Perchè il Padova deve andare in serie A
La sconfitta in casa contro il Crotone ha fatto infuriare il presidente Cestaro, che ha lasciato lo stadio senza presentarsi in sala stampa. Al Cavaliere è balenata anche l'idea di sollevare dall'incarico mister Dal Canto, ma una riflessione più ponderata lo ha convinto ad andare avanti così. Almeno fino a Livorno, nuovo banco di prova che non ammette ulteriori passi falsi. Dietro infatti alla necessità di disputare un campionato di alta classifica, con l'obiettivo della promozione in serie A, ci sono degli aspetti che riguardano il futuro economico a breve termine della società. A livello imprenditoriale c'è da registrare un discreto movimento attorno al Calcio Padova, alla finestra ci sono almeno un paio di nomi importanti, industriali (non solo padovani) che si starebbero convincendo ad entrare in società per aiutare Cestaro a un'unica condizione: la serie A. Dietro le quinte si sta lavorando per favorire l'ingresso di nuovi soci, in questa direzione va l'attività di Luca Baraldi (che qualcuno, non sentendolo nominare spesso, crede passi le giornate con le mani in mano). L'ex manager di Lazio e Parma ha come priorità assoluta il potenziamento della società in vista della stagione ventura nella massima serie: l'eventuale permanenza in serie B è un'ipotesi che, viceversa, cambierebbe di molto le carte in gioco e il futuro stesso della società (probabilmente senza lo stesso Baraldi, il cui contratto ha opzione di rinnovo da esercitare entro il prossimo 30 aprile quando sarà abbastanza delineata la situazione in classifica). Non è un mistero che in questi anni di serie B Cestaro abbia speso forse più del consentito ("Siamo andati un po' sopra le righe" la frase del presidente, dopo l'ultimo cda) e che un ulteriore bagno di sangue nella serie cadetta non sarebbe sopportabile. L'obbligo della serie A è chiaro a tutti in viale Nereo Rocco, tanto che anche il vicepresidente Peghin (non uno qualsiasi) per la prima volta è intervenuto pubblicamente chiedendo ai giocatori di tirare fuori le p.... E' per questo che a Dal Canto si chiede di più, nonostante i numeri siano dalla sua parte (quegli 81 punti fatti in 44 partite sulla panchina del Padova). C'è bisogno di andare in serie A, tutto il resto sono chiacchiere.