Un derby silenzioso, ma questa volta il Toro ha la possibilità di affossare la Juve
Non c'è la solita aria di sfottò e tensione in città. C'è da chiedersi dove sono finiti tutti i gobbi sprezzanti che da molti anni a questa parte erano quasi certi di portare a casa i tre punti dell'andata e quelli del ritorno. Già, un derby silenzioso, da parte granata per scaramanzia, da parte bianconera per vergogna, mai così indietro in classifica, più vicini alla zona retrocessione che alla vetta, soprattutto dal bel gioco che aveva dato Antonio Conte, perchè va detto, la sua Juve giocava davvero bene. Allegri ha trovato l'anno scorso una squadra che viveva di luce riflessa dell'ex tecnico, ora ct della Nazionale, quest'anno, tenendo conto di qualche errore di mercato (Dybala non è Tevez e Morata e Zaza non sono ancora attaccanti superstar), la musica è cambiata e il mister livornese, umano e simpatico come il suo cognome, si è scoperto forse troppo poco arrogante per una squadra da alta classifica, soprattutto nel gestire giocatori bravi, ma difficili da trattare.
Quest'anno il derby si gioca con il Torino avanti di tre punti, una squadra che ha in Baselli il suo centro della manovra, che sa subito rialzarsi appena prende un gol, ma è molto più vulnerabile in difesa e non solo per alcune assenze eccellenti. La squadra costruita in estate dal trio Cairo-Petrachi-Ventura ha pensato anche ad una panchina di valore, dove le scelte sull'undici da mandare in campo sono difficili proprio per questo motivo. Una squadra che ha avuto nella continuità la sua forza, magari non ancora espressa a dovere.
Questo è un derby da vincere assolutamente, perchè un'occasione simile sarà difficile che si ripeta, considerando che si riparte da zero, in quanto l'anno scorso il Torino è tornato a vincerlo dopo vent'anni. Dunque non ci sono più tabù da sconfiggere, ma solo una partita da affrontare senza timori, considerando che la Juve giocherà molto nervosa, perchè dopo la sconfitta di Sassuolo non può permettersi, davanti al suo pubblico, di fare un'altra brutta figura, con la quasi consapevolezza che se mancherà un risultato positivo Allegri potrebbe saltare. Il Torino forse questa volta ha qualcosa da perdere, perchè sulla carta affronta la Juve alla pari, anzi con tre punti in più, non è la vittima sacrificale, ma può sfatare lo Juventus Stadium, quindi Ventura deve caricare i suoi mantenendo i piedi per terra, ma inculcando una sana ambizione.
In particolare va aiutato Padelli, in difficoltà nelle ultime partite, non solo per qualche colpa sua, ma perchè la difesa granata è apparsa più vulnerabile del solito, ma sarà proprio la grande posta in palio di sabato a far risorgere il portiere granata. Le note positive arrivano da Glik, contro il Genoa apparso nuovamente ispirato (a parte l'errore sul secondo gol) come ai vecchi tempi e il capitano si sta già caricando in vista del match di sabato. Si spera che vengano schierati insieme Quagliarella e Maxi Lopez, che potrebbero davvero pungere una squadra che non è ancora riuscita ad imporsi in campionato. Infine una nota, il furbo Maurizio Zamparini ha compiuto un capolavoro con Dybala, è riuscito a valorizzarlo all'eccesso, ma è ancora acerbo per fare il titolare alla Juve. Un equivoco che ora i bianconeri stanno pagando, perchè, pur avendo un futuro radioso davanti a sè, è ancora lontano dall'essere paragonato alla furia cieca di un certo Tevez sotto porta.