Un 2023 in perfetto equilibrio: la dimensione dei granata è il centro classifica

30.12.2023 08:30 di  Emanuele Pastorella   vedi letture
Un 2023 in perfetto equilibrio: la dimensione dei granata è il centro classifica
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La singola sfida di Firenze è un po’ la fotografia perfetta di ciò che è stato il Toro in tutto l’anno solare. Bello e tonico nel primo tempo, quasi a sottolineare come le basi siano molto interessanti per fare finalmente un salto in avanti, spento e a tratti quasi irritante nella ripresa, a rovinare tutto quanto di buono era stato costruito e destinato a rimanere nella mediocrità. “Se vuoi puntare in alto non puoi prendere gol del genere” la rabbia del tecnico Ivan Juric dopo il colpo da ko di Ranieri, con Vojvoda e tutta la difesa a guardare spiovere questo pallone in area colpito di testa dal centrale viola. E, al netto della forza della Fiorentina, che in questo momento si trova in piena zona Champions, è proprio il Toro in sé a lasciare mille interrogativi, che sono di fatto gli stessi da tanti anni: è davvero impossibile fare questo dannato salto di qualità?

Sotto la Mole se lo chiedono tutti, anche se ormai i granata hanno raggiunto la loro dimensione. E’ il decimo posto, o giù di lì tanto poco cambia, e i numeri vanno tutti in questi direzione. Manca una giornata alla fine del girone d’andata e il cammino del Toro parla di sei vittorie, sei pareggi e sei sconfitte, con 15 reti fatte e 18 subite. La squadra di Juric perde le partite che deve perdere, quando parte da sfavorito non ribalta mai un pronostico, e non sempre vince quelle che dovrebbe vincere, come capitato con l’Udinese giusto una settimana fa. E anche i risultati del 2023 fotografano al meglio le realtà granata: i 56 punti in 41 partite sono frutto di 14 vittorie, 14 pari e 13 sconfitte, con 41 gol segnati e 42 subiti. Di questo passo, il Toro è destinato a rimanere lì, nelle posizioni che non sanno né di carne né di pesce, come sottolineava Juric qualche tempo fa. E se è un grande passo avanti rispetto alle stagioni complicate prima dell’arrivo con il croato, ora sembra una chimera fare il balzo decisivo.