Qui Parma - Donadoni: "Situazione tragicomica! Ora chi ha sbagliato deve pagare"
Il tecnico del Parma, Roberto Donadoni, nella consueta conferenza stampa pre-partita, più che della sfida di domenica contro il Torino ha parlato caos societario che ha sconvolto il club ducale in questi mesi, fino al fallimento di giovedì. Ecco le sue parole riprese da ParmaLive.com: "E' una situazione che ha del tragicomico. Dopo aver sentito per mesi che era impossibile fallire, ci si rende conto ancora di più di quante bugie sono state dette. Adesso bisogna cercare di salvare qualcosa, l'arrivo dei curatori è un inizio. Vedo un po' difficile una rigenerazione dal punto di vista sportivo, ma cercheremo di dare il massimo fino alla fine".
Cosa ti ha lasciato questa situazione?
"Ho cercato e sto cercando di continuare a fare il mio dovere. Lo dovevo ai ragazzi. Quello che si è creato intorno, che si è detto, mi ha sempre lasciato indifferente. Dal punto di vista umano, è stata una grossissima delusione. Forse sono uno che crede alle utopie, però è estremamente fastidioso comprendere che il mondo che ci circonda è stato fatto da opportunisti, che hanno pensato a interessi personali e poco agli altri. Questo mi ha ferito profondamente, mi ha disgustato e mi ha tolto energie. In ogni caso bisogna essere forti, andare avanti e combattere questa situazione, che non deve più succedere. In tutto questo c'è anche chi è colpevole, ma solo di riflesso: c'è chi paga le conseguenze dei danni creati da persone che non sono degne di stare in questo mondo, sportivo e civile".
La scorsa settimana lei chiedeva tempo prima di esprimersi su Manenti. Ora è in carcere:
"Quello che è successo è sotto gli occhi di tutti. Oggi ci si rende conto che siamo stati raggirati, ma non dal Manenti della situazione. Lui è già in galera, è stato preso subito e messo dove è giusto che sia. Ma se siamo arrivati a questo, c'è un pregresso che va scandagliato. Le cose non possono più funzionare così, ma non solo a Parma, in generale".
Siete disposti a negoziare il vostro credito?
"Io parlo per me. Dall'inizio dell'anno non prendiamo un euro, e questa è già una prima negoziazione. C'è la necessità da parte nostra di fare altri sacrifici, non è un problema. Il nostro non è un problema di soldi, anche se non è che possiamo farne a meno: questi sono discorsi da bar, fatti con superficialità. Tutto quello che si potrà fare per salvare il club, lo faremo, o almeno, io lo farò. Però dico con altrettanta convinzione che chi ha fatto ciò che non doveva fare, dovrà pagare in maniera pesante. Non c'è nessun alibi per quello che è successo. Non mi interessa niente. Avete messo questa città in ginocchio ed è giusto che ora ne paghiate le conseguenze".
Che cosa diresti a Ghirardi e Leonardi?
"Se mai avrò l'occasione lo farò di persona. Adesso bisogna mettersi tutto alle spalle, perchè purtroppo da lì non caviamo più nulla. Farò tutte le considerazioni ma con chi di dovere".