Ventura: “Il Toro merita rispetto non per il grandissimo passato, ma per quello che fa oggi”

Il mister nel consueto aperitivo con i tifosi del Toro club Mondovì ha ricevuto in dono un tartufo nero benaugurante e altri omaggi. Ventura molto simpaticamente ha parlato del derby e seriamente ha fatto alcune puntualizzazioni.
19.08.2014 23:49 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Ventura: “Il Toro merita rispetto non per il grandissimo passato, ma per quello che fa oggi”
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

A Mondovì c’è la tradizione che alla conclusione del ritiro il mister si reca in un noto bar della cittadina monregalese “covo” dei tifosi del Toro per un aperitivo, che finora è sempre stato benaugurante e, quindi, anche quest’anno è stato ripetuto questo rito. Al mister il Toro club Mondovì ha fatto omaggio, come già in passato, di un tartufo nero. La presidente, Claudia Forzano ricordando il premio che domenica sera è stato consegnato a Moretti in qualità di giocatore simbolo, ha detto: “Per quello che rappresenta in campo e fuori un giocatore come Moretti è un segno dei valori che animano lo spogliatoio. Valori che sono ispirati dall’esempio di chi li guida: i buoni alunni ci sono soltanto quando c’è un buon maestro”. La presidente ha poi strappato a Ventura la promessa che sarebbe ritornato fra qualche mese per ricevere un tartufo bianco e si è sentita rispondere: “Vediamo perché se quello bianco significa ….”, chiaramente facendo simpaticamente riferimento al bianco nero e alla promessa fatta lo scorso anno di vincere almeno un derby. Promessa che Ventura non ha potuto mantenere anche perché come ha detto: “Ormai l’aperitivo di fine ritiro è un evento storico che si ripete tutti gli anni e speriamo anche il prossimo, ma state tranquilli che quest’anno il derby non lo vinciamo (risate di tutti i presenti, ndr)”. Un tifoso ha urlato: “Sono gli arbitri” e Ventura gli ha risposto: “Questa è una giusta riflessione, non voglio essere polemico, però è vero che abbiamo …. È successo qualche cosa di non corretto. L’immagine di una squadra non si costruisce né attraverso le promesse né con le parole, ma con il lavoro e con i risultati, quindi più riusciamo a esportare un’immagine positiva maggiore sarà il rispetto nei nostri confronti e non possiamo pretendere il rispetto perché siamo stati grandi in passato, però dobbiamo pretendere il rispetto perché il Toro deve grandissimo adesso. Con il lavoro cercheremo di avere arbitri più sereni e ci metteremo qualche cosa di nostro per vedere, se il tempo ci assiste di magiare il tartufo bianco”. Un altro tifoso è intervenuto affermando: “E non ci lamenteremo quando gli arbitri avranno soggezione del Toro”. Ventura ha proseguito: “Credo che dopo quello che abbiamo passato ci spetti di diritto. Grazie a tutti, questo è un evento positivo, quindi non aggiungo altro se non Forza Toro!”.
Divertente siparietto fra Ventura e il barista di fede juventina al quale il mister facendo il segno dell’esorcista ha detto: “Esci da questo corpo!”.

 

Al mister è stato consegnato anche un piatto in porcellana decorato nello stile tipico utilizzato dagli artigiani locali e la riproduzione incorniciata di un articolo scritto da Alberto Manassero di Tuttosport, articolo esposto anche nella mostra “Eterna Leggenda” in questi giorni visibile a Mondovì. Nel ringraziare Ventura ha detto: “Tenendo presente il primo impatto che ho avuto a Torino, quando ho conosciuto per la prima volta Manassero e le vicissitudini di questi anni in cui ci sono stati momenti positivi e altri meno, è un bel regalo. Grazie”. Manassero invitato a fare un commento ha affermato: “Il mister mantiene le promesse. Quando è arrivato ha fatto un discorso ed io ascoltandolo pensavo o è matto oppure è un fenomeno, è un fenomeno”. E Ventura ha replicato: “Ogni tanto do un po’ fuori di matto, sono momenti di follia”.
I tifosi presenti continuavano a chiedere al mister di vincere il derby e Ventura: “Ecco, non è una cosa positiva. Dopo aver mantenuto un po’ di cose dovessi centrare, cosa impossibile, il derby non mi rimarrebbero altri traguardi, quindi dovrei venire a tifare per un altro allenatore”. Allora un tifoso gli ha ricordato che a proposito di traguardi è dal 1976 che il Torino non vince lo scudetto. E Ventura: “Allora la frase che ho detto va cambiata”. Subito un altro tifoso: “Basterebbe vincere l’Europa League così si potrebbe andare in Champions (con i nuovi regolamenti dalla stagione 2015-2016 chi vice l’Europa League accede ai preliminari della Champions con la possibilità di accedere direttamente ai gironi se i campioni d'Europa si fossero già qualificati ai gironi grazie al piazzamento nel proprio campionato nazionale, ndr)”. Immediata la simpatica battuta di Ventura: “Se trovo chi è lo spacciatore”.

 

Anche lo staff, rappresentato dal responsabile del marketing Alberto Barile e dall’addetto stampa Piero Venera, ha ricevuto un omaggiato con la motivazione riferita da Claudia Forzano: “Dietro questa stagione che ci ha fatto divertire ci sono tante persone che quotidianamente lavorano - e la presidente del Toro club Mondovì ha proseguito – il derby e l’Europa vanno bene, ma non c’è niente di più bello che andare allo stadio e divertirsi. Lo scorso anno ho visto delle partite veramente divertenti, c’è stato del bel calcio al di là dei risultati, anche ad esempio nella partita con il Milan”. E’ intervenuto Ventura: “Questo è stato un complimento che mi era già stato fatto dopo la partita con la Roma, quando con i giallorossi abbiamo perso al novantaquattresimo e i tifosi all’uscita mi hanno detto che erano dispiaciuti per aver perso, ma ci siamo divertiti e siano stati orgogliosi di essere granata. E’ il più bel complimento che un allenatore e una squadra possono ricevere, grazie”.