Veleni e polemiche con la Lazio: l'anno scorso furono scintille Cairo-Lotito

16.04.2022 09:30 di  Emanuele Pastorella   vedi letture
Veleni e polemiche con la Lazio: l'anno scorso furono scintille Cairo-Lotito
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

All’andata le prime polemiche per il caos tamponi che tenne in apprensione il mondo biancoceleste, poi il blocco dell’Asl alla formazione granata per la partita di ritorno: i due faccia a faccia tra Toro e Lazio furono fortemente agitati dal Covid. A Roma il Toro conquistò il punto decisivo per la salvezza matematica, al 90’ scoppiò il putiferio sulle tribune dell’Olimpico. Cairo e Lotito vennero quasi alle mani, poi ci fu un battibecco anche tra il presidente granata e Ciro Immobile, accusato anche pubblicamente sui social di essere un simulatore. Con il tempo la situazione e le polemiche sono rientrate, ma quando si sfidano i due club il clima è sempre incandescente.

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Quest’anno il Toro non avrà l’assillo della classifica, ma l’obiettivo resta quello di fare bene e di allungare la striscia positiva: dopo la vittoria di Salerno e il pareggio contro il Milan, Belotti e compagni puntano al terzo risultato utile consecutivo. Ecco perché è cambiato quasi tutto rispetto ad un anno fa, con i granata che hanno già fatto più punti e possono guardare con molta più tranquillità a questo finale di stagione. Juric, che oggi non potrà essere in panchina per squalifica e lascerà la squadra al vice Paro, non pensa di stravolgere la formazione, ma in tanti puntano alla conferma. Come in attacco, con il tridente atipico Belotti supportato da Pobega e Brekalo, e sulle fasce, con Singo a destra e Vojvoda a sinistra. Mandragora non recupera e giocherà nuovamente Ricci con Lukic, i ballottaggi principali sono in difesa tra Izzo-Zima e Buongiorno-Rodriguez.