Ventura: "Sull'infortunio di Larrondo il gioco avrebbe dovuto fermarsi". E Casarin gli dà ragione
Intervistato da Radio Anch'io, sulle frequenze di Radio Uno, mister Giampiero Ventura ha così commentato il 2-2 di sabato sera, ancora in (sacrosanta) polemica ocn la direzione arbitrale di Davide Massa: “Quando un calciatore è a terra, infortunato, è discrezione dell’arbitro interrompere oppure no l’azione. Ma quando il pallone è spedito fuori dal rettangolo di gioco, il problema non si pone. Nello specifico Larrondo ci aveva urlato d’essersi fatto male, difatti si è fratturato un piede, e noi avevamo già chiesto la sostituzione al quarto uomo prima ancora che il pallone uscisse dal campo. Io credo che una squadra abbia il diritto di giocare in undici, e allo stesso tempo che un arbitro abbia il dovere di verificare la gravità dell’infortunio del calciatore. Nel nostro caso Larrondo era a terra da diversi minuti...".
Intervenuto in risposta a Ventura l'ex-arbitro Paolo Casarin: “Se un calciatore è a terra, infortunato, l’arbitro si deve preoccupare. Oggi oltretutto non è più da solo a decidere, in campo ci sono sei direttori di gara e tra loro comunicano in tempo reale. Al di là di ogni valutazione, quando la palla va fuori l’arbitro non deve far riprendere l’azione prima di aver verificato la situazione dell’infortunato e assolutamente ripristinare le condizioni di giocare undici contro undici”.