Gallipoli, la triplice veste di Ezio Rossi
In una società calcistica "normale" un allenatore viene ingaggiato per preparare la squadra, fare la formazione e mandarla in campo. E poi come ogni lavoratore che si rispetti il 28 di ogni mese arriva lo stipendio lauto o modesto che sia. Nel profondo "tacco" d'Italia ci sta una realtà forse unica al mondo dove sta accadendo l'incredibile...Ovvero che un allenatore da un mese e poco più ingaggiato, si vede costretto oltre che ad allenare, già fatto di per se complicato viste le ristrettezze della rosa, anche a organizzare la fase logistica con delega al portaglio..Così dopo il campo di allenamenti in un Hotel di Lecce , Rossi ha pensato bene e capito che per raggiungere Torino in condizioni agevoli evitando quindi pullman o treni, bisognava ingegnarsi qualcosa. Detto fatto. Ha prontamente chiamato il fratello titolare della Movincar l'azienda di famiglia che si occupa della distribuzione dei carrelli per il trasporto merci e delle macchine che si usano nei campi da Golf, chiedendogli di fare da matchsponsor. Perentoria e positiva la risposta. Così grazie ad un "signor Rossi" questa volta non qualunque, i giallorossi salentini potranno raggiungere il Comunale della lontana Torino (una delle squadre più importanti nella doppia carriera di Ezio), per giocarsi le ultime residue chance di salvezza...Sembra di essere al Radiofreccia di Francesco Guccini. Barista durante la settimana allenatore la domenica..."E io pago" direbbe il principe della risata...