VISTO dalla curva: piano con il pessimismo
di Elvis Bogetti
Si vorrebbe continuamente seguire la propria squadra in trasferta ma non sempre è possibile. Per questo motivo ho visto la partita al Toro Club Giorgio Ferrini di Nichelino (TO) insieme a una nutrita presenza di tifosi; ebbene alla fine del match si è materializzato il solito Pessimismo Granata che contraddistingue i tifosi del Toro: "la squadra è in crisi, non si possono continuare a perdere delle partite in questa maniera, GdB è diventato un problema, siamo in zona retrocessione, ecc...".
Secondo me questo pessimismo non è ancora giustificato. È vero che abbiamo perso nuovamente, ma analizzando la partita, chiunque può dire che il Toro ha fatto, per l'ennesima volta, un buonissimo primo tempo in cui poteva essere sicuramente 1 a 0 (la posizione regolare di Bianchi l'avrebbe vista anche una talpa con problemi di vista e addirittura neanche i giocatori avversari hanno protestato) se non con un risultato più rotondo (viste le occasioni per Abate, per Amoruso con il tiro di destro in bocca al portiere e la punizione di Dzemaili che ha sibilitato vicino al palo).
Il Toro ha giocato BENE! Buona difesa con un Ogbonna molto reattivo, buon centrocampo con la riconferma di Rubin e Abate sulle fasce e con un attacco generoso in cui si sono visti buoni movimenti e aiuti in copertura (vedi Bianchi che tornava per aiutare i centrocampisti). Poi un rimpallo fortunoso per l'Udinese ci ha penalizzato prima dell'intervallo.
All'inizio del secondo tempo si è visto il "solito Toro della ripresa". Molli sulle gambe, in balia di una Udinese che, a differenza nostra, non è sembrata risentire dei 120 minuti giocati in settimana. Dzemaili in affanno è stato sostituito da Barone che tuttavia non ha inciso sull'andamento della partita.
Ventola e Abbruscato hanno preso il posto di Bianchi e Abate, creando i presupposti per un buon ritorno in partita del Toro ma il secondo gol dell'ex Quagliarella, ha tagliato le gambe ai giocatori. Questo è quanto accaduto alla sesta giornata del campionato 2008-09. Appunto solo la sesta giornata: tifosi del Toro non guardate il bicchiere mezzo vuoto, il campionato è lungo. Finora abbiamo battuto il Lecce e pareggiato contro Chievo e Reggina (nostre papabili dirette concorrenti per la salvezza) ed abbiamo perso contro Inter, Lazio ed Udinese (prime in classifica) disputando primi tempi praticamente perfetti e sicuramente riprese meno incisive, ma non dimentichiamo che le sviste e le prestazione dubbie della terna arbitrale hanno condizionato le partite, che i pali e le traverse (l'ultimo esempio oggi con il legno di Ventola) sono decine e che gli assenti per infortuni o squalifiche sono un numero enorme.
Non piangiamoci addosso, non facciamo allarmismi e non processiamo già giocatori e allenatore; nella squadra sono stati inseriti molti giocatori nuovi. Diamogli il tempo di amalgamarsi e ricordiamoci che per lo scudetto devi vincerle tutte, mentre per salvarsi devi battere le squadre che, come noi, non vogliono retrocedere. Le critiche sono positive solo se costruttive per cui è giusto lamentarsi ma è fondamentale essere uniti con la squadra.
Un cruccio tuttavia mi assilla: abbiamo le punte, abbiamo i cross ma il gol tarda ad arrivare. Perché non approfittiamo anche noi della tecnologia con cui sono stati fatti i palloni e non proviamo a tirare da lontano e magari realizzare gol straordinari come quelli di Maicon, Zarate, Zambrotta o Kakà?