Bologna è una polveriera: tifosi con Pioli ma contro il presidente
Il Bologna che si presenterà a Torino domenica è un lontano parente di quello brillante ed efficace della scorsa stagione. Il mercato rossoblù non ha regalato particolari gioie a Stefano Pioli, sin dall'inizio della stagione alla ricerca delle alchimie giuste per far decollare la squadra. Nonostante le acrobazie, il tecnico parmigiano sta solamente incassando dispiaceri, e ovviamente i tifosi sono sul piede di guerra. Non contro l'ex guida di Sassuolo e Chievo, il quale resiste grazie al credito maturato proprio nell'annata precedente. Bensì contro il patron Guardaldi. Il bivio è stato solcato dalla contestazione di domenica: offese e sfottò al numero uno felsineo, striscioni e cori di sostegno a Pioli, acclamato pure all'uscita dallo scialbo pareggio con l'Udinese, nonostante la sua media d'avvio sia inferiore persino a quella di Papadopulo (0,72 contro 0,75), non proprio il più amato degli ultimi anni sotto le Torri. Nel mese di novembre, gli emiliani si giocano già molto del proprio futuro; dopo Torino, seguiranno gli scontri salvezza con Samp, Palermo e Atalanta. La speranza è quella di presentarsi al meglio della condizione a questi appuntamenti. Una vera e propria impresa, al netto delle assenze sicure di Natali, Acquafresca, Gimenez e Carvalho. Restano in dubbio pure Perez e Morleo, dopo i nuovi infortuni patiti due giorni fa e sarà improbabile vederli scendere in campo all'Olimpico domenica.