Wow Juric sta proprio forgiando un Toro. Ci piace!
Già con la Salernitana, soprattutto nel secondo tempo, si era visto che il Torino che sta plasmando Juric aveva sostanza, ma la caratura dell’avversario non poteva permettere di lasciarsi andare a facili entusiasmi tanto più che in passato si erano puntualmente trasformati in illusioni. Ma poi ieri sera a Reggio Emilia con un avversario come il Sassuolo, che negli ultimi anni ha avuto una crescita costante, ci sono state conferme. Vabbè due rondini non fanno primavera, ma quello che si è visto ci piace. Ovviamente piedi ben saldi a terra, però non si può negare che Juric stia davvero forgiando un Toro.
Il mister ha puntato i piedi quando sul finire del mercato non gli erano ancora stati dati i giocatori di qualità che aveva chiesto e che gli servivano e così li ha ottenuti e adesso li sta facendo fruttare e può permettersi di mandare in campo una squadra che fa pressing alto, gioca con intensità e velocità, non teme l’avversario e caparbiamente continua ad attaccare fino a quando non infila la palla in porta e poi non si adagia in modo da portare a casa il risultato. Qualcuno, anzi chissà quanti, ieri sera dopo lo spavento per il palo di Frattesi e i legni colpiti da Brekalo, uno che all’esordio sembrava che giocasse da tempo in squadra, e Praet non ha pensato che alla fine un gollasso fortuito avrebbe mandato in scena la beffa. E invece no: chi la dura la vince. E il Toro ha vinto.
L’avere più giocatori a disposizione che danno il loro contributo ha permesso a Juric di fare dei cambi vincenti infatti sono proprio i subentrati Ansaldi, Mandragora e Pjaca che hanno confezionato e realizzato il gol partita di quest’ultimo dopo che gli altri, da Bremer a Sanabria passando per Lukic, Pobega, Praet e Brekalo e senza dimenticare Djdji, Rodriguez, Singo e Aina, avevano lavorato ai fianchi il Sassuolo. Anche Vojvoda e Linetty da subentranti hanno dato il loro contributo. E nel finale Milinkovic-Savic, non particolarmente impegnato dagli avversari, ma comunque quasi sempre reattivo e attento, ha mantenuta inviolata la sua porta sul tiro nello specchio di Ferrari. E con un po’ più di cinismo e anche fortuna il risultato non sarebbe stato aperto fino al triplice fischio finale. Ma ci sta e si è fiduciosi che in futuro questo tipo di apprensione possa svanire o comunque essere ridotta al minimo. Alla luce di quanto si è visto si può guardare con maggiore serenità ai prossimi incontri ravvicinati e allora sotto con la Lazio e poi toccherà al Venezia prima di arrivare al derby con la Juventus e come più di un tifoso ha scritto sui social anche questa settimana i “gobbi” staranno dietro in classifica. Magra consolazione? Forse, ma un po’ di sana goliardia dopo anni di depressione serve.
E comunque wow Juric sta proprio forgiando un Toro. Ci piace!