Pioli va al Milan. E intanto la Curva Sud contesta la società

08.10.2019 22:20 di  M. V.   vedi letture
Pioli va al Milan. E intanto la Curva Sud contesta la società
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© foto di Giacomo Morini

La Sampdoria è ancora in cerca di un allenatore, così come il Genoa che non ha annunciato l'esonero di Andreazzoli solo per il fatto di non aver trovato disponibilità per un sostituto, mentre il Milan ha fatto il passo decisivo: cacciato Giampaolo, i rossoneri hanno trovato l'accordo con Stefano Pioli, che firmerà il suo contratto con il club lombardo domani mattina, sulla base di un biennale da un milione e mezzo a stagione. Non finisce qui, però: sul banco degli imputati della società sarebbe finito anche l'ex calciatore Paolo Maldini, mentre la Curva Sud manifesta il proprio sdegno verso la situazione in cui versa il club attraverso un comunicato: 

“TEMPO SCADUTO…DIMOSTRARE!
Questo è lo striscione esposto sabato sera dal settore ospiti a Genova, un popolo milanista esausto delle continue figuracce di questa società.
Ogni volta che pensiamo di aver toccato il fondo, la situazione precipita ulteriormente.
Abbiamo appoggiato il nuovo progetto di una squadra fatta di giovani, accettando a malincuore il fatto di non poter vedere arrivare top-player, almeno per il momento.
Abbiamo assistito sgomenti alla fallimentare gestione di Giampaolo, scelta fortemente voluta dalla dirigenza attuale e gettata alle ortiche, dopo neanche tre mesi di lavoro (giustamente).
Abbiamo visto un mercato estivo caratterizzato dai tanti obiettivi sfumati, rimpiazzati all’ultimo da altri giocatori mai menzionati prima per il progetto del nuovo Milan.
Oggi, dopo tutto questo, ci troviamo di fronte ad un cambio di rotta, l’ennesimo di questi ultimi anni. Non vogliamo esprimerci dal punto di vista tecnico sulla scelta del nuovo allenatore, a quello penserà come sempre il rettangolo di gioco.
La cosa che ci lascia sconcertati è che la società, che aveva scelto un altro tecnico per la nostra panchina, senza peraltro comunicare tempestivamente l’esonero al vecchio allenatore, ha ripiegato su un altro nome, mettendo in risalto nuovamente tutta la sua debolezza e non riuscendo neanche questa volta, ad ottenere ciò che realmente voleva.
DIMOSTRARE, significa fare vedere di essere all’altezza della storia del nostro Milan, in campo, in panchina, ma prima ancora negli uffici di via Aldo Rossi, perché è proprio dalle scelte dei vertici che dipendono poi i risultati di un’azienda, è proprio dalla sede che si costruisce una società sana e forte.
I tifosi rossoneri sono stufi di essere presi per il culo, NOI non meritiamo e non accetteremo mai più questo spettacolo indegno!”.