Andrea Agnelli prova a salvare la faccia: "100% chance di successo per la Super League"

21.04.2021 10:50 di  Claudio Colla   vedi letture
Andrea Agnelli prova a salvare la faccia: "100% chance di successo per la Super League"
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In netta difficoltà rispetto alle conseguenze dell'annuncio relativo alla fondazione della Superleague calcistica europea, al di fuori della giurisdizione delle autorità calcistiche nazionali e internazionali, il patròn juventino Andrea Agnelli, intervistato da La Repubblica, prova a salvare almeno l'apparenza di quelle che appaiono già come rovine di un progetto quasi universalmente contestato. Paventando, tra le altre osservazioni, il rischio di un crollo del seguito calcistico internazionale, in termini numerici, ove la vituperata Superlega non partisse (o, quanto meno, tale iniziativa, non spingesse l'UEFA ad andare incontro a una soluzione di compromesso), e ribadendo alcuni concetti espressi poche ore prima da Florentino Perez:

"Fra i nostri club c’è un patto di sangue, il progetto della Super League ha il 100% di possibilità di successo, andiamo avanti. Siamo però pronti ad ascoltare l’UEFA: se ci fanno una proposta, valuteremo. C’è piena volontà, in ogni caso, di continuare a partecipare a campionato e coppe nazionali. Noi rimaniamo nelle competizioni domestiche di Italia, Spagna, e Inghilterra, e andremo a giocare in ogni stadio d’Italia, di Spagna e d’Inghilterra. Il nostro lavoro resterà intrinsecamente legato alle competizioni domestiche.

La nostra intenzione è quella di creare la competizione più bella al mondo capace di portare benefici all’intera piramide del calcio, aumentando la distribuzione delle risorse agli altri club, e rimanendo aperta con cinque posti disponibili ogni anno per gli altri, da definire attraverso il dialogo con le istituzioni del calcio. Ogni settimana daremo ai tifosi le partite dei campionati nazionali e di una nuova competizione, capace di avvicinare i più giovani che si stanno allontanando dal calcio, che sta vivendo una crisi enorme di gradimento, specie da parte delle nuove generazioni.

Il legame con la pandemia? Avere gli stadi chiusi da un anno, per chi ha figli di 10-15 anni di età, lo evidenzia: i ragazzi si interessano sempre più ad altro. È un processo accelerato dall’emergenza sanitaria”.

Arrivato con modalità e tempistiche rivelatesi nefaste, l'annuncio di domenica sera, e le conseguenti reazioni della pressoché totalità del mondo del calcio, ha già partorito l'abbandono, con tanto di scuse a tifosi e appassionati, da parte di tutti e sei di club di Premier League che avevano aderito (le due di Manchester, le tre big londinesi Arsenal, Chelsea, e Tottenham, e il Liverpool), a cui ha fatto seguito l'Inter. Si attende ora la posizione ufficiale, inoltre dei tre colossi iberici (Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid).