Ventura: “Per giudicare certi episodi c'è il regolamento, va applicato”

Ventura è molto rammaricato per gli episodi che hanno impedito alla sua squadra di vincere e si chiede come mai non sia stato applicato il regolamento alla lettera o se c’è un cavillo che permette certi episodi.
15.09.2013 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Ventura: “Per giudicare certi episodi c'è il regolamento, va applicato”
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Con il Milan si è visto un Torino capace di tenere testa a una big e andare vicino alla vittoria se non fosse stato per gli ultimi minuti quando episodi che hanno fatto molto discutere anche in campo hanno portato i rossoneri al pareggio. Deluso o adirato?

“Lungi da me qualsiasi tipo di frase polemica, se qualcuno cerca la polemica questa volta querelo, tanto per essere chiari. Dico, invece, quello che penso: è stata disputata una buona partita che credo avremmo sicuramente meritato di vincere anche con più gol di scarto per quello che avevamo prodotto, abbiamo subito un tiro parato da Padelli a dieci minuti dalla fine e per il resto non ci sono stati tiri nello specchio della porta da parte del Milan, abbiamo avuto tante di quelle situazioni tre contro tre nel primo tempo incredibili. Per tutto questo era una partita che il gruppo avrebbe meritato di vincere, la vittoria avrebbe gratificato il pubblico che è stato assolutamente splendido, avrebbe gratificato la società, ma soprattutto avrebbe gratificato i giocatori. Quindi il rammarico c’è e c’è anche un ulteriore rammarico per quello che è successo alla fine, non entro in merito al primo gol o al rigore, non sto parlando di queste cose perché sono cose di calcio e vanno accettate, ma discuto sul fatto che esiste un regolamento. Non sono così convinto che il regolamento sia stato applicato alla lettera poiché abbiamo avuto un giocatore a terra per due minuti (Larrondo, ndr) che si era fratturato ed era stato chiesto il cambio e il sostituto (Farnerud, ndr) era pronto per entrare e come da regolamento aspettavamo che la palla uscisse e nel momento in cui la palla è uscita avevamo il diritto di far entrare il nostro calciatore per giocare in undici, il fatto che mancassero trenta secondi alla fine era un dettaglio. Dico anche che se il giocatore non fosse stato pronto con un calciatore a terra da due minuti non si può riprendere il gioco senza andare prima a controllare la gravità dell’infortunio, poi al limite si recupera il tempo utilizzato per l’accertamento. Lunedì alla riunione che c’è stata fra arbitri, allenatori e capitani delle squadre per parlare del regolamento mi è stato detto che il gol (il primo quello di Stendardo, ndr) che avevamo subito dall’Atalanta era gravemente irregolare e mi hanno spiegato che lo era non per fuorigioco, ma per ostacolo al portiere, quindi c’è stato un contatto fisico e che l’episodio fa casistica e anche quello che è successo ieri sera farà casistica, non mi è mai successo a livello di serie A che un giocatore batta velocemente (Mexès, ndr) con un calciatore a terra e un altro pronto a entrare e si finisca per prendere gol, forse accade a calcetto, però non lo so. Può darsi che nel regolamento ci sia un cavillo che dice che è fattibile, se è così allora chiedo scusa in anticipo, la mia è una domanda che faccio, non sto polemizzando, ma cercando di capire perché è successa una cosa di questo genere, poi se dopo che ho cambiato il giocatore infortunato e il Milan fa tre gol in trenta secondi vince meritatamente poiché è stato bravo a fare tre gol e ne prendiamo atto, però deve avvenire con undici avversari in campo, è nostro diritto averli. Quanto accaduto va un po’ a intaccare la classifica, lo dico con umiltà, ma se oggi avessimo nove punti non ci sarebbe nulla da ridire perché a Bergamo abbiamo avuto un po’ di rammarico per non aver vinto, per carità se non ci fosse stato quel gol forse non avremmo vinto bensì pareggiato, però sicuramente avremmo vinto la partita con il Milan e significherebbe avere dai tre ai sei punti di differenza e la classifica sarebbe oggi importante. Due punti ieri sera e uno a Bergamo sono tre che erano già acquisiti, lasciamo pure stare il punto di Bergamo che un episodio può succedere, ma i due di ieri sera erano già acquisiti. La partita con il Milan conferma la crescita del gruppo che non è fatta di dichiarazioni e proclami, ma di lavoro sul campo. Quando dico che questo è un gruppo assolutamente positivo e propositivo e vuole lavorare per ritagliarsi uno spazio lo dico perché li vedo lavorare tutti i giorni e ieri sera avrebbero meritato in assoluto una gratificazione”.

 

Al di là degli episodi, la partita l’avevate preparata con la tattica e i movimenti che si sono visti anche perché Cerci, soprattutto nel secondo tempo, ha agito più da esterno forse perché gli viene più naturale?

“Certo che sì che l’avevamo preparata perché noi durante la settimana di solito le prepariamo le partite, non ci affidiamo al caso, ma andiamo ad analizzare tutte le situazioni, Cerci ha potuto fare quelle cose perché avevamo quello spazio e non per caso, in altre occasioni non si è potuto fare così perché non c’erano gli spazi per fare e di conseguenza agiamo diversamente. Ecco perché ripeto che i giocatori avrebbero meritato la vittoria in modo da essere gratificati poiché sono stati attenti, non per nulla il Milan il primo e unico tiro l’ha fatto a un quarto d’ora dalla fine”.

 

Allegri ha riconosciuto che fino al due a zero il Torino aveva meritato di vincere.

“Vincevamo due a zero a tre minuti dalla fine quindi era più che meritato il successo, ottantasei minuti contro quattro, mi sembrerebbe un po’ bizzarro il contrario. Allegri è un amico e l’anno scorso a Milano dopo la gara d’andata mi aveva spiegato tante cose e ieri sera ho detto a lui e a Galliani che era meglio aver regalato il punto al  Milan piuttosto che ad altri”.

 

Prima ha detto che Larrondo si è fratturato, ma dove?

“E’ andato all’ospedale (CTO, ndr) e hanno accertato la frattura del quinto metatarso del piede destro”.

 

Domenica la trasferta a Bologna.

“Non so neanche chi sarà diposizione, Rodriguez, Larrondo e Cerci sono infortunati. Abbiamo una marea d’infortunati (anche D’Ambrosio, ndr), aspettiamo di vedere come evolveranno queste situazioni”.

 

Cerci è stato sostituito perché era infortunato?

“No, mancava un quarto d’ora alla fine e vincevamo due a zero e ormai non c’era più bisogno di utilizzarlo poiché bastava che portassimo il risultato a casa, cosa che stavamo facendo se solo ce lo avessero permesso”.