Ventura: "Ci sono tutti i presupposti per fare ancora qualcosa di importante in questa stagione"
A Giampiero Ventura i colleghi di Sky chiedono subito del rapporto con la piazza torinese che nel giorno degli innamorati potrebbe essersi riappacificato, dopo che gli anni trascorsi insieme sembravano averlo logorato: “Non è una questione del tempo trascorso insieme, è questione di una piazza importante che si aspetta risultati altrettanto importanti. Nei primi 4 anni li abbiamo ottenuti, anzi forse importantissimi, quest’anno ci si aspettava un ulteriore passo avanti, ma per una serie di vicissitudini di cui non entro nel merito, non sono arrivati. Abbiamo ancora tempo comunque. Questa annata la ricorderemo per quello che è successo è quello che sarebbe potuto succedere. Oggi è San Valentino e con questa vittoria straordinariamente meritata regaliamo alla gente granata un virtuale mazzo di fiori”.
Riguardo la gara di Palermo il mister granata commenta così: “Dovevamo riprendere a fare punti, oggi lo abbiamo fatto creando 8 o 9 palle gol chiarissime, con il solo rammarico di non averla chiusa prima. Ho apprezzato la voglia di fare calcio di tutta la mia squadra, ma con tutto il rispetto per il Palermo abbiamo rischiato di pareggiare una partita che doveva finire in goleada. Abbiamo grandi potenzialità, dobbiamo solo credere e soprattutto fare le cose che sappiamo fare. Ci sono tutti i presupposti per fare ancora qualcosa di importante in questa stagione”.
Poi il tecnico ligure si sofferma su Ciro Immobile: “È tornato a Torino dopo un anno e mezzo di vicissitudini, giocando poco e in maniera diversa secondo quelle che sono le sue caratteristiche. In questo mesetto che lo abbiamo avuto con noi, abbiamo cercato di mettere a fuoco cosa serve a lui per tornare quello che ha vinto la classifica cannonieri due anni fa. Oggi chiaramente ha disputato una partita importante, per i gol e per la sostanza. Fra lui e Belotti avrebbero potuto fare un numero di gol imprecisato a testa. Sta ritornando piano piano il giocatore da nazionale che è stato. Sarà il campo a deciderlo, credo comunque che Conte lo tenga d’occhio”.
L’analisi più nel tecnico: “Le caratteristiche dei nostri giocatori sono particolari: se un calciatore è abituato ad andare in profondità è evidente che venendo incontro alla palla perda di potenzialità. Oggi abbiamo sfruttato gli spazi che venivano concessi, meglio che in altre partite. Stiamo tornando ad essere squadra”.
La battuta sulla presenza al festival di Sanremo nelle prime file della platea del teatro Ariston: “Sono andato quando c’erano le cover, non ho sentito le nuove canzoni. I revival anni ’70 erano più adatti a me. Scherzi a parte, il nostro main sponsor Suzuki ci ha invitato e siamo andati con piacere”.