Verdi e l'errore fatale. Non è un bomber che spacca sotto rete

03.11.2020 06:02 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Verdi e l'errore fatale. Non è un bomber che spacca sotto rete
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Image Sport

Il Torino non è nemmeno fortunato, quando un pizzico di quel destino favorevole, che aiuta gli audaci, potrebbe essere utile nei momenti difficili. Se Giampaolo invoca un esorcismo, c'è da credere che magari un Anconetani servirebbe a spargere sale sul terreno di gioco. Cairo non arriva a tanto, in stile dell'ex presidente del Pisa, ma un po' scaramantico lo è, per cui avrà anch'egli pensato a qualcosa di particolare da fare, per togliere quella specie di dannazione che sembra aleggiare sul Toro, in casa come fuori.

Ma a ragionare sulla partita di domenica contro la Lazio, al di là di alcuni errori arbitrali assai maldestri, pesa quel gol sbagliato da Verdi a porta vuota, con un invito al bacio offerto dal signor Belotti, proprio su un vassoio d'argento. Quell'errore, quasi dal dischetto, è stato fatale nel rendiconto finale, perchè poteva almeno significare un pareggio, ma con due gol di scarto forse al Toro sarebbe andata meglio, magari per creare quell'autostima che ormai manca da tempo.

Se si aspettano da Verdi gol a raffica si sbaglia, perchè non è mai stato un bomber a doppia cifra stagionale, serve a creare spazio, a dare palla alla punta estrema, a creare anche bel gioco, ma non a fare tanti gol. L'unica squadra in cui aveva azzeccato 10 gol stagionali è stato al Bologna, in due anni e 64 presenze aveva segnato 16 gol. Al Toro, in 58 match, tra l'anno scorso e questo, ha appena segnato 4 reti, di cui 2 quest'anno, in Coppa Italia.

Nell'Empoli, ad esempio, in due anni, uno in B e uno in A, con 70 match alle spalle, aveva appena raccolto 9 reti. In totale, su 259 match gocati nella sua carriera professionistica, Verdi ha segnato 37 reti.

Forse è meglio vederlo come rifinitore, altrimenti si rischia di confondere la sua vera indole. Può essere che, a 28 anni, debba ancora sbocciare la sua vena sotto rete, ma è meglio vederlo sotto un'altra ottica, per non ammettere di aver fallito l'obiettivo l'anno scorso. Il giocatore ha buona classe, ma è troppo timido, in tutti i sensi, per spaccare sotto porta.