Un Torino poco determinato ha finito per perdere con il Chievo

Prima sconfitta stagionale per i granata. Il centrocampo della squadra di Ventura non si propone e non rifornisce a sufficienza le punte. Il maggiore pressing dei clivensi porta alla conquista dei tre punti. Infortunio per Peres.
24.09.2015 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Torinogranata.it
Un Torino poco determinato ha finito per perdere con il Chievo
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Serata no per il Torino e non solo per la sconfitta rimediata contro il Chievo che ha meritato la vittoria per essere stato maggiormente determinato a ottenerla: sei (Castro 2, Paloschi 2, Birsa 1 e Hetemaj 1) tiri in porta a due (Glik 1 e Peres 1), cinque fuori dallo specchio a fronte dei tre e sette occasioni da gol contro quattro. Fin dall’inizio i padroni di casa hanno pressato di più, illusorio il tiro di Martinez (2’) su cross di Molinaro finito ampiamente sopra la traversa. I granata hanno pensato soprattutto a chiudere gli spazi e cercato di costruire il loro gioco, ma hanno avuto difficoltà nel riuscirci perché il Chievo è sempre stato attento a recuperare palla e ripartire. La partita, soprattutto nel primo tempo, è stata alquanto noiosa con i clivensi che attendevano all’altezza del centrocampo che il Torino avanzasse, ma troppo spesso la squadra di Ventura ha effettuato il giro palla, lento, fra i difensori sperando che si aprisse qualche varco sulle fasce ad opera di Peres e Molinaro o al centro con Vives, Baselli e Acquah senza che si verificasse. Tutti i granata in mezzo al campo erano troppo statici e non facevano i movimenti per liberarsi dalle attente marcature degli avversari e sulle fasce i giocatori di Maran, oggi squalificato e sostituito da Maraner, non si facevano sorprendere. Il Chievo dal canto suo riusciva ad arrivare dalle parti dell’area di Padelli, però al momento del tiro finale si scontrava contro il muro eretto dal Torino. Quagliarella e Martinez non hanno quasi ricevuto palloni e quindi il gioco dal punto di vista offensivo è stato pressoché inefficace.
Chievo e Torino hanno dato l’impressione di preoccuparsi prima di tutto di non perdere, soprattutto i granata che hanno finito per non essere abbastanza determinati e così sono stati sconfitti. Il Torino non verticalizzava e quando aveva la palla manovrava troppo lentamente e in modo prevedibile. Il Chievo era più convinto e alla lunga ha trovato la giocata risolutiva con Castro (75’) che smarcato da Meggiorini, entrato nella ripresa, quasi dal limite ha tirato e freddato Padelli sfruttando un varco lasciato da Glik e Moretti. Non aver battuto neppure un calcio d’angolo nel primo tempo dice chiaramente che la partita faticava a decollare, per vedere un corner si è dovuto attendere il 57’, per la cronaca è stato battuto dal Torino.

Il Torino con il Chievo è sembrato un’altra squadra rispetto a quella ammirata, soprattutto nel primo tempo, con la Sampdoria. Indubbiamente il Chievo ha sfoderato una prestazione migliore a quella dei blucerchiati non lasciando al Torino spazi, ma gli stessi granata non sono riusciti a crearne abbastanza da sviluppare il proprio gioco offensivo in modo convincente e si sono limitati a un giro palla, soprattutto fra i difensori, senza la collaborazione determinante dei centrocampisti che non si proponevano a sufficienza e lasciavano gli attaccanti senza rifornimenti. Un po’ meglio nel secondo tempo, ma non è bastato a evitare la sconfitta. Martinez non riusciva a incidere, Quagliarella agiva troppo lontano dall’area avversaria e Belotti, subentrato al venezuelano, non ha apportato quel peso specifico in più che a lui si chiede. Dal punto di vista difensivo il Torino ha chiuso abbastanza bene gli spazi, tranne che in occasione del gol del Chievo.

Ci si aspettava e si chiedeva al Torino una prestazione da Grande e, invece, la squadra di Ventura si è comportata da provincialotta. Il turno infrasettimanale non può essere utilizzato come scusa perché alla sesta partita stagionale, Coppa Italia inclusa, e con già una sosta per gli impegni della Nazionale non si può essere stanchi neppure se si considerano gli infortuni di Maksimovic, Farnerud, Gazzi e Avelar, se i giocatori accusassero già stanchezza sarebbe grave in prospettiva futura. Quindi le cause di una partita giocata senza acuti da parte del Torino vanno ricercate altrove. I cambi effettuati da Ventura nel secondo tempo non sono serviti a evitare la prima sconfitta stagionale. Martinez prima e Belotti poi insieme a Quagliarella non sono riusciti a segnare. Peres è uscito per un problema all’adduttore, ma né lui né Zappacosta e neppure Molinaro sono stati incisivi come nella partita con la Sampdoria. Benassi, che ha sostituito Baselli, non ha apportato maggiore verve al centrocampo granata sempre troppo poco incisivo perché Vives, Baselli e Acquah non hanno sviluppato il gioco offensivo come avevano mostrato di saper fare. Se è stata solo una serata storta lo si capirà già domenica quando il Torino dovrà affrontare il Palermo, che ieri sera ha perso con il Sassuolo. Sulla classifica la prova incolore del Torino ha inciso ed è costata il secondo posto in solitario. Con zero punti incamerati con il Chievo la squadra di Ventura si è vista sorpassare da Fiorentina (12) e Sassuolo (11) e raggiungere al quarto posto da Chievo e Sampdoria (10).
Domanda: Maxi Lopez, ieri tenuto in panchina, non può proprio essere utilizzato di più? Magari con lui in campo il Torino avrebbe perso ugualmente con il Chievo, magari no.