Gabellini: "Venire al Toro mi ha cambiato la vita"

Il giovane attaccante del Torino Primavera, Tommaso Gabellini, classe 2006, ha rilasciato un'intervista a La Stampa, dopo che il settore giovanile granata è andato in visita a Superga, per seguire anche una Messa nella Basilica, officiata dal cappellano granata Don Riccardo Robella.
Sul cosa si prova a Superga, a ricordare gli Invincibili, Gabellini ha detto: "Orgoglio. Senti la responsabilità, ma ho pensato anche alla mia famiglia e a tutti i sacrifici fatti per me. Mi resterà dentro: non capita tutti i giorni”.
Sicuramente a Gabellini piacerebbe leggere i nomi dei giocatori del Grande Torino anche da capitano della prima squadra: "È un sogno e ne parlavo proprio a Superga con Don Robella, il cappellano granata".
Sul giocatore che l'ha colpita di più degli Invincibili non ci sono dubbi: "Valentino Mazzola, il capitano. Poi a Orbassano giochiamo sul campo a lui dedicato".
Su cosa ha capito del Toro, ha commentato: "Che è una famiglia: quando sono arrivato mi hanno trattato come un figlio, mentre i compagni sono diventati i miei fratelli. Giocavo nel Cesena e nel gennaio 2023 papà mi ha detto che sarei andato a Torino: mi è cambiato il mondo e non è stato facile all’inizio andare via di casa a 16 anni".
Sui compagni di reparto della prima squadra, Zapata, Simeone e Adams, ha detto: "Sono grandissimi giocatori e hanno lo spirito Toro, ma anche altri me l’hanno trasmesso nel ritiro di quest’estate. Sono un ragazzo tranquillo, ma in campo mi trasformo e cerco di tirare fuori il Toro che ho dentro di me".
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