Vincere, vincere, vincere

La classifica e la riconquista della dignità impongono al Torino la vittoria sul Grosseto. I maremmani nelle ultime sette giornate sono andati sempre a punti. Lerda non è a corto di uomini e può effettuare scelte non condizionate.
01.04.2011 12:37 di  Elena Rossin   vedi letture
Vincere, vincere, vincere
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© foto di Federico De Luca

Che altro potrebbe fare questa sera il Torino nella gara con il Grosseto se non vincere? Nulla, ovviamente. Qualunque altro risultato, pareggio compreso, non servirebbe un gran che ai fini della classifica, anche perché la dea bendata si stuferebbe di regalare ancora ai granata risultati utili da parte delle altre squadre per continuare a restare in corsa per un posto nei playoff, ma soprattutto vanificherebbe la prestazione di Ascoli. Scendere in campo determinati e imporre il proprio gioco sarebbe per i giocatori l’inizio del riscatto che devono a loro stessi.

Il Grosseto non è un cliente facile, anzi. E’ dalla trasferta di Piacenza, disputata il dodici febbraio, che i maremmani non perdono una partita, ben sette turni utili: tre vittorie e un pareggio in casa, rispettivamente con Empoli, Padova, Pescara e Cittadella, e tre pareggi in trasferta, Frosinone, Portogruaro e Livorno. Undici gol realizzati, ma solo due lontano dal Carlo Zecchini, e sette subiti, dei quali due fuori casa. Decisamente un discreto andamento. Ma come si può facilmente dedurre da questi dati incontrovertibili in trasferta il Grosseto non è una squadra irresistibile. Serena, il mister dei bianco-rossi, in vista della gara di questa sera ha dichiarato: “Nessuna barricata, giocheremo come sempre”.

Lerda ha la fortuna di arrivare da un quattro a zero che aiuta il morale e stimola e in più si trova nella condizione di scegliere chi schierare titolare e chi mandare in panchina, pronto a dare il suo contributo. Il mister granata adotterà il suo modulo classico con Rubinho fra i pali e quattro difensori, il ballottaggo può essere al centro fra Di Cesare e Pratali ad affiancare Ogbonna, mentre a destra e a sinistra Rivalta e Zavagno, alla luce della bella prestazione di Ascoli, non dovrebbero rischiare il posto. A centrocampo i centrali De Feudis e Budel, rientra per fine squalifica Lazarevic e sull’altra fascia, la mancina, Pagano, rimessosi dalla tonsillite, potrebbe contendere il posto a Gasbarroni lievemente acciaccato, ma che fu tra i migliori in campo nelle Marche. In attacco la coppia Bianchi-Antenucci. Il lungodegente Iunco è guarito, infatti è fra i convocati, ma fino all’ultimo Lerda non deciderà se portare in panchina lui o Gabionetta, non ancora al meglio della condizione fisica. D’Ambrosio potrebbe tornare utile sia in difesa sia più avanzato a centrocampo, come già visto ad Ascoli. A completare la panchina Bassi, Zanetti e Pellicori.