Un doppio scivolone: i granata in campo con la Salernitana, Juric davanti ai microfoni

05.02.2024 08:30 di  Emanuele Pastorella   vedi letture
Un doppio scivolone: i granata in campo con la Salernitana, Juric davanti ai microfoni
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Qualcosa comincia a scricchiolare nel giocattolo Toro. Perché in campo è stato fallito l’ennesimo esame di maturità, mentre fuori c’è grande tensione nella tifoseria per le uscite di Ivan Juric nel post-partita. Partendo dai temi calcistici, i granata non sono riusciti a creare praticamente nulla contro la Salernitana, ultima in classifica e reduce da quattro sconfitte consecutive. Nonostante un’avversaria con una media da due gol presi a partita, il Toro non ha sfondato il muro campano, con i ragazzi di Inzaghi che non hanno sofferto così tanto. Tra i tiri in porta va segnalato soltanto un tentativo di Linetty a metà ripresa, prima e dopo la squadra di Juric non si è mai resa pericolosa e ha confermato gli enormi limiti in fase offensiva. In più, le prossime ore saranno decisive per definire i tempi di recupero di altri due acciaccati: Rodriguez ha accusato un problema muscolare all’adduttore, Tameze ha fastidio ad un polpaccio, la difesa del Toro non trova davvero pace dopo le “mazzate” Schuurs e Buongiorno. Se non altro, però, i nuovi Lovato e soprattutto Masina hanno avuto un buon impatto.

Poi, dopo una partita spenta e senza emozioni, il post si è acceso con le parole del croato. “Contro la Salernitana c’è stato un bell’ambiente, ma abbiamo giocato tante volte con lo stadio mezzo vuoto: non tutti i tifosi hanno lo spirito Toro” la stoccata di Juric che ha infiammato i social. “Mi ritrovo nel pensiero di un cantante, Willie Peyote, che ha sottolineato come da altre parti d’Italia ci sia un entusiasmo contagioso non giustificato dalla classifica - ha continuato l’allenatore - mentre il Toro dovrebbe essere una cosa speciale e non si dovrebbe basare sui risultati”. Apriti cielo, il popolo granata è insorto tra web e forum. Adesso rischia di essersi aperta una voragine tra il tecnico e la tifoseria, una ferita che difficilmente potrà essere rimarginata