Aspettando la 31esima giornata di Serie B...
L’Atalanta ha fatto scattare il suo personale conto alla rovescia verso la serie A. E’ vero che l’1-1 nel big-match contro il Novara ha lasciato tutto come prima, ma è altrettanto vero che il calendario è diventato in discesa per i nerazzurri. La sensazione è che il difficile sia ormai alle spalle perché la squadra di Colantuono è già sopravvissuta agli scontri diretti. Guai però ai cali di tensione perché la trasferta di Ascoli nasconde non poche insidie. Di fronte c’è una squadra che non gioca da 2 settimane complici i due rinvii contro Vicenza e Crotone per maltempo, quindi non sappiamo in che condizioni arriva alla sfida del Del Duca. La seconda insidia ha un nome e un cognome: Fabrizio Castori, con lui al timone l’Ascoli ha fatto 24 punti in 16 partite. Il Siena secondo della classe è atteso dal derby contro l’Empoli. Memore del 3-0 biancazzurro all’andata Conte non vuole lasciare nulla al caso temendo a ragione i giovani di Aglietti. A proposito il tecnico empolese per il derby vuole rilanciare quel Diego Fabbrini semplicemente devastante nella serata del Castellani. Tesser invece dopo la grande reazione contro l’Atalanta sembra aver ritrovato il suo Novara anche se gli ultimi risultati parlano di 3 pareggi consecutivi. Contro il Sassuolo che arriva al Piola largamente rimaneggiato il tecnico degli azzurri lancerà Rubino dall’inizio al posto del deludente Gonzalez. Il campo principale però sarà l’Olimpico teatro di un Torino-Livorno delicato e forse già decisivo in chiave playoff. Mille significati circondano la sfida tra granata e amaranto. C’è il debutto di Papadaopulo sulla panchina del Toro, c’è il ritorno da ex di Novellino. L’anno scorso proprio una sconfitta all’Olimpico costò la panchina della Reggina all’allenatore di Monte Marano. Nessuno dei due può permettersi un passo falso, il Toro arriva da quattro sconfitte nelle ultime 6, 11 complessive, il Livorno con Novellino ha vinto solo una volta. Tavano continua ad essere il grande dubbio del tecnico amaranto. Papadopulo invece ha già intenzione di cambiare il Toro. In archivio l’ultimo 4-4-2 di Lerda, spazio al rombo a centrocampo con Sgrigna non più sacrificato sulla fascia ma libero di agire alle spalle del duo Bianchi-Antenucci.