Bellone: "Il Toro ha una classifica migliore rispetto ai numeri"

19.03.2011 14:11 di  Elena Rossin   vedi letture
Bellone: "Il Toro ha una classifica migliore rispetto ai numeri"
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© foto di Alberto Mariani

Abbiamo intervistato in esclusiva il professor Fabrizio Bellone, giornalista che segue il Torino per radio Nostalgia e insegnante del liceo classico Cavour del capoluogo subalpino, per fare con lui il punto sulla serie B a undici giornate dalla fine del campionato. Il Toro ha una posizione migliore rispetto a quella che meriterebbe se si guardasse la differenza reti. Atalanta e Novara sono sullo stesso piano, seppur in maniera diversa. Il Varese ha una straordinaria difesa. Reggina altra candidata alla A con Atalanta e Siena. Modena e Sassuolo più avvantaggiate rispetto a Frosinone e Ascoli per non retrocedere in Lega Pro.

A undici turni dalla fine del campionato di serie B la classifica rispecchia il reale valore delle squadre?
“Per Atalanta e Siena sì, direi anche per Novara e Varese che hanno un organico più limitato e sostanzialmente sono nella posizione che meritano, perché hanno dominato la Lega Pro l’anno scorso. Non rispecchia il reale valore il Toro perché se si guardano i numeri la differenza reti, ovvero le reti subite e quelle segnate, i granata sono addirittura meglio posizionati di quello che i numeri direbbero”.

Qual è la formazione che gioca il miglior calcio in questa stagione?
“Mi sono piaciute l’Atalanta e il Novara, le metterei sullo stesso piano seppur in maniera diversa perché l’Atalanta fa le partite in attacco e il Novara di rimessa, sono però due bei modi di interpretare il calcio”.

Se da Atalanta e Siena ci si poteva aspettare un campionato di vertice, da Novara e Varese, in quanto neo promosse dalla Lega Pro, a inizio stagione non si era previsto che potessero lottare per la serie A
“Io dal Novara mi attendevo molto perché è una società ambiziosa e ha mantenuto per otto undicesimi il gruppo che aveva l’anno scorso. Così come mi attendevo che iniziasse a calare e da un paio di mesi a questa parte lo sta facendo. Il Varese è la vera sorpresa, perché è una squadra con un allenatore poco conosciuto, un gruppo sostanzialmente di terza serie e ha perso il giocatore migliore Buzzegoli, che ha preferito scendere di una serie pur di giocare nella squadra che voleva: lo Spezia, e il Varese continua ad andar bene e ce la fa grazie a una straordinaria difesa”.

Torino sta attraversando uno dei momenti di maggior crisi della sua più che centenaria storia. Come mai i granata sembrano incapaci di riuscire ad evitare cali di concentrazione, passaggi errati, difficoltà a saltare l’uomo e costruzione del gioco poco incisiva che spesso hanno portato a delle sconfitte?
"Io penso che sia un errore ricorrente questo del Toro, purtroppo sono almeno tre stagioni consecutive che verifichiamo sempre le stesse cose e credo che il motivo vada ricercato nei troppi cambiamenti: tecnici, di direzione generale e sportiva della squadra, di giocatori per cui non c’è neanche il tempo di capire in che squadra stai giocando che già non sei confermato l’anno dopo. L’unica cosa che non è cambiata finora è la società o per lo meno il vertice della società, il presidente Cairo, che ha evidentemente questo grande desiderio di cambiare tutto e di rimanere, invece, a dirigere, In conclusione, la situazione non migliora”.

Dal punto di vista tecnico quali sono le squadre più attrezzate per lottare per i palyoff e quelle per evitare la retrocessione in Lega Pro?
"Dando per scontato che Atalanta e Siena potrebbero andare su direttamente, io credo che la Reggina potrebbe essere la squadra più ostica ai playoff perché è sorretta da una società forte e un pubblico che vuole la serie A da tempo. Quanto a evitare la Lega Pro credo che ce la faranno sia il Modena sia il Sassuolo, che sono due realtà sottostimate in maniera diversa e che hanno i mezzi per riuscire, mentre vedo difficile per società piccole come il Frosinone, in particolare, e l’Ascoli che tecnicamente è forte, ma dirigenzialmente non c’è, la permanenza in serie B”.