LIVE Pioli: "Abbiamo fatto di tutto per vincere ma il Torino non dico che abbia rinunciato al gioco, però ha giocato con palle lunghe"

Il commento, in conferenza stampa, dell’allenatore della Fiorentina, Stefano Pioli, sul pareggio con il Torino.
Come giudica il punto? E come mai questo cambio in difesa con Kouadio?
"E' diventato un problema cambiare difensore? Comuzzo è uscito perché non stava bene aveva mal di stomaco e non se la sentiva di tornare in campo. Avevo due possibilità: spostare Pablo Marí e farlo giocare centrale oppure far giocare Kouadio e per le caratteristiche degli avversari ho preferito così. Volevamo vincere, questo è sicuro e credo che lo abbiamo anche dimostrato per mentalità che abbiamo messo in campo. Abbiamo fatto buone cose e altre un po’ meno, ci è mancata qualità e collaborazione nel reparto offensivo. E’ stata una partita difficile perché Il Torino non dico che abbi rinunciato a giocare, ma ha giocato con palle lunghe, seconde palle e fisicità e qualche volta le abbiamo perse. Abbiamo fatto di tutto per cercare di vincere, la squadra mi è piaciuta per spirito, ma è chiaro che ci manca ancora qualcosina nell’ultimo quarto e dobbiamo cercare di migliorare in alcune soluzioni, fare giocate più di qualità perché abbiamo sbagliato qualche passaggio. Per le qualità che abbiamo, possiamo fare meglio".
Un giudizio su questa prima parte di stagione. E’ soddisfatto? Il mercato è chiuso in entrata, ma per cambiare marcia è sufficiente la squadra che ha a disposizione?
"Passare i preliminari di Conference League per tutti era scontato, ma non è così. Quindi è un aspetto positivo. Se fossimo riusciti a vincere una delle due trasferte per me sarebbe stato un ottimo inizio. Nella mia testa c’era anche vincere qui quindi non posso essere soddisfatto e anche la squadra era convinta. Ho visto delusione e mi questo mi piace perché se sei deluso dopo una partita del genere, con lo spirito che ci abbiamo messo alla quarta partita consecutiva perché non siamo riusciti a vincere è una buona mentalità. Si può pretendere qualcosa di più da tutti noi se vogliamo uscire dal campo più soddisfatti. E credo che la squadra lo farà perché è una squadra seria che ha dentro qualcosa.
Per qual che riguarda il mercato, se il direttore ha detto così vuol dire che non ci saranno altri arrivi. Ho sempre detto che se riuscivamo a migliorarla bene, altrimenti la squadra c’è, è completa, ci sono ottimi giocatori di spessore e possiamo lavorare bene. La società è stata bravissima a confermare tutti i giocatori forti da della squadra, da De Gea a Gosens, da Gudmundsson a Faglioli e Kean e sono stati immessi giocatori che hanno completato sicuramente la rosa quindi ci sono varie possibilità. Tocca a noi lavorare bene e preparare le prossime partite recuperando un po’ di energie. Alla ripresa avremo un calendario bello, non tosto ma bello, e vedremo alla prossima sosta che livello saremo riusciti a raggiungere e i risultati che saremo riusciti a fare".
Spesso oggi la si è vista non arrabbiato, ma che riprendeva i calciatori. Ancora non riescono a recepire quello che vuole?
"Mi arrabbio quando non facciamo le cose e i principi di gioco che conosciamo. I principi di gioco la squadra li consce e sono stampati in tutti gli angoli del Viola Park e sappiamo tutto. Mi arrabbio, ma è giusto che sia così. Se bisogna stare a un certo livello le cose vanno risolte. Il mancato inserimento di un centrocampista per noi è una cosa grave e mi arrabbio quando succede. Non è questione di qualità, ma di stare dentro la partita. Mi sono arrabbiato perché ho visto cose che potevano essere fatte meglio non dal punto di vista tecnico e tattico, ma da quello del gioco che la squadra ormai ha. Non sono neanche due mesi, 50 giorni, ma la squadra ha già un certo impianto di gioco bello chiaro, poi possiamo giocare con un centrocampista in più, due punte in meno perché abbiamo buoni equilibri e non è così scontato. Le basi le abbiamo gettate e adesso cureremo i particolari che faranno la differenza, le letture e tante piccole cose possono far aumentare il livello".
Ha messo tre attaccanti, ma questo centrocampo non li rifornisce bene è d'accordo?
"La partita di oggi non è stato un problema di sostenere i due attaccanti perché la squadra è stata equilibrata e il Torino ha calciato solo lungo. Non è stato il problema che siamo stati lunghi, non compatti e abbiamo concesso occasioni perché c’erano troppi spazi per i centrocampisti e gli attaccanti hanno fatto benissimo e il loro portiere ha fatto tiri su Casadei e poi abbiamo perso le seconde palle e i duelli con Casadei. Quindi, secondo me, gli equilibri ci sono con due punte o senza punte e oggi era giusto abbassare i centrocampisti perché loro venivano in aggressione per aprire e svuotare la zona centrale per poi giocare sull’attaccante. Qualche volta potevamo farlo più velocemente e qualche altra i due attaccanti possono stare più vicini e altre più in verticale. Gudmundsson era marcato bene da Asllani e doveva aprirsi un po’ di più per cercare di tirarlo fuori dal campo poiché ha più velocità, lo ha fatto un po’ meglio nel secondo tempo. E poi è chiaro che se parliamo di meccanismi è la prima volta che giocavamo con due punte, ma io non vedo difficoltà per il centrocampo o per i difensori di sostenere due attaccanti e il trequarti se gli attaccanti e il trequarti lavorano come hanno fatto oggi. Credo che Asllani abbia giocato pochissimi palloni perché Gudmundsson lo ha pressato bene. Anche i difensori centrali hanno tenuto bene. Non abbiamo avuto problemi di scompensi, certo dobbiamo essere più veloci, ma ci sono anche gli avversari hanno aggredito gli spazi e hanno provato a fare ripartenze. Secondo me, dovevamo muoverci un pochino meglio con i due attaccanti e servirli andando fuori e poi sulle punte e dovevano stare più vicini. Ci sono tante cose da sistemare, ma oggi non ho visto problemi di assemblaggio della squadra o di equilibri, poi magari domani mattina ci sono anche quelli (sorride, ndr)”.
Ha detto a Sky che dovete capire se potete giocare così o meno, se avete le caratteristiche per farlo.
"No, ho detto che possiamo giocare in più modi. Quando si hanno attaccanti forti, secondo me, si può giocare così”.
Quanto tempo ci vorrà per vedere un assetto tattico con un modulo chiave?
“Lo diranno le prestazioni della squadra e nelle prossime partite anche la strategia che vorremo adottare partita per partita. Incontreremo alla ripresa quadre di livello e di spessore e sarà importante quello che sceglierò e le prestazioni della squadra. A me oggi la squadra non è dispiaciuta per gli equilibri, la tenuta, la mentalità, l’atteggiamento e la voglia di ricercare le soluzioni che avevamo preparato. Poi ora non so dire se con il Napoli giocheremo con due punte e il trequartista. Non so cosa faremo più avanti. Mi piace che abbiamo più possibilità avendo a disposizione cinque giocatori offensivi, tre attaccanti, due trequarti più Gudmundsson. Fazzini può fare la mezzala e quindi ho anche le mezzali. Non vedo che sarà un problema cambiare le posizioni in campo, se l’atteggiamento e la disponibilità de giocatori sono questi, poi le prestazioni e anche i risultati, giocare bene e non vincere non fa bene, mi diranno dove insistere in po’ di più e dove andare. Se ci sarà la continuità in un certo sistema di gioco sarò contento perché vuol dire che la squadra si esprime ad alti livelli e quindi andremo avanti così, ma in questo momento non è il mio pensiero o la mia preoccupazione dare un sistema di gioco che sia unico alla squadra".
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