OBINNA, quarta ala Inter pronta al volo
Prossima trasferta lunga di campionato: Roma, 19 ottobre, settima di campionato. Vettore utilizzato, in base a un accordo firmato da poco, Alitalia. E se la compagnia di bandiera sarà costretta a chiudere i battenti? Niente paura, Mourinho può ricorrere alla neonata Alinter. Con l'inserimento in rosa di Victor Obinna (ha preso il numero 21) il tecnico portoghese, che aveva chiesto a Moratti due giocatori di fascia, ne ha a disposizione il doppio: Quaresma e Mancini titolari, Figo e Obinna di scorta. Senza pensare a Stankovic, che più volte è stato utilizzato da esterno, oppure a Zanetti, Jimenez, Balotelli, persino Adriano e il giovanissimo Santon, che sono all'occorrenza riciclabili nei ruoli di ala destra o sinistra... Con Mourinho si vola (sulle fasce), gente.
Il ritorno Ieri Obinna ha svolto il suo primo allenamento con la squadra che lo ha lanciato in Italia, parcheggiandolo al Chievo per tre stagioni, le prime due disputate in A con esiti niente male: 26 presenze il primo anno, 24 il secondo e 11 reti realizzate in totale. Importante il contributo dato alla risalita del Chievo nella passata stagione con 8 reti in 32 partite. In pratica ha sempre fatto il titolare in un modulo a tre punte simile a quello adottato da Mourinho. Il ragazzo (è nato nel marzo 1987) è reduce dall'Olimpiade e da un pasticcio di mercato. Ceduto in Inghilterra, all'Everton, si è visto rifiutare il permesso di lavoro per intoppi burocratici. Respinto pure il ricorso dagli inflessibili giudici anglosassoni, non gli è rimasto altro che aggregarsi alla formazione nerazzurra visto e considerato che a pagarlo è papà Massimo.
Esperienza Questi nigeriani, si sa, maturano assai precocemente.
Prima di sbarcare da noi, Obinna aveva vinto lo scudetto e la coppa di Nigeria con il club dove è cresciuto, l'Enyinba. Con la nazionale maggiore ha totalizzato undici presenze, che non sono poche per un ventunenne, considerato che la Nigeria è piena di talenti riconosciuti. Questo per significare come il giovanotto abbia accumulato una discreta esperienza e quindi può rappresentare la sorpresa stagionale. Risulta che a Mourinho non dispiaccia averlo a disposizione. Ormai il tecnico se n'è fatto una ragione, il tetto dei ventiquattro giocatori da allenare fissato all'inizio dell'avventura milanese è destinato a rimanere una condizione ideale.
L'utilizzo Obinna può farcela a lasciare il segno, quindi: dipende unicamente da come saprà inserirsi. Il ragazzo aveva assunto questa estate degli atteggiamenti che non erano piaciuti ai dirigenti, qualche bizza di troppo al momento di discutere di quattrini. Si fosse comportato diversamente prima di partire per l'Olimpiade, magari Moratti avrebbe deciso di risparmiare il massiccio investimento su Quaresma, perché i due possono essere senz'altro accostati. Il portoghese vanta un curriculum più solido ma è pure di quattro anni più vecchio. Il titolare è naturalmente il neo acquisto portoghese che però adesso ha un rivale in famiglia. Anche Amantino Mancini deve guardarsi dalla concorrenza di Obinna, mentre Figo sembra si sia adattato all'idea di un utilizzo a piccole dosi come è accaduto ad Atene. Sempre nella prospettiva che si vada avanti col 4-3-3, formula che sta creando qualche difficoltà sia in fase di manovra sia in fase conclusiva. La speranza di Mourinho è che si tratti di una impasse transitoria. Se dovesse passare al 4-4-2, di tutte queste ali cosa se ne farebbe?