Un miniciclo da nove punti per essere quasi salvi e guardare oltre
Atalanta, Cagliari e Palermo tre sfide importanti e alla portata che in quindici giorni il Torino deve affrontare con la possibilità di dimostrare di aver definitivamente raggiunto quella stabilità e continuità che permettono di affermare che la squadra è matura per compiere il salto di qualità, rappresentato dal poter guardare oltre alla semplice salvezza. Non che si debba puntare a traguardi internazionali che rappresenterebbero il passo più lungo della gamba, ma provare a collocarsi nella parte sinistra della classifica sì, visto poi che la quarta partita sarà con il Parma che ieri sera ha perso con il Milan e che oggi è davanti con quattro punti in più e nelle prossime settimane dovrà vedersela con Catania, Sampdoria e appunto Torino.
Negli scontri diretti, con le nove squadre che hanno uguale o un numero minore di punti in classifica, finora il Torino ha conquistato ventitre punti su trentasei disponibili e in palio ce ne sono ancora diciotto, l’en plein è stato fatto con il Pescara e l’unica sconfitta si è registrata con il Cagliari. Questo trend fa ben sperare già per la partita di domani con l’Atalanta, anche se la squadra di Colantuono non è da sottovalutare perché in questa stagione ha messo a segno otto vittorie (Milan, Palermo, Siena, Napoli, Sampdoria, Inter, Parma e nuovamente Palermo) e cinque pareggi (Cagliari, Pescara, Udinese, ancora Cagliari e Catania) a fronte di undici sconfitte (Lazio, Catania, Torino, Roma, Fiorentina, Genoa, Bologna, Juventus, Chievo, un’altra volta Lazio e Milan).
Ventura per la partita di domani avrà tutti a disposizione, tranne lo squalificato D’Ambrosio e quasi certamente Santana che in settimana in allenamento ha avuto una distorsione tibio-tarsica alla caviglia sinistra. Ma queste defezioni non costituiscono un serio problema di formazione perché per il ruolo di terzino destro c’è Darmian e per la fascia sinistra c’è la possibilità di utilizzare, come è già avvenuto, Birsa o provare a vedere se Stevanovic ha superato il periodo di appannamento, senza dimenticare che l’utilizzo di Vives potrebbe essere una soluzione più che valida e già collaudata, modificando un po’ il modulo e passando a un simil 4-3-3 soprattutto se l’Atalanta si presentasse in attacco con Livaja e Brienza alle spalle di Denis.
Quanti più punti il Torino riuscirà a conquistare dei nove in palio nelle prossime tre sfide tanto più si avvicinerà ai famosi quaranta che rappresentano la matematica salvezza, farlo nel più breve tempo possibile permetterà di impostare al meglio il futuro e sarebbe per i granata una svolta epocale poter porre le basi della prossima stagione con largo anticipo e allora ipotizzare un obiettivo più ambizioso non sarebbe un azzardo, ma un ragionevole calcolo da farsi.