Antonelli: "Per me Torino è un ambiente straordinario"
Le voci che stanno arrivando su Rolando Bianchi destano meraviglia e stupore. Nel calcio, come in qualsiasi professione, ci può essere una situazione di malessere momentanea, ma tutto finisce con una stretta di mano. Benissimo, è arrivata la multa, che può essere vista come un esempio per tutta la squadra, anche se forse troppo esosa, ma togliere la fascia è troppo. Per parlare di questa situazione e della squadra in generale abbiamo contattato l'ex amministratore delegato del Torino Stefano Antonelli, che non ha avuto Bianchi come giocatore, ma lo conosce bene fuori dal calcio.
Cosa pensa dell'episodio che ha visto Bianchi protagonista?
Io lo conosco al di là del calcio e posso dire che è un uomo di grande moralità, un ragazzo di tutto cuore. Si sente parte del progetto Torino, diciamo anche di più del semplice progetto, un terminale importante. L' allenatore per le partite fa le sue scelte e vanno rispettate. Lerda si giocava una partita anche importante. Certamente per Bianchi può essergli dispiaciuto non giocare contro il Pescara, ma può essere che il mister l'abbia visto un po' affaticato. Il problema è che, se non vivi la situazione dall' interno, non puoi giudicare perfettamente, puoi vedere quello che si vede fuori, che si vede mediaticamente. Bianchi è un istintivo e probabilmente non l'ha presa bene questa esclusione ed infatti ha avuto quella certa rabbia positiva che gli ha fatto fare subito gol quando è entrato. Il problema è che le scelte vanno sempre rispettate, ma credo anche che Bianchi alla fine della gara abbia capito di aver sbagliato. Inoltre non penso che sia la prima e nè l'ultima volta che si vedranno questi episodi nel calcio. Nessun giocatore vuole fare la panchina. Lerda e Bianchi sono due professionisti esemplari e sono sicuro che la situazione è rientrata subito.
Un multa di 30mila euro non è esagerata?
E' normale che arrivi un segnale da parte della società, ma va interpretato non perchè si tratta di Bianchi, ma perchè ha mancato di rispetto verso il tecnico ed i compagni. La società ha fatto intendere a tutti i giocatori che non si può sbagliare. Deve essere un esempio anche per gli altri, perchè non si pensi che tutto è lecito.
Si parla di togliere la fascia a Rolandinho, non è un po' troppo?
Io credo che tutto dovrà essere ridimensionato e poi se Bianchi è riconosciuto dal gruppo come leader, è il gruppo che vede in lui il capitano, Non credo ci saranno problemi.
Venendo alla squadra, si aspettava un Torino in questa posizione?
Intanto il campionato di B è un campionato difficilissimo, il Torino sinceramente me l' aspettavo più in alto. E' stato strutturato bene in estate ed ora si è molto rinforzato con l'arrivo di Antenucci, Budel e Gabionetta. Non credo che possa sperare ancora in una promozione diretta, ma certamente nella zona play off ci può arrivare. Play off che sapranno affrontare bene, ne sono sicuro.
Si parla di un ambiente difficile, concorda visto che l'ha vissuto in prima persona?
Ho vissuto a Torino un anno e devo dire che sono stato benissimo. I tifosi sono sempre molto disponibili, normale che siano legati alla storia. Il Torino è storia. Inoltre non dimentichiamoci che quando non arrivano i risultati in ogni piazza c'è contestazione, vedesi Roma, Bari. Non è un ambiente difficile, ma un ambiente straordinario. Il tifoso granata ti porge la mano per primo, sono sempre vicinissimi alla squadra, tanto che verrebbero in duecento a vedere l'allenamento ogni giorno. Inoltre è giusto che magari ci sia anche un po' di pressione, per ottenere quei risultati importanti che si merita il Torino.