione. Poi non ho mai detto che siamo una squadra allo sbando; siamo in difficoltà e ne vogliamo venire fuori. Forse ho sbagliato anch'io: magari la prossima volta dirò le stesse cose perché sono cose che penso, però in italiano e non in toscano".
L'Ascoli era una delle pretendenti alla promozione
"Io ci credo, se sistemiamo un paio di cose. Per la Serie A diretta c'è tanto da pedalare, in generale possiamo fare bene".
Quali sono le dirette rivali per la A?
"Empoli, Livorno e Parma, anche se gli emiliani stanno avendo delle difficoltà. Sono società che puntano sulla qualità dei giocatori. Credo che in un campionato come la B l'organizzazione addizionata a valori più alti della media ti possano portare a vincere un campionato".
Weekend col derby della Mole
"Sarà la gara del riscatto per entrambe le squadre. Il Torino viene da alcuni risultati negativi dovuti anche alla sfortuna, mentre la Juve deve riconfermare la prova contro il Real Madrid dopo il doppio scivolone contro Palermo e Napoli".
Torino che deve lottare per la salvezza, te l'aspettavi?
"No, non pensavo. Io volevo rimanere in granata perché secondo me la società stava facendo dei grandi passi avanti. Ero convinto che il Torino avrebbe fatto bene, ma ci sono varie componenti che fanno una squadra, che dall'esterno sono ingiudicabili. Per l'organico che ha il riscatto è pronto".
S'era anche riformata la coppia Amoruso-Bianchi
"Si vede proprio che c'è feeling, poi ci sono anche Abbruscato, Rosina, Stellone... Diciamo che come rosa è ottima, in tutti i reparti è una squadra completa. Bisogna dargli tempo".
Conoscendo Rosina, ti aspettavi che lo volessero in Inghilterra
"Non ho seguito molto la vicenda, ma è giusto che si parli di lui perché è giovane, talentuoso e ha grandi margini di miglioramento. E' appetibile per diverse squadre".
Capitolo Fiorentina, visto che sei toscano. La Champions?
"A me piace come giocano i Viola. Ci possono stare gli errori, ma credo che possa andare avanti in Champions. Probabilmente ha pagato lo scotto della nuova esperienza: può succedere a livello di squadra che ci sia tensione. Ma vedo un futuro roseo per la Fiorentina e sono orgoglioso di tifarla".